GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] configurandosi come un ideale; anzi una ideologia nobile e importante, ma pur sempre una ideologia (come appare nel Ritratto di LeonardoBruni aretino in Atti e Memorie dell'Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze di Arezzo, XL [1970-72], pp. 1 ...
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BENZI, Ugo
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Nacque a Siena il 24 febbr. 1376 da Andrea e da Minoccia, il cui cognome Pagni (o Panni) sembra da considerare un'attribuzione secentesca.
La scoperta della Vita del B., scritta dal figlio [...] ambienti più colti; oltre a ciò che risulta dalla sua vita e dalla brillante carriera, si potrà citare a conferma una lettera di LeonardoBruni, che risponde evidentemente a una domanda dei B. circa l'uso dell'espressione "summum bonum", usata dal ...
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BIGLIA, Andrea (Andrea da Milano, Andrea de Biliis)
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Figlio di Pietro, di famiglia legata al servizio dei Visconti (un suo parente, Giovanni, era castellano di Pavia nel 1440), nacque verso il 1395 [...] 1881, p. 402), allargando anche la cerchia delle sue conoscenze umanistiche e stringendo amicizia con Niccolò Niccoli, LeonardoBruni, Ambrogio Traversari, Tommaso Parentucelli, Giovanni Aurispa. A Firenze, tra il febbraio ed il luglio del 1419 ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] vicino all'ambiente intellettuale che gravitava intorno alle riviste Leonardo, Lacerba, La Voce, e in particolare fu R. Motherwell, Dada painters and poets, New York 1951, ad Ind.; C. Bruni-M. Drudi Gambillo, Dopo Boccioni, Roma 1961, pp. 32-39; R. ...
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COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] della cultura napoletana del secondo Seicento, attraverso Tommaso Cornelio e Leonardo di Capua, l'influsso del C. dovette giungere anche sotto la direzione del De Josa, del Basso, del Bruni, cessò di esistere nel 1657, probabilmente a causa della ...
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