VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] la "disposizione verso di essa che sia conosciuta e in cui, durante tutto il tempo, non si dia assicurazione del contrario" (Leviatano, cap. 13) -, è ciò da cui si deve partire, se si vuole intendere la funzione sociale della pratica del dono nelle ...
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PERSICO, Federico
Pasquale Beneduce
PERSICO, Federico. – Nacque a Napoli il 6 aprile 1829 da Pasquale, negoziante, e da donna Maria Antonia Vacca, nella casa di famiglia del quartiere S. Giuseppe. Allievo [...] nessi tra costituzione e amministrazione – il libro si presentava come una «fisiologia» del corpo vivo dello Stato. Né Leviatano, né indifferente alla società (con Giambattista Vico, l’humanitas fra eguali), né «troppo» né «troppo poco» interventista ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] hanno sottoscritto il 'contratto sociale' originario, con il quale hanno dato vita alla 'società civile', sono divenuti sudditi del Leviatano. Questo 'Dio mortale' ha il compito di 'ridurre la paura' garantendo l'ordine e la pace sociale, e perciò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo schema fondamentale del giusnaturalismo seicentesco è costituito da una fondazione del [...] Hobbes (1588-1679) propose una teoria del diritto naturale, negli Elementi di legge (1647), nel De cive (1641) e nel Leviatano (1651), diametralmente opposta a quella di Grozio. Lo stato di natura in cui gli uomini si trovano prima dell’instaurazione ...
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ANTONI, Carlo
Michele Biscione
Nato a Senosecchia (Trieste) il 15 ag. 1896, era studente in Francia allo scoppio della guerra mondiale. Riparò in Italia, e a Firenze, dove riprese gli studi di lettere, [...] la storia trova, secondo Hegel, la sua incarnazione nello stato, Hegel teorizzava l'alienazione dell'individuo al leviatano, la subordinazione della coscienza morale alla ideologia politica. Esaminando più particolarmente la dialettica di Hegel, l'A ...
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ANTENATI DI CRISTO
Y. Zalouska
Le fonti bibliche relative alla rappresentazione degli a. di Cristo si trovano in Mt. 1, 1-17 e Lc. 3, 23-28. Il carattere regale della prima genealogia, la struttura [...] albero di Iesse, è circondata da trentacinque a. di Cristo che tengono una corda per illustrare la metafora della pesca del Leviatano (Gb. 40, 20-21); il tema è legato all'esegesi della genealogia secondo Matteo, a partire da Gregorio Magno (un altro ...
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leggi naturali
Paolo Casini
Le norme che ogni uomo trova dentro di sé, interrogando la propria ragione
Sulla nozione di diritto di natura e di leggi naturali si discute da secoli nella giurisprudenza, [...] , coincidenti con la retta ragione, che fissano i diritti civili e le regole della morale. I trattati De cive e Leviatano di ;Hobbes, apparsi a metà del secolo tra la rivoluzione puritana e la dittatura di Oliver Cromwell, opponevano alla monarchia ...
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SARAGAT, Giuseppe
Mirco Carrattieri
SARAGAT, Giuseppe. – Nacque a Torino il 19 settembre 1898 da Giovanni e da Ernestina Stratta.
Il padre, nato nel 1855, era un avvocato sardo di famiglia catalana [...] vasta perifrasi», ovvero come una «rivoluzione contro lo Stato» che funzionava in realtà come un colpo di Stato (Il segreto del Leviatano, in la Libertà, 8 dicembre 1929). Il 20 luglio, al XXI Congresso del Partito socialista italiano (PSI) di Parigi ...
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pace/pacifismo
Nella storia del pensiero filosofico la p. è stata concepita in termini negativi o positivi. Nel primo caso essa indica semplicemente l’assenza del conflitto, configurandosi quindi come [...] trovano in quella condizione chiamata guerra», nella quale la vita dell’uomo è «solitaria, povera, sofferta, brutale e breve» (Leviatano, XIII, 8-9). Di conseguenza «è un precetto o una regola generale della ragione che ogni uomo dovrebbe sforzarsi ...
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male
Nozione complementare a quella di bene (➔) che, al pari di questa, nella storia della filosofia è stata interpretata sia in senso oggettivo, sia in senso soggettivo. Nella concezione oggettiva o [...] tale e non c’è nessuna norma comune per il bene e per il male, che derivi dalla natura delle cose», scrive Hobbes (Leviatano, I, 6). Locke dal canto suo afferma: «Ciò che è atto a produrre piacere in noi è quello che chiamiamo bene e ciò ...
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leviatano
s. m. [dal nome biblico (Giobbe 3, 8 e 40, 20) Leviatano o Leviatàn o Leviathàn, lat. Leviathan, ebr. Liwyātān, di un mostro marino dall’aspetto di serpente tortuoso, raffigurante prob. un coccodrillo, simbolo della potenza dei re...
eurocratico
s. m. e agg. Chi detiene il potere nelle istituzioni comunitarie europee; relativo al potere delle istituzioni comunitarie europee. ◆ a colpire non è la contraddizione tra il dirigismo eurocratico e la storia stessa dell’integrazione...