Famiglia che si ricollega a quella dei duchi d'Alsazia, e precisamente a Gerardo, che ebbe nel 1048 dall'imperatore Enrico III l'investitura del ducato dell'Alta Lorena. Nel 1431 l'imperatore Sigismondo [...] sua morte (1765), il primogenito, Giuseppe II di Asburgo-L., ereditò i dominî austriaci e il secondogenito, Leopoldo, divenne granduca di Toscana. Quando infine Leopoldo successe al fratello sul trono imperiale, cedette nel luglio 1790 il granducato ...
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Comune della prov. di Lucca (41,8 km2 con 24.609 ab. nel 2008). Il centro è posto ai piedi delle Apuane, al margine della pianura costiera della Versilia, tra vigneti e oliveti. Attiva l’industria e sviluppato [...] e militare di quella repubblica nella lotta contro i visconti della Versilia, antichi padroni del territorio. Fu al 18° sec.; risorse in seguito alla bonifica eseguita verso il 1820 ed ebbe dal granduca Leopoldo II, nel 1841, il titolo di città. ...
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Politico ed economista (Firenze 1706 - ivi 1776); prof. di diritto pubblico nell'univ. di Pisa; come segretario del consiglio di reggenza fu tra gli ispiratori delle riforme liberiste dei Lorena, ed elaborò [...] G. R. Carli, 1776); tornato a Firenze, fu sotto Pietro Leopoldo ministro degli Interni e poi presidente del Consiglio di stato. N. ebbe il merito di promuovere i provvedimenti per la libertà del commercio dei grani (Discorso ...
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Maresciallo austriaco (Firenze 1771 - Vienna 1847); figlio del granduca di Toscana Pietro Leopoldo (poi Leopoldo II), adottato dal duca Alberto di Sassonia-Teschen, che aveva sposato sua zia Maria Cristina. [...] Giovanissimo, messosi in evidenza con le vittorie contro i Francesi di Jemappes (1792) e Neerwinden (1793), ebbe il sebbene fosse poi battuto a Wagram. Malvisto a corte per i suoi sentimenti democratici, si ritirò a vita privata. Importanti ...
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Uomo politico belga (Huy, Liegi, 1794 - ivi 1865). Sostenitore, dapprima, dell'unione con i Paesi Bassi (a tal fine fondò, 1824, il giornale Mathieu Laensbergh), dal 1828 sul nuovo giornale Le politique [...] non condivisa, appoggiò la candidatura del duca di Leuchtenberg, osteggiata dalla Francia, e poi, con successo, quella di Leopoldo di Sassonia-Coburgo; quale ministro degli Esteri nel gabinetto L.-Devaux (1831), ottenne il riconoscimento e l'appoggio ...
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Uomo politico e letterato belga (Bru x elles 1869 - ivi 1951). Uno dei capi del partito cattolico, deputato di Bruxelles dal 1896, fu ministro della Giustizia nel 1911 (la legge del 1912 sulla protezione [...] -21, dopo la seconda guerra mondiale fu uno dei leader dell'opposizione cattolica favorevole al ritorno di re Leopoldo III. Ha scritto varî romanzi storici, fra i quali La cité ardente (1905, su Liegi nel sec. 15º) e Les vertus bourgeoises (1910, su ...
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Uomo politico irlandese (n. 1744 - m. Londra 1806), figlio di John. Membro influente del partito whig, fu deputato al parlamento irlandese; dopo l'unione legislativa con l'Inghilterra fu membro del parlamento [...] ), a Costantinopoli (1832-37), poi a Vienna (1846-50); nel 1830 aveva partecipato ai negoziati che portarono sul trono del Belgio Leopoldo di Sassonia-Coburgo. Un altro suo figlio, William (1772-1815), generale inglese, partecipò alla guerra contro ...
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Nobile austriaco (Heiligenstadt im Eichsfeld 1738 - Vienna 1809). Una delle figure tipiche del Settecento austriaco: uomo di cultura vasta e aperta, fu tra i fautori più convinti del dispotismo illuminato. [...] degli studî preliminari per la riforma dell'istruzione. Già consigliere di corte e capo della censura politica, fu sotto Leopoldo direttore del dipartimento per la scuola e l'educazione (1792-1803), e della sua attività riformatrice lasciò durevole ...
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Figlio (Firenze 1782 - Graz 1859) di Pietro Leopoldo granduca di Toscana, seguì il padre a Vienna allorché questi divenne imperatore (1790). Dal 1800 fu tra i comandanti dell'esercito nelle guerre napoleoniche. [...] Nel 1811 fondò a Graz il Museo di storia naturale e l'Istituto superiore Iohannaeum. Con la rivoluzione del 1848 contribuì alla caduta di Metternich e fu vicario dell'imperatore. Lo stesso anno l'Assemblea ...
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Sistema introdotto in Toscana da Pietro Leopoldo nel 18° sec. per liberare il latifondo dal livello (forma di contratto agrario per il quale un concedente o livellante dava una terra in godimento a un [...] piccoli proprietari: fu proibito l’aumento dei canoni, facilitata l’affrancabilità, dichiarato sempre alienabile il livello, aboliti i diritti di prelazione e di retratto, attribuita al livellario la proprietà dei miglioramenti introdotti nel fondo. ...
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leopoldismo
(Leopoldismo) s. m. (iron.) Per metonimia topografica, il fenomeno politico e mediatico degli incontri che fanno riferimento a Matteo Renzi, organizzati presso la stazione Leopolda di Firenze. ♦ Il Pdl non esiste più. Gli eredi...
leopoldino
(meno com. leopoldiano) agg. – Relativo a personaggi di nome Leopoldo, e per lo più a sovrani della Casa d’Asburgo, o d’Asburgo-Lorena, di questo nome: linea l., ramo cadetto della Casa d’Asburgo risalente a Leopoldo III (1351-1386);...