BAGATTI VALSECCHI, Pietro
Pier Fausto Bagatti Valsecchi
Nacque a Milano il 15 apr. 1802, da Giuseppe Bagatti e da Cristina Anelli; fu adottato nel 1824 dal barone Lattanzio Valsecchi (1755-1836), secondo [...] marito della madre, rimasta vedova nel 1808, con l'obbligo di assumerne il cognome accanto a quello paterno. Si laureò presso la facoltà di matematica e fisica dell'università di Pavia, ma si dedicò interamente ...
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Chiusura formata da una o più lastre di vetro o di cristallo, sostenute da apposita intelaiatura, per formare porte o finestre. Nelle realizzazioni artistiche può essere costituita da un insieme di frammenti [...] di lastre sottilissime di selenite o alabastro, è testimoniato l’impiego del vetro per chiudere grandi finestre (Prudenzio, Lattanzio, Gregorio di Tours, Paolo Silenziario).
La possibilità di sostituire gli antichi telai di pietra, malta o legno con ...
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MASSIMINO DAZA (Galerius Valerius Maximinus)
E. Panvini Rosati
Imperatore romano, figlio di una sorella di Galerio.
Non si conosce l'anno della sua nascita, ma, secondo le fonti (Lact., De mort. pers., [...] si uccise.
Ben poco ci dicono le fonti circa l'immagine di M. D., salvo l'accenno sopracitato di Lattanzio. Lo stesso Lattanzio (De mort. pers., xliii) ci informa di statue erette da Massenzio a Massimino.
Riguardo alle monete occorre considerare ...
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BERTO di Giovanni
Fausta Gualdi
è ignoto l'anno di nascita di questo pittore perugino, figlio di Giovanni di Marco, che troviamo menzionato per la prima volta in un atto notarile dei 3 genn. 1488. Il [...] S. Maria dei Mercato per esercitare la pittura insieme con altri: Sinibaldo Ibi, Eusebio di San Giorgio, Ludovico d'Angelo e Lattanzio di Giovanni. Nel 1497 e nel 1500 è ricordato in pagamenti per la pittura di pennoni di trombe. Nel 1499 è nominato ...
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PIETRO, Santo
F. BiscontI
S. Manacorda
L'apostolo P., noto anche come Simone (At. 15, 14), nacque a Betsaida, presso il lago di Genesaret, ove svolgeva il mestiere di pescatore, insieme al fratello [...] nella specie della crocifissione, hanno lasciato testimonianza molti Padri della Chiesa, tra cui Tertulliano (Scorpiace, 15) e Lattanzio (De praescript., 36, 2).Le fonti storiche identificano il luogo del martirio con quello della sepoltura nell'ager ...
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CASELLI, Cristoforo (detto anche Cristoforo Parmense, Cristoforo da Parma, Cristoforo Temperelli o il Temperello)
Anchise Tempestini
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Figlio di Giovanni di Cristoforo, forse pittore anch'egli, nacque [...] Venezia, dove è documentato a partire dal 1488. Nel 1489 inizia a collaborare con Giovanni Bellini, Alvise Vivarini, Lattanzio da Rimini e altri nella decorazione della sala del Maggior Consiglio nel palazzo ducale, complesso pittorico distrutto dall ...
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COSTANZO I Cloro (C. Flavius Valerius Constantius)
D. Faccenna
R. Calza
Imperatore romano. Fondatore della dinastia dei secondi Flavî.
Nato nell'Illirico (non si conosce l'anno preciso), nel 289 sposa [...] ) quasi nulla ci ha tramandato sull'aspetto di C., tranne che egli era di alta statura, magro, dal fine naso. Lattanzio (De mortib. persecut., cap. 20, 1) aggiunge che era di salute cagionevole, dal colorito pallido; ebbe infatti il soprannome di ...
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DEMIN, Giovanni
Fernando Mazzocca
Nacque a Belluno il 24 ott. 1786 dal conciapelli Giuseppe e da Lucia Schiochet, governante presso Francesco Maria Colle, professore nell'ateneo di Padova e successivamente [...] neoclassica. Entrato, sempre insieme con Hayez nell'accademia di belle arti, ebbe dapprima come maestro il bergamasco Lattanzio Querena e, dopo la riforma dell'istituto il titolare della cattedra di pittura storica, il pistoiese Teodoro Matteini ...
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CESI (Cesio), Carlo
Giulia Tamanti
Nacque ad Antrodoco (Rieti) il 17 apr. 1626 (Pascoli, p. 165) da un certo Pietro, originario di Todi, il quale, commesso un omicidio in questa città, si sarebbe trasferito [...] attendibile, perché non documentata, è inoltre la notizia secondo cui il padre del C. avrebbe collaborato nel 1633 con Lattanzio Niccoli alla decorazione del soffitto della chiesa reatina di S. Giovenale (L. Mortari, Museo civico di Rieti, Roma 1960 ...
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LABARO (λάβαρον, λάβωρον, labărum)
A. Longo
È lo stendardo costantiniano sormontato dal chrismòn (☧), a sua volta circondato da una laurea d'oro. Incerta è l'origine della parola, di cui abbiamo testimonianza [...] e della sua adozione dei simboli cristiani prima dello scontro decisivo con Massenzio. I particolari ci sono forniti da Lattanzio (De mortibus persecutorum, xliv) il quale parla del chrismòn messo sugli scudi, e da Eusebio (Vita Const., xxxviii e ...
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in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...