MARIO, Alberto
Fulvio Conti
– Nacque a Lendinara (Rovigo) il 4 giugno 1825 da Francesco e da Angela Baccelli.
La famiglia paterna, oriunda di Ferrara, nel 1466 fu investita da Borso d’Este di un feudo [...] a Cattaneo, portarono il M. in rotta di collisione con Mazzini, da cui si distinse anche per un radicale laicismo, che lo condusse infine su posizioni apertamente materialiste e atee.
Non a caso divenne bersaglio di dure polemiche da parte ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] dette a superare il regionalismo linguistico sulla base dell'italiano tradizionale, sia perché mantenne in sé un moderato laicismo illuministico.
L'appartenenza del C. alle file dei classicisti è contrassegnata datali ambiguità da indurre al sospetto ...
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MARTINETTI, Piero
Amedeo Vigorelli
– Nacque a Pont Canavese il 21 ag. 1872 da Francesco, avvocato, e Rosalia Bertogliatti, primo di quattro figli. Dopo avere frequentato il collegio civico di Ivrea, [...] offerti al morente i conforti religiosi, che ne avrebbero smentito la coerente condotta di vita, improntata a un convinto laicismo. Lasciò la ricchissima biblioteca e i manoscritti inediti a G. Solari, C. Goretti, N. Ruffini, in qualità di esecutori ...
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MONDELLI, Francesco Antonio
Giuseppe Pignatelli
– Nacque a Roma il 6 febbr. 1756 da Sebastiano e da Costanza Lanti (Hierarchia catholica, p. 362).
La tradizione agiografica (Baraldi, p. 549) gli attribuisce [...] conventi di regolari e sei di monache, parte di quelli che erano stati soppressi nel 1809. Per combattere il laicismo presente soprattutto nel ceto borghese, il M., facendo affidamento sulle proprie doti di valente predicatore, prese a «riformare il ...
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CORNA PELLEGRINI SPANDRE, Giacomo Maria
Silvia Pizzetti
Nato a Pisogne (Brescia) il 13 sett. 1827 da Giovanni Corna e Giacomina Pellegrini Spandre, in una famiglia ove la tradizionale saldissima religiosità [...] parere sull'utilità dei nuovi organismi, che se d'un lato rafforzavano le dighe della fede contro il montante laicismo, permettevano dall'altro di riaffermare la presenza della Chiesa e dei cattolici nella società bresciana, sempre più dominata da ...
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TONINI, Ersilio
Gianluca Della Maggiore
– Nacque a Centovera, frazione di San Giorgio Piacentino (Piacenza), il 20 luglio 1914, terzo di cinque figli, da Cesare, mezzadro e capo-bifolco, e da Celestina [...] , bioetica), ma protesa a un rafforzamento tout court dell’identità cattolica ribattendo colpo su colpo alla cultura del ‘laicismo’: da qui l’attenzione di Tonini ai temi della finanza etica, della riforma scolastica, del degrado del linguaggio ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] requie, sino all'episodio ultimo del voto contrario al Concordato, dato insieme con soli altri cinque senatori. Ma il laicismo dell'A. si collega anche strettamente al suo antigiolittismo: il tentativo di Giolitti di allargare le basi dello stato ...
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MATTEUCCI, Nicola
Nicola Matteucci (nome completo: Nicola Matteucci Armandi Avogli Trotti) nacque a Bologna il 10 gennaio 1926 da Lionello, ingegnere e ufficiale della Marina, e da Giuseppina Acquaderni [...] su una corretta interpretazione della laicità intesa come libertà di coscienza e non come dogma ideologico. Critico del ‘laicismo’, che considerava più dogmatico e intollerante della religione, M. mantenne vivo per tutta la propria vita il dialogo ...
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VILLARI, Pasquale
Mauro Moretti
– Nacque a Napoli il 3 ottobre 1827 da Matteo e da Luisa Ruggiero, secondo di sei figli.
Il padre, avvocato, scomparve durante l’epidemia di colera del 1837. Di buona [...] usato espressioni piuttosto dure contro lo spirito settario, in una situazione politica e culturale completamente mutata. Il laicismo politico si collegava a una forte sensibilità etica; e Villari avrebbe guardato con preoccupazione a quella che gli ...
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SEISMIT-DODA, Federico
Fulvio Conti
– Nacque a Ragusa, in Dalmazia, il 1° ottobre 1825 da Dionisio Seismit, un avvocato di Spalato, consigliere della procura camerale asburgica, e da Angela Doda, intellettuale [...] dello Stato (1876-1878), Napoli 1979, ad ind.; E. Tedeschi, Appunti per una storia: Ras, 1838-1988, Trieste 1989; F. Conti, Laicismo e democrazia. La massoneria in Toscana dopo l’Unità (1860-1900), Firenze 1990, p. 40; V. Tacconi, F. S.-D., in F ...
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laicismo
s. m. [der. di laico]. – Atteggiamento ideologico e pratico che, opponendosi all’ingerenza del clero nella vita civile e a ogni forma di clericalismo e di confessionalismo, afferma l’indipendenza del pensiero e dell’attività dei singoli...
laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella Chiesa cattolica, ogni persona battezzata...