. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] demonologia, e alla soverchia importanza data all'"avversario" (Satana; v.) di Dio: credenze accolte nella letteratura apocalittica apocrifa e con ogni probabilità d'origine straniera (persiana); finché non fu eliminata ogni traccia di pericolose ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] generale; i particolari innumerevoli appartengono alla letteratura semipopolare assai copiosa sull'argomento, ma sceriffi.
15. Le sette. - Una tradizione molto diffusa, per quanto apocrifa, pone in bocca a Maometto il detto: "La mia comunità si ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] , e sta da sé: l'XI è per la maggior parte apocrifo. Il XII è la conclusione grandiosa della Metafisica, dove si discorre trionfo della donna, perfino su A., fu largamente diffusa nelle letterature e nelle arti figurative del Medioevo.
Bibl.: M. Ch ...
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Tutti i cronisti, geografi, cartografi dell'epoca delle grandi scoperte, italiani e stranieri, i quali hanno occasione di accennare alla patria di C., sono pressoché unanimi - tranne pochi casi in cui [...] , allo scopo di scartare ciò che in esse vi è di apocrifo, costituisce ancor oggi il vero punto di partenza per lo studio di può rintracciare qualche barlume di critica. Scarsa è la letteratura colombiana nei secoli XVII e XVIII, benché i viaggi ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] Elpenör (1986), si è dimostrato maestro della forma apocrifa. Nel 1991 è morto anche A. Lundkvist, impegnato Ed è proprio un'autobiografia, sebbene fittizia, che segna il ritorno alla letteratura, dopo più di vent'anni, di L. Ahlin, con il romanzo ...
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QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] e a ricerche e a dottrine analoghe a quelle che divennero poi caratteristiche della Qabbālāh si hanno nella letteratura deuterocanonica e apocrifa (specialmente nelle redazioni etiopica e slava del Libro di Enoch, nei Testamenti dei Patriarchi, e in ...
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ISOCRATE ('Ισοκράτης, Isocrătes)
Arnaldo Momigliano
Oratore ateniese, nato nel 436, figlio di Teodoro del demo di Erchia. La ricchezza del padre gli permise di ricevere una educazione assai raffinata. [...] di Elena. Perché, se essi in apparenza continuano la letteratura paradossografica, in realtà la dissolvono con l'introdurvi un'esigenza la seconda del 356 (sospettata ingiustamente di essere apocrifa).
Disilluso da tutti questi vani appelli, I. ...
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Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] il libro di Aḥīqār offre un esempio cospicuo della letteratura "sapienziale", in cui si esprime una concezione etica Laert., V, 50: il Nöldeke [v. bibliografia] lo crede tuttavia apocrifo) ed anche la menzione di 'Αχαΐκαρος presso Strabone (XVI, 2, ...
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Personaggio biblico, discendente di Set; è ricordato (Gen., V, 18-24; Eccli., XLIV, 16; XLIX, 16; Giuda, 14, 15; Ebr., XI, 5,6) come "settimo da Adamo" (Giuda, 14; cfr. Gen., V, 1-18; I Cron., 1, 1-3: [...] due volte nel Corano (XIX, 57; XXI, 85), con un'identificazione che poggia sui dati leggendarî della letteratura biblica apocrifa e rabbinica.
Gli studî comparati di storia delle religioni hanno trovato analogie tra questa scienza di Enoch, settimo ...
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SARAMAGO, José
Ettore Finazzi Agrò
Narratore, poeta e drammaturgo portoghese, nato ad Azinhaga (Ribatejo) il 16 novembre 1922. Trasferitosi con la famiglia a Lisbona, fu costretto a interrompere gli [...] 1993), riscrittura, in chiave soggettiva e ancora una volta apocrifa, della parabola evangelica, che ha suscitato fragorose polemiche infine, le sue cronache, a metà strada fra giornalismo e letteratura: Deste mundo e do outro (1971), A bagagem do ...
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neopitagorismo s. m. [comp. di neo- e pitagorismo]. – Orientamento filosofico-religioso (1° sec. a. C
3° sec. d. C.), che si ricollega ecletticamente sia all’antico pitagorismo (con una vasta letteratura apocrifa, tra cui le Lettere e i Versi...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...