MAI, Angelo
Gianni Gervasoni
Cardinale e filologo, nato a Schilpario (Bergamo) il 7 marzo 1782, morto a Castel Gandolfo l'8 settembre 1854. Nel 1799 entrò a far parte della Compagnia di Gesù e studiò [...] vastissima discussione tra S. Ciampi, E. Q. Visconti, il Leopardi, il Giordani e lo Schlegel. Un breve frammento di Libanio gli rese ingiustamente nemico il Leopardi, che entusiasta ne aveva cantato la maggiore scoperta.
Bibl.: G. Gervasoni, A. M ...
Leggi Tutto
SIMMACO, Quinto Aurelio (Quintus Aurelius Symmăchus)
Francesco Arnaldi
Visse all'incirca fra il 340 e il 402 d. C. Il padre, L. Aurelio Avianio Simmaco, investito di importanti cariche pubbliche e onorato [...] e in tutto e su tutto una genericità, che fa pensare a quella talvolta così esasperante di un suo compagno di fede, Libanio. C'è in tutto l'Epistolario una distinzione signorile, fredda e compassata, che sembra essere stata per S. la cosa essenziale ...
Leggi Tutto
TEMISTIO (Θεμίστιος, Themistius)
Nicola Festa
Nato in Paflagonia circa il 317 d. C., occupa con la sua vita la massima parte del sec. IV (morto circa nel 388), segnalandosi per la sua posizione sociale [...] ma che egli avesse anche buone ragioni per protestare risulta oggi a noi dal semplice confronto dell'opera sua con quella di Libanio. Le 33 orazioni rimaste lo mostrano seguace dell'indirizzo e del metodo di Dione di Prusa. La filosofia vi procede in ...
Leggi Tutto
L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] cit., pp. 11-63, che coglie fervidamente, in chiave antropologica, il dramma del trapasso culturale attorno al IV secolo romano.
90 Libanii Opera, rec. R. Förster, II, Orationes XII-XXV, Lipsiae 1904, 237,14-238,2; 291,16-17; cfr. anche la traduzione ...
Leggi Tutto
ANTIOCHIA sull'Oronte
D. Levi
Detta anche "presso Dafne" (Epidaphne) dal nome del suo magnifico sobborgo e luogo di soggiorno estivo, famoso per le cascate del fiume e per il venerato santuario oracolare [...] più vivace e precisa è l'immagine della città quale ci risulta dalle orazioni del maestro di Giovanni Crisostomo, l'antiocheno Libanio: la sua orazione Antiochicus, pronunziata nella festa olimpica locale del 360 d. C., è un inno alla città natale di ...
Leggi Tutto
ASSEMANI, Stefano Evodio
Giorgio Levi della Vida
Erudito maronita italianizzato, nato a Tripoli di Siria il 15 apr. 1711. Nipote di Giuseppe Simonio Assemani per parte della madre, sorella di lui, lo [...] ambedue da ClementeXIII nel 1764. Fu eletto pastore in Arcadia col nome allusivo alla sua patria di Libanio Biblio. Superate alquante difficoltà di carattere amministrativo, riusci a ottenere la coadiutoria dello zio, con futura successione ...
Leggi Tutto
Basilio di Cesarea detto il Grande
Basilio di Cesarea
detto il Grande Dottore della Chiesa greca (Cesarea di Cappadocia 330 circa - ivi 379). Figlio dei santi Basilio ed Emmelia, fratello di Gregorio [...] tractatae). Va infine menzionato l’epistolario (366 lettere, alcune di altri a B., alcune spurie; la corrispondenza con Libanio, discussa), in cui si mostra meglio il valore di B. come scrittore, atticista, influenzato dalla seconda sofistica e ...
Leggi Tutto
LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] si confermarono nel periodo romano, culminando nello studio di moralisti e satirici dell'antichità classica, nelle osservazioni testuali su Libanio e i retori greci e in quelle suggerite dall'edizione dei Papiri torinesi curata da A. Peyron (1824-27 ...
Leggi Tutto
PROMETEO (Προμηϑεύς, Prometheus)
E. Paribeni
Titano, figlio di Giapeto e di Gaia-Themis o secondo altre fonti di Klymene o di altre madri. E poiché Giapeto è fratello di Kronos, si ha l'impressione, [...] a Costantinopoli. Meno rassicuranti come valore documentario appaiono una statua in bronzo di P. torturato descritta nelle Ekphràseis di Libanio (115 b), o un'altra immagine del titano che disserta sull'ingratitudine degli uomini in un epigramma di ...
Leggi Tutto
Storico latino, nato in Antiochia da nobile famiglia greca. È ignoto l'anno della sua nascita, che si può ritenere avvenuta fra il 332 e il 335 d. C., come pure è ignota la vita da lui trascorsa prima [...] in Roma è testimoniato, oltre che dagli excursus sulla società romana (XIV, 6, 3-26 e XXVIII, 4, 6-35), dall'ep. cit. di Libanio (cfr. Gutschmid, Reisen A., p. 567).
2. La sua nascita si può ritenere avvenuta tra il 332 e il 335, per il fatto che ...
Leggi Tutto
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...
mitilicoltura
s. f. [comp. di mitilo e -coltura]. – L’allevamento dei mitili, che viene fatto per lo più in seni marini protetti dalle burrasche, con apporti di qualche sorgente d’acqua dolce; l’impianto è costituito da file di pali (fusoli)...