SABEA d'Etiopia, Arte
J. Pirenne
Dal 1913, quando apparve la relazione della Deutsche Aksum-Expedition, fin verso il 1945, si conosceva la cultura sabea di Etiopia solo attraverso il tempio di Yehà, [...] 'Arabia meridionale.
Altari. - Come nell'Arabia meridionale, anche nella cultura sabea si trovano altari da incenso e altari da libagione. Ma, mentre il piccolo altare cubico manca qui del tutto, sono stati trovati altari da incenso più grandi che a ...
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ARES (῎Αρης)
P. Orlandini
Dio greco della guerra e delle stragi sanguinose, originario della Tracia.
Siede nell'Olimpo assieme agli altri dei ed è compagno, amante e sposo di Afrodite. Più volte ricordato [...] in una kölix del Pittore di Kodros. Nel primo A., vestito di breve chitone e himàtion, barbato e con elmo, compie una libagione con una patera sopra un altare, avendo deposto a terra lo scudo; di fronte a lui è Afrodite con una oinochòe; nella kölix ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] della fecondità, nuda, di uno stupefacente realismo, che si copre il seno sinistro, stringendo al di sopra del destro un vaso da libagione. È stato proposto di dare il nome di Turan a statuette di bronzo del VI e del principio del V sec., vestite di ...
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Vedi ELENA dell'anno: 1960 - 1960
ELENA (῾Ελένη, Helena)
A. Comotti
Figlia, secondo la redazione più diffusa del mito, di Zeus e di Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta.
Dall'unione del dio, in forma [...] una gemma etrusca di Vienna: una figura femminile alata, designata dalla iscrizione come Elina, in atto di compiere una libagione su un altare. Tuttora incerta è l'interpretazione della scena che appare su uno specchio della Bibliothèque Nationale di ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] Dioniso (J. D. Beazley, ap. cit., 145). Probabilmente, anche a causa delle sue vesti lunghe, è N. che offre per lo più la libagione a Zeus e a Hera, anche se talvolta è sostituita da Iride.
Come dea della vittoria in senso vero e proprio essa appare ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] Su di un cratere a campana di Napoli, tutta una schiera di m. celebra una festa di Dioniso. Viene versata una libagione, portato un vassoio sacrificale e un caprone viene immolato sull'ara. Altre m. danzano e battono timpani e cembali. La concezione ...
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Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA
E. Simon
Sommario: - A) Premesse: 1. Definizione. - 2. Il materiale. - 3. Testimonianze indirette. - 4. I tipi. - 5. Difficoltà metodologiche. - B) Svolgimento [...] non riveduta. Vasi di Tanis: P. Montet, La Nécropole Royale de Tanis, II, 1954, tavv. 5456; 65-71. Il vaso da libagione anche nel catalogo dell'esposizione, 5000 anni d'Arte Egiziana Essen 1961, n. 195.
2. Calici con piede slanciato: Sp. Marinatos-M ...
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Vedi CINESE, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CINESE, Arte
P. Corradini
V. Elisséeff
Red.
P. Corradini
V. Elisséeff
M. P. David
A. Salmony
M. P. David
A. Salmony
G. Barluzzi
G. Scaglia
1. Cronologia [...] , ma solamente per conservare e trasportare il vino del sacrificio.
3. Ho: è un vaso che serviva a mescolare i vini delle libagioni. Di forma molto semplice, è munito di tre piedi, un becco, un coperchio ed un manico: simile ad una teiera. Se ne ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] , affrontati, un dio in trono che ha in capo una corona a corni è posto di fronte al re che fa una libagione. Niente potrebbe portarci più lontano dalla drammatica unità della scena di vittoria di Narām-Sin. È tuttavia possibile che i registri più ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] Iris, a bendare la coscia di Zeus. A differenza degli altri dèi, raramente Z. ci appare stante e facente una libagione, come nella splendida anfora del Pittore di Diogenes nell'Ermitage. Mentre una figurazione più volte ripetuta nella prima metà del ...
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libagione
libagióne (ant. o letter. libazióne) s. f. [dal lat. libatio -onis, der. di libare «libare1»]. – 1. Nelle religioni primitive e dell’antichità classica, offerta sacrificale di sostanze liquide (vino, acqua, miele, latte, ecc.), versata...
primizia
primìzia s. f. [dal lat. primitiae s. f. pl., der. di primus «primo»]. – 1. In agraria, ortaggio o frutto che per precocità esce dalla normale epoca di maturazione. 2. a. Nell’uso com., il frutto, l’ortaggio maturato per primo e quindi...