ZUCCOLO, Ludovico.
Vinzenzo Lavenia
– Nacque a Faenza il 18 settembre 1568 da Alessandro, membro del patriziato cittadino.
Dopo la nascita di Ludovico, Alessandro fu incriminato durante l’azione repressiva [...] ind.; P. Pissavino, L. Z.: dall’audizione a corte alla politica, Firenze, 1984; G. Borrelli, Ragion di Stato e Leviatano. Conservazione e scambio alle origini della modernità politica, Bologna 1993, pp. 170-183; P. Pissavino, La città nei “Dialoghi ...
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Federalismo fiscale
PPiero Giarda
di Piero Giarda
Federalismo fiscale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'assegnazione dei compiti pubblici. a) Area dei benefici ed effetti di traboccamento (spillover). [...] pubblica nell'economia prodotta dagli automatismi di crescita del prelievo tributario a livello nazionale (lo Stato Leviatano) e dai comportamenti degli 'agenti' - le burocrazie - non controllati adeguatamente dal 'principale' - il cittadino e le ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Cleptocrazia
Donatella della Porta e Alberto Vannucci
Introduzione: cleptocrazia e potere pubblico
Il termine 'cleptocrazia', derivante dall'unione delle parole greche klépto, rubare, e krátos, governo, [...] (v. Olson, 1993; v. Grossman e Noh, 1990).
In modo simile, la classica analisi contrattualista vede nel 'Leviatano' statale uno strumento per scongiurare gli altissimi costi della sfiducia reciproca e della mancanza di cooperazione sociale che gli ...
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Competitività dei sistemi fiscali
Vieri Ceriani
Con il termine competizione fiscale (o concorrenza fiscale) si indicano comportamenti, sia di azione sia di reazione, posti in atto da pubbliche autorità [...] un settore pubblico inefficientemente ampio a causa delle imperfezioni del processo politico. In particolare, nei modelli di Leviatano fiscale di questa tradizione teorica (Edwards, Keen 1996), la concorrenza fiscale comporta una pressione verso il ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] Stato" (De cive, XIII, 13), e anche le "corporazioni", che "sono simili a vermi negli intestini di un uomo naturale" (Leviatano, II, 29). Spinoza afferma che "le cose che contribuiscono alla società comune degli uomini, ovverosia le cose che fanno sì ...
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Matriarcato
Eva Cantarella
Introduzione
A partire all'incirca dalla metà dell'Ottocento, viene periodicamente riproposta un'ipotesi storiografica secondo la quale dietro la storia dei gruppi patriarcali [...] vi era differenza 'di forza e di prudenza' tale da assegnare automaticamente e necessariamente il potere al sesso maschile (Leviatano, II, XX). Anzi, nello stato di natura, quando la paternità dei figli era nota solo dietro indicazione della madre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Capograssi
Ulderico Pomarici
Nella filosofia del diritto italiana del Novecento, Capograssi è figura di studioso singolarmente appartata. Intellettuale cattolico, erede della tradizione legata [...] quest’individuo, nel suo arbitrio, creare quell’istituzione che è lo Stato? Nella contrapposizione fra individuo e Leviatano l’autorità diventa inevitabilmente «forza violenza coazione durissima stritolamento delle volontà e degli interessi umani» (p ...
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BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] Nella maturità compose drammi in prosa: Cristo alla festa di Purim (1885), San Paolo (1888), Il Millennio (1895), Leviatano (1897), Socrate,scene attiche (1902), alcuni dei quali furono rappresentati. Il B. dettò inoltre molte incisive epigrafi.
Dopo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dell’inquietudine
La filosofia medievale era fondata sulla certezza della fede.
Umanesimo [...] tuttavia altre forme di unificazione attraverso il potere dello Stato.Thomas Hobbes parla del potere statale come di un Leviatano (in riferimento al mostro biblico) che deve piegare le volontà individuali per ridurre la guerra di tutti contro tutti ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] senza i condizionamenti di una tradizione, delle convenienze da rispettare verso l'indole e i costumi del corpo sociale. Il Leviatano di T. Hobbes, che fa dello stato la sola ragione di cui i cittadini, atterriti dalla loro stessa natura, siano ...
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leviatano
s. m. [dal nome biblico (Giobbe 3, 8 e 40, 20) Leviatano o Leviatàn o Leviathàn, lat. Leviathan, ebr. Liwyātān, di un mostro marino dall’aspetto di serpente tortuoso, raffigurante prob. un coccodrillo, simbolo della potenza dei re...
eurocratico
s. m. e agg. Chi detiene il potere nelle istituzioni comunitarie europee; relativo al potere delle istituzioni comunitarie europee. ◆ a colpire non è la contraddizione tra il dirigismo eurocratico e la storia stessa dell’integrazione...