Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] e divenne normale nella lingua letteraria.
A giudicare dalle forme moderne ragliare < *rag(u)lare, teglia < teg(u)lam, vegliare < vig(i)lare, ecc. parrebbe che l’esito fiorentino di -gl- intervocalico diverga dal risultato che il medesimo ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] :
(8) occhiali [okˈːjali], assieme [asˈːjɛme], commuovere [komˈːwɔvere], annientare [anːjenˈtare], arruolare [arːwoˈlare]
Inoltre, un sottoinsieme di ostruenti geminate – le occlusive con l’aggiunta di [f] – può precedere una liquida (laterale o ...
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lare
s. m. [lat. Lar; più com. il plur. lari, lat. Lares]. – Divinità venerata dai Romani, spec. nel culto privato (lare familiare, in lat. Lar familiaris) presso il focolare domestico con Vesta e coi Penati; vegliava sulle fortune della casa,...
patrio
pàtrio agg. [dal lat. patrius, der. di pater -tris «padre»; propr. «paterno», ma usato già dai Latini anche col sign. 2]. – 1. letter. Del padre, paterno: sotto al p. tetto Sonavan voci alterne (Leopardi). Nel linguaggio giur., p. potestà,...