Spesso ricordata soltanto, o prevalentemente, come la compagna di Alfonso Gatto, Graziana Pentich ha lottato tutta la vita per esprimere e affermare la propria autonomia artistica di scrittrice (ha pubblicato [...] Pavia, 2021.Modena 2021 = Modena, A., Alfonso Gatto - Graziana Pentich. «Corro con la penna come Bartali in bicicletta. Lettere 1946-1949, in Stella, A. (ed.), Un giorno, a ricordare. Per Graziana Pentich, Pavia, Fondazione Maria Corti - Università ...
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Giace senza mangiare, abbandonato il corpo ai doloriconsumandosi sempre nelle lacrimegiacché si è resa conto di aver subito ingiusto oltraggio dal suo uomonon solleva lo sguardo, non distoglie il volto [...] del re (la scena, presente nella sceneggiatura di Dreyer, è riletta attraverso i versi di Euripide in cui si oppongono i due letti, vv. 139-43), e l’impulso eroico dell’eros di Medea (θυμός) è visualizzato dal cavallo di Giasone che corre lungo la ...
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E dai Greci andammo, e vedemmo dove officiavano in onore del loro Dio, e non sapevamo se in cielo ci trovavamo oppure in terra: non v’è sulla terra uno spettacolo di tale bellezza, e non riusciamo a descriverlo, [...] Einaudi, 1993.Florenskij, P. A., La colonna e il fondamento della verità. Saggio di teodicea ortodossa in dodici lettere, Valentini, N. (ed.), Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, 2010.Puškin, A. S., Lirica (introduzione, versione, commenti e note ...
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Quando tu sei vicino a me, questo soffitto viola, no, non esiste più, io vedo il cielo sopra noi che restiamo qui(Il cielo in una stanza, Gino Paoli, 1960) Era il 1971, quando nella redazione di «Ciao [...] tale, perché non ancora iscritto alla SIAE: le firme sono di Toang (pseudonimo del gallaratese Renato Angiolini, formato dalle ultime lettere del nome e le prime del cognome) per le musiche e del già richiestissimo Mogol (65 anni fa!), tra i maggiori ...
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Gaia GiovagnoliChiedi se vive o se muoreMilano, Nottetempo, 2023 Esiste uno scoglio, un punto difficilmente aggirabile, dinanzi al quale la nostra generazione zoppica e si ammala: quello della natalità. [...] , giacché a immiserire scientemente un abbozzo di bambino si rischia di creare un adulto scivoloso: viene da pensare alle lettere di madre, giudicanti ed ossessive, che Villalobos stilla in Non pretendo che qualcuno mi creda (Edizioni Cento Autori ...
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Il rapporto tra lingua, genere e identità autoriale ha da sempre rappresentato un tema di dibattito socio-culturale di tale rilevanza da sollevare, tra gli studiosi, un quesito fondamentale sulla rappresentazione [...] -Posadas, M. (ed.), Madrid, Akal, 1994.García Lorca, F., Yerma, con testo in spagnolo a fronte, Ogno, L. (ed.), Firenze, Le Lettere, 2023.Rey, J., El papel de la mujer en el teatro de Federico García Lorca, Edith Cowen University, 1994, (luglio 2024 ...
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Ricordo ancora quando in classe ho chiesto ai discenti di raccontarmi le loro parole, di introdurmi al loro linguaggio, quello che ascoltavo in modo clandestino al suonare della campanella o a tono di [...] .Es.: L’echomira dei canti degli uccelli riempiva la valle.(Laouibi H.)Eterigrafia (sost.): indica l’arte di scrivere lettere destinate a durare nel tempo.Es.: L’eterigrafia era una passione che Lucia coltivava fin da giovane.(Celli N.)/FFlaromare ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] . Non era molto: ma era sempre qualche cosa». Topoi narrativiNella vicenda c’è anche uno Jacopo che invia inutilmente lettere d’amore. Il tutto in corrispondenza di uno dei topoi dissacratòri del Collodi, quello dell’amore romantico.La coincidenza ...
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Gualberto AlvinoScritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, BufalinoPrefazione di Pietro TrifoneRoma, Carocci, 2024 Se il dibattito sulla valenza autosufficiente della lingua letteraria, sui suoi [...] Pasquali (Manara è «artista squisito ma molto consapevole»). Non diversamente si tratta di fruire, con grande profitto, delle lettere di Stefano D’Arrigo a Cesare Zipelli, fil rouge che nel suo furor linguisticus illumina la scrittura del romanzo ...
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Senza assecondare, una volta tanto, l’amatissimo Gadda («Omettendo il periferico e spiritoso Ghislanzoni Antonio, da Lecco»), di Ghislanzoni sarà invece opportuno premettere qualcosa, a titolo di risarcimento [...] umanità squallida e vorace, sfila sotto lo sguardo tagliente del gatto: una cuoca ladra e rabbiosa, un professore di lettere pedantissimo e sessuofobo travolto da una catastrofe colica, la sua attempata sposina, dalla bruttezza pavesata di protesi, l ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...
Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, anche lettere ‘semiprivate’, cioè inviate...
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto...