Lagia
Gentildonna fiorentina (L. è diminutivo di Alagia, cioè Adelagia, Adalasia), amata da LapoGianni, ricordata nella corrispondenza poetica tra D. e il Cavalcanti; da D. nel sonetto Guido, i' vorrei, [...] 1921) è poi la debolissima ipotesi che Lagia sarebbe " senhal " formato dalla prima sillaba rispettivamente del nome e
del cognome di LapoGianni (contro cui v. BARBI-MAGGINI, Rime 195; cfr. anche in questa Enciclopedia la voce AMORE E MONNA LAGIA). ...
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Dante, un sospiro messaggier del core
Mario Pazzaglia
In questo sonetto (abba, abba: cde, edc) Guido Cavalcanti racconta a D. una sua visione: gli è apparso LapoGianni, " servitore " di Monna Lagia, [...] chiedendo pietà; ma Guido ha saputo da Amore che anche la donna è innamorata, e che Lapo sarà corrisposto (poco convincente l'ipotesi del Di Benedetto che il " servitore " di Lagia sia lo stesso Cavalcanti). Il tema dell'evasione fantastica o della ...
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donzella
Carlo Delcorno
In contrapposizione a ‛ donna ' nell'accezione di " maritata ", indica " vergine ", " fanciulla in età da marito ": Cv II V 4 ciò fu quello suo grande legato [l'arcangelo Gabriele] [...] 45; Chiaro Fa mi sembianza 66 " A voi, donne e donzelle, ne rincresca "; Da che mi conven 4 e 98, Un disio 74; LapoGianni Eo sono amor 37 " Donn'e donzelle ch'amate ragione ". Non mancano esempi anche in prosa: Villani XII 107 " E ivi soggiornò tre ...
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infralito
Luigi Vanossi
In Fiore CCVI 3 Come costor m'andavan tormentando, / en l'oste al Die d'amor sì fu sentita / e sì cognobbor ch'i' avea infralita / la boce, cioè " resa frale, tenue, fioca " [...] la voiz enclose / Que haut crier ne peut ne n' ose ").
Il participio è ben rappresentato nei testi antichi (cfr. ad es. LapoGianni Amor, nova ed antica vantate 36 " e la memoria avea già sì 'nfralita "). L'immagine del Fiore è identica a quella del ...
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mendico
Vincenzo Valente
Ricorre una volta, con valore predicativo, in Vn VIII 9 7 s'io di grazia ti voi far mendica, unito a un complemento di relazione (‛ m. di grazia ', cioè " detestata ", " odiata [...] donna 64); " Se fosse di bontà tutto mendico " (Monte Più soferir non posso 72); " Amor, mendico del più degno senso " (LapoGianni Amor nova ed antica vanitade 27).
Sostantivo in Pd XVII 90 cambiando condizion ricchi e mendici (v. MENDICARE). per il ...
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ritogliere
Lucia Onder
Soltanto nel passato remoto ritolse, con valore ripetitivo, il verbo compare in Rime dubbie I 11, in un oscuro sonetto attribuito a D. dal solo codice Marciano It. IX 191; il [...] poeta presenta Amore, monna Lagia, Guido e sé stesso che sono stati costretti ad allontanare un ser costui, forse LapoGianni (v.), al quale la donna saggia / ... 'n quello punto... ritolse il core, " riprese il cuore che egli le aveva preso ...
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domandagione
Lucia Onder
Per " domanda ", " interrogazione ", s'incontra in Cv IV XV 13 credendo da sé sufficientemente essere dottrinati, mai non domandano, mai non ascoltano, disiano essere domandati [...] e, anzi la domandagione compiuta, male rispondono. Il termine anche in LapoGianni Eo sono Amor 32 " Mille merzé, gentil donna cortese, / del buon risponso e del parlar piagente, / che 'nteramente m'avete appagato, / ed adoblato mia domandagione ". ...
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vezzoso
Compare con il significato di " gentile ", " delicato ", in Rime dubbie XI 13 Allor comincia a pianger dentro al core / lo spirito vezzoso de la vita.
Uno " spirito vezzoso " immesso per gli [...] occhi è anche in LapoGianni Nel vostro viso angelico 4. ...
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Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
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Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] inchiesta condotta a Roma da un'ambasceria guidata dal causidico Lapo Saltarelli. I compromessi, tutti di parte donatesca, sono fiorentine s'inseriscono Tesauro di Beccheria (vv. 119-120) e Gianni Soldanieri (v. 121), nulla più che due nomi sui quali ...
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Ciacco
André Pézard
Eugenio Ragni
. Questo nome, per i lettori dell'Inferno, è proprio del personaggio centrale del canto VI, il solo che fra i golosi del terzo cerchio si faccia vivo con Dante. Senza [...] ma il radicale vien reso con suoni più scorrevoli: Iaco, Lapo... (L'equivalenza Ciapus / lacobus addotta da O. Brattò ; b) contrazione della consonante iniziale con le sillabe finali, tipo Gianni, Bista, Bice; c) abbreviatura del tipo a con aggiunta, ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone...
privatore
privatóre s. m. (f. -trice) e agg. [der. di privare1], letter. raro. – Chi, o che, priva qualcuno di un bene, o d’altra cosa: di ciò c’hai donato non essere privatore (Boccaccio); O Morte, della vita privatrice (Lapo Gianni).