BECCANUGI, Francesco Ismera
Riccardo Scrivano
Fiorentino, nato intorno al 1275, apparteneva a una fra le più illustri famiglie del sestiere di San Brancazio: suo padre, Iacopo, fu priore nel 1284. È [...] Andrea di Cersino in Firenze. Poco tenne questa carica, e infatti un documento del 1º febbr. 1300, steso da Lapo, Gianni, denuncia la sua rinuncia alla prebenda canonicale connessa a questo incarico. Nel 1312 fece parte della commissione di "probi e ...
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Per una ghirlandetta
Ginetta Auzzas
. - Ballata (Rime LVI; schema: xyz; Ab Ab; byz). Appena quattro codici - Vaticano lat. 3214, Chigiano L VIII 305, Raccolta Bartoliniana (duplice redazione: testo [...] stilnovistici (dati dell'immaginazione stilnovistica sono la ghirlanda, l'angiolel d'amore umile) e richiamare i nomi di LapoGianni e dell'Alfani. Tecnica e intonazione, nonché il centro d'ispirazione, riecheggiano da vicino Deh, Violetta (la donna ...
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Poggi, Andrea
Renato Piattoli
Figlio di Leone P. e, secondo la testimonianza del Boccaccio, di una sorella di D.: " è da sapere che Dante ebbe una sua sorella, la quale fu maritata ad un nostro cittadino [...] di Santa Felicita, con ogni probabilità il nipote di D., stette come testimone al rogito di un documento steso proprio da ser LapoGianni. Il 23 luglio 1322, Checca di Leone P. dettò al notaio ser Lando di Ubaldino da Pesciola nel Mugello il suo ...
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pingere [partic. pass. penta]
Alessandro Niccoli
È meno frequente di ‛ dipingere ', del quale è sinonimo pur divergendone nelle accezioni di fatto attestate.
Indica l'attività di chi esercita l'arte [...] 10-11), ai guittoniani (Chiaro D'un'amorosa voglia mi convene 10-11) e agli stilnovisti (G. Alfani Ballatetta dolente 14, LapoGianni Gentil donna cortese 4, Cino Lo intelletto d'amor 1-2). Di quest'uso si hanno esempi in Rime L 22 i' mi ...
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Moscoli, Nerio
Mario Marti
Rimatore (prima metà sec. XIV). in testa alla sezione del codice Barberiniano Latino 4036, che contiene tutte le sue rime, è scritto che " olim fuit de civitate Castelli "; [...] e da quelle del Cavalcanti, che talora è citato alla lettera, e forse anche - per le ballate - orecchiamenti da LapoGianni. Ma il momento più vistoso, sotto il profilo dell'imitazione dantesca, è raggiunto nella corona di sette sonetti, che egli ...
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scoglio (iscoglio)
Domenico Consoli
Come " roccia " del fondo marino, a proposito del palombaro che va giuso / talora a solver l'ancora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è chiuso (If XVI 135). [...] ; v. B. Latini Tesoretto 2566 " Ma pensati davanti / se per modo d'orgoglio / enfiaste unque lo scoglio / sì che 'l tuo Creatore / non amassi di core ", e LapoGianni Novelle grazie a la novella gioia 9. Altri esempi riporta Parodi, Lingua 284. ...
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Ben aggia l'amoroso e dolce core
Mario Pazzaglia
Canzone di risposta, in persona delle donne, per le rime (quindi sullo stesso schema ABBC, ABBC: CDD, CEE), a Donne ch'avete. Adespota, con altre 4, [...] l'attribuzione al cosiddetto ‛ Amico di D. ', rilevando le memorie cavalcantiane e dantesche e i punti di contatto con LapoGianni, tipici di un ‛ fiancheggiatore ' dello stilnovismo, ancora legato a convenzioni occitaniche di un Guittone e di un ...
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poggiare (poiare)
Antonio Lanci
Nel senso di " appoggiare ", come transitivo, in Vn XIV 4 io poggiai la mia persona... ad una pintura la quale circundava questa magione; pronominale in Pg XXVII 81 [le [...] provenzali in rima (provenzalismi sono anche croia e ploia, del successivo v. 12) è, come nota il Contini, " abitudine stilnovistica ", presente, ad esempio (ma cfr. anche s'appoia in Vn XV 5 6) in LapoGianni (Novelle grazie) e in Cino (Oimè lasso). ...
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Se vedi Amore, assai ti priego, Dante
Mario Pazzaglia
Sonetto di G. Cavalcanti (Rime LIV; schema abba abba; Cde edc) che chiede a D. se LapoGianni è veramente innamorato, come si richiede a un " fedele [...] ipotesi del Di Benedetto che Guido aspiri a prendere il posto di Lapo nel cuore di monna Lagia; meno sicura l'interpretazione di " canzoniere di D., Bucarest 1923, 183-194; A. Corbellini, Lapo fiorentino reietto dalla corte d'Amore, Pavia 1925, 7 ss ...
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Violetta
Ginetta Auzzas
Personaggio cui D. dedica la ballata Deh, Violetta, che in ombra d'Amore (Rime LVIII). Il nome rappresenta un senhal, frutto, come nella ballata sorella Per una ghirlandetta, [...] amore, in aspetto d'innamorata, quindi pallida (cfr. Ovidio Ars am. I 727 " Palleat omnis amans ! hic est color aptus amanti "; LapoGianni Ballata, poi che ti compuose Amore 21-24 " Se l'è 'n piacer d'avermi in potestate, / non fia suo viso colorato ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone...
privatore
privatóre s. m. (f. -trice) e agg. [der. di privare1], letter. raro. – Chi, o che, priva qualcuno di un bene, o d’altra cosa: di ciò c’hai donato non essere privatore (Boccaccio); O Morte, della vita privatrice (Lapo Gianni).