melo
Vincenzo Valente
Indica l'albero del m. nel paragone di Pg XXXII 73 Quali a veder de' fioretti del melo / che del suo pome li angeli fa ghiotti. L'immagine del fiore del m. simboleggia la visione [...] et umbra protegit ab aestu, quae omnia in Christo considerantur aperte ".
In Fiore CXXIX 11 già non era di melo né di leccio, si allude al bastone portato da Costretta-Astinenza, fatto di legno duro e nodoso, come quello di Falsembiante che non fu di ...
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SIEPE (fr. haie; sp. seto; ted. Hecke; ingl. hedge)
Fulvio MAROI
Alessandro VIVENZA
Piantagione lineare (stretta, fitta e lunga) di piante ordinariamente arbustive, avente scopi diversi, ossia: impedire [...] beniamina, geranio, ecc. Per formare siepi molto alte, le più adatte come frangiventi, vengono talora usate piante arboree, come leccio, cipresso, olmo, ecc. La scelta delle piante viene fatta secondo il clima, il terreno e lo scopo cui la siepe ...
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Pittore norvegese, nato il 17 dicembre 1802 a Fredrikshald, morto a Monaco il 16 gennaio 1842. Studiò prima nella Scuola reale di disegno e arti in Cristiania, poi nell'Accademia delle arti in Copenaghen, [...] volta mediante la conoscenza del paesaggio italiano e della natura delle Alpi. È di quel periodo la sua Terrazza con leccio (Sorrento 1834) cui seguirono il Ghiacciaio del Grindewald (1836, Galleria nazionale di Oslo) e Labrofossen (1837, ivi), suo ...
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forneccio
Luigi Vanossi
Appare nella descrizione di Costretta Astinenza di Fiore CXXIX 13 La scarsella avea piena di forneccio (cfr. Roman de la Rose 12080 " Escharpe ot pleine de soussi ").
Il Parodi [...] un'esplicita memoria del sonetto di Rustico, come sembra indicare la circostanza che in entrambi i casi esso rima con leccio (e affine è anche l'ispirazione, fortemente moralistica, dei due componimenti). Sarebbe questa una delle tracce, non numerose ...
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Regione montuosa all’estremità meridionale della Calabria (circa 1650 km2). Culmina nel Montalto (1955 m). La parte più elevata è costituita da una catena a raggiera, da cui partono numerosi contrafforti [...] e nei piani più elevati prati e pascoli, cui si associa la cerealicoltura estensiva. Nei boschi superstiti, prevalgono la quercia e il leccio sotto i 1000 m; oltre i 1000 m il pino laricio, l’abete dei Nebrodi e il faggio. Le abitazioni stabili si ...
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SARTENA (A. T., 29 bis)
Antonio Renato Toniolo
Città della Corsica, capoluogo di circondario, situata nella parte SO. dell'isola, a m. 299 s. m., a 85 km. da Ajaccio, sul lato sinistro della valle del [...] di Cagna (m. 1315).
Data la povertà del suolo siliceo, molta parte di questo territorio è occupato dal bosco ceduo di leccio e di sughero, specie nel versante orientale verso Porto Vecchio, e da pascoli magri sulle alte creste montuose; mentre nei ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] mille) si superò il 15 per mille in Lucania e in Calabria, il 14 per mille in Puglia (oltre 19 per mille in provincia di Lecce), mentre la Liguria superò di poco il 3 per mille, il Piemonte restò sotto al 2 per mille (0,26 per mille in provincia di ...
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Regione naturale all'estremità NO. dell'isola di Corsica, che comprende il versante settentrionale della catena trasversale granitica, la quale dai monti Capo Iovo (m. 1637), S. Parteo (m. 1680), Cima [...] sovrano l'olivo (Balaninu intu d'oliu, dicono i Corsi) fino alle vette superiori granitiche, dove prosperano il castagno, il leccio e piante aromatiche, per cui vanno rinomati gli apiarî di Calenzana. Si calcola che nella regione vi siano 30.000 ...
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Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] a questo tipo di ambiente (tab. I). La situazione non cambia nella macchia, che si differenzia soprattutto per il leccio, con portamento arbustivo anziché arboreo, ma per il resto ha una composizione specifica abbastanza simile. La gariga (tab. 2 ...
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La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] è scuro, mentre quello dei l. dolci è bianco o pallido. Fra i l. forti ci sono querce (farnia, rovere, leccio, sughera, cerro), faggio, castagno, noce, olivo, frassino, acero, robinia, gelso, carpino, platano, ciliegio, pero, sorbo, bosso. Fra i l ...
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leccio
léccio s. m. [lat. ilĭceus, agg. di ilex ilĭcis «leccio»]. – Albero sempreverde delle fagacee (Quercus ilex), detto anche elce o elcio, che fa parte della macchia mediterranea; può raggiungere 25 m di altezza e 1 m di diametro; ha chioma...