Atteggiamento di chi non prende posizione tra le varie fedi religiose, o ritenendole inutili (e anche false: si parla allora di i. assoluto e, più propriamente, d’irreligiosità), o dichiarandole tutte [...] valide, ciascuna per i propri adepti: in tal senso è più esatto parlare di i. religioso o anche latitudinarismo. Questo secondo atteggiamento – maturatosi dal Rinascimento attraverso le polemiche della Riforma e Controriforma per prender poi maggiore ...
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CORRER, Marcantonio
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 21 luglio 1570 da Vincenzo di Angelo e da Benedetta di Marcantonio Correr.
Il padre morì un anno dopo la nascita del C.; ma l'esponente principale [...] quegli anni un compito denso di significati: erano gli anni del dogado di Leonardo Donà, dell'interdetto, del latitudinarismo, dei piani antispagnoli ed antipapali; gli anni dell'intenso scambio politico e culturale tra circoli veneziani, con Paolo ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] ".
c) Giudaismo conservatore
Il giudaismo conservatore, sostiene una via di mezzo fra il fondamentalismo dell'Ortodossia e il latitudinarismo della Riforma classica, ponendo al contempo l'accento sull'unità di tutti gli Ebrei. Si è detto, sebbene ...
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latitudinarismo
s. m. [der. di latitudinario]. – Corrente teologica manifestatasi nella Chiesa anglicana dopo la restaurazione del 1660; sorta come reazione all’intransigenza puritana, aveva carattere etico e antidogmatico, sostenendo la tolleranza...
latitudinario
latitudinàrio agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. latitudinarian, der. del lat. latitudo -dĭnis «larghezza»]. – Che, o chi, si dichiara favorevole alla tolleranza in materia di opinioni religiose; in partic., seguace della corrente...