MOSÉ di Corene
Giuseppe Frasson
Autore armeno, noto specialmente per la sua Storia della Grande Armenia. In essa (3,61-68) egli dice di essere stato mandato da Sahak e Mesrop (sec. V) ad Alessandria [...] , n. s., IX (1920), p. 77 segg., che ne combattè l'autenticità; K. Mghaker, in Armenica, II (1927), p. 114 segg. che pensa al sec. IX; e identifica Mosè con Leone Prete. - Sul valore della storia come fonte per le antichità armene vedi P. Vetter ...
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PIO XI, papa
Francesco Margiotta Broglio
PIO XI, papa. – Achille Ratti nacque a Desio, borgo tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco e di Teresa Galli di Saronno. Venne battezzato [...] privata, prima di lasciare Roma, da Leone XIII. All’inizio dell’anno accademico si svolse a Roma il sinodo armeno e nel 1929 la terza ., XII, Paris 1990; M. Agostino, Le pape P. XI et l’opinion (1922-1939), Roma 1991; G. Bianchi et al., Il pontificato ...
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BENEDETTO IV, papa
Ottorino Bertolini
Era romano; suo padre si chiamava Mammolo (o Mammalo); la famiglia, a giudicare dall'espressione "generis decus" usata nella sua epigrafe mortuaria, era di elevata [...] degli infedeli, che infestavano con le loro scorrerie le remote zone armeno-anatoliche; ed il nome di "Saraceni" era assai più noto la sua morte, con le violenze che contrassegnarono l'avvento al papato di Leone V, di Cristoforo e di Sergio III (il ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] ultimi anni del sec. 12° da Riccardo I Cuor di Leone, altro non è, in ultima analisi, che la trasposizione invece ricostruito in epoca ottomana. Di tradizione schiettamente armena è l'impianto fortificato di Tokmar Kalesi (antico Norberd), arroccato ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] Bernardo Dossi e Giovanni Armeno, già intervenuti nelle feste />
126. R.C. Davis, The War, p. 170; L. Urban Padoan, Le Forze.
127. S. Coledone, Pallade Veneta per aprile 1668.
168. Alvise Zorzi, La Repubblica del Leone, Milano 1979, p. 421.
169. G. ...
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Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] della fede di questo secolo, dal genocidio armeno del 1915 ai giorni nostri, sembrano concludere un , Milano 1992.
M. I. Castellano, La "Rerum Novarum" e l'associazionismo. Da Leone XIII a Giovanni Paolo II, "Studi Economici e Sociali", 1992, nr ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] dei vescovi e dei patriarchi armeni. Solo l’equilibrio e la fedeltà del patriarca armeno Hassun riuscirono ad evitare il di là di questo episodio secondario, si deve riconoscere che Leone raccolse i frutti di una resistenza cominciata prima del suo ...
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Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] , un cinese, un ungherese, un polacco, un armeno - nominati nel primo Concistoro del suo pontificato (il .
J.-Y. Calvez-J. Perrin, Église et société économique. L'enseignement social des papes de Léon XIII à Pie XII, ivi 1961.
R. Coste, Le problème ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] Jacopo da Vitry: cfr. Di Palma 1985) l’Oriente costituiva soprattutto un «luogo mentale» popolato . *lāžūrd allotropo di lāžward, cfr. armeno lažurd, lat. mediev. lazurus, su somalo del Benadir gámbar), ambessa «leone» (< amarico e tigrino anbasā ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] l’appunto difettivi, come competere, incombere, prudere), mentre da non tutti gli aggettivi possono essere derivati avverbi, e non è possibile usare il suffisso -ano con tutti i nomi, e neanche con tutti i nomi di nazione (cfr. Armenia / armenoleone ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...