Tommaso d'Aquino, santo
Kenelm Foster
Tommaso d'Aquino (Thomas; Tomma), santo.
I II. Il contesto storico: 1. La vita, p. 626; 2. Prime polemiche intorno al tomismo, p. 627; 3. Il tomismo e l'ambiente [...] (il trasumanar di Pd I 70). In quanto cristiano, D. non poté mai concepire, neppure nei momenti di maggiore laicismo, tale deificazione come indipendente da un qualche intervento della grazia divina; tuttavia egli si mostra incline a identificare il ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] donde la reverentia dovuta da Cesare a Pietro.
In quest'affermazione il Nardi vede non già il rinnegamento del ‛ laicismo ' politico di D. o una sua incoerenza ideologica che suonerebbe regresso rispetto all'audacia dualistica delle precedenti vedute ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] con i non cattolici sul piano pratico, nel rispetto dei principi dottrinali. Secondo lui, infatti, il laicismo, l’esistenzialismo, l’umanesimo ateo, il marxismo e la massoneria, provocando la conseguente reazione integrista, rappresentavano ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] temi terzomondisti, indicando tra i nuovi pericoli per la Chiesa missionaria, anche il risveglio del mondo islamico, il laicismo di Stato e il riformismo tradizionalista panarabista e panislamista116.
Al di là dei confini bipolari, il rilancio dell ...
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Induismo
OOscar Botto
di Oscar Botto
Induismo
sommario: 1. Formazione del concetto di induismo. Caratteri generali. Moderne interpretazioni. 2. Induismo antico e induismo classico. Le costanti di una [...] 'India hanno visto assottigliarsi e spesso svanire il sostegno economico della pia munificenza dei principi, mentre il risoluto laicismo della politica culturale governativa non le favorisce, il numero di pan dit qualificati tende a decrescere, anche ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] non poteva mancare di avere i suoi effetti. A sua volta, un’ulteriore complicazione doveva provenire dal fatto che il ‘laicismo borghese’ (come si ama spesso definirlo), che si suppone tipico del Mezzogiorno, era lontano dal limitarsi alla questione ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] e la repubblica, cit., p. 263.
81 Per un quadro generale del significato del termine ‘laico’ cfr. E. Tortarolo, Il laicismo, Bari 1998.
82 M. Rosa, Politica concordataria, cit., p. 511: Id, Settecento religioso, p. 135.
83 L’espressione è della ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] America Latina aveva dominato una oligarchia di latifondisti legati al cattolicesimo, il suo avversario era costituito da un laicismo militante. La situazione cambiò con l'industrializzazione a partire dagli anni trenta, e con la dittatura militare ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] ricostruzione della sua personalità e all'esame della sua opera in base alle categorie di guelfismo e ghibellinismo, di laicismo e teocrazia, scorgendo in Federico II l'antesignano del Rinascimento o dell'Illuminismo, in Inghilterra, da Richard Oke ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] dovuto pentirsi della propria vita. S’intende che non c’era posto nella sua prospettiva per il neoguelfismo né per il laicismo di Cavour. Lo Stato non poteva, secondo il M., assumere valori morali di dignità al pari della religione; no dunque, per ...
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laicismo
s. m. [der. di laico]. – Atteggiamento ideologico e pratico che, opponendosi all’ingerenza del clero nella vita civile e a ogni forma di clericalismo e di confessionalismo, afferma l’indipendenza del pensiero e dell’attività dei singoli...
laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella Chiesa cattolica, ogni persona battezzata...