Archeologo e saggista (Parigi 1755 - ivi 1849). A Roma, influenzato da J. J. Winckelmann, rivolse i suoi interessi all'archeologia. Eletto nel 1791 membro dell'assemblea legislativa, difensore di Lafayette, [...] fu imprigionato durante il Terrore; sotto il Direttorio fece parte del consiglio dei Cinquecento; con la Restaurazione, fu eletto segretario permanente di una sezione dell'Istituto di belle arti. Divenuto ...
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Scultore (New Haven 1865 - Parigi 1925). Studiò a Parigi con P.-J. Cavelier e E. Frémiet. Cominciò col trattare soggetti d'animali, passando poi alla scultura monumentale (statue di Michelangelo a Washington, [...] di G. Washington a Filadelfia, di H. Lafayette a Parigi). ...
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Scultore (Urbana, Ohio, 1830 - New York 1910). Formatosi a Brooklyn presso lo scultore H. K. Brown (1814-1886), ottenne successo con Il cacciatore indiano (1864-66, New York, Central Park), e presto ebbe [...] molte commissioni ufficiali come la statua di Lafayette (1883, Burlington), quella di Washington (1883, New York, Wall Street), e varî monumenti in molte città statunitensi, tutti improntati a grande solennità. Fondò la National Sculpture Society ( ...
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WARD, John Quincy Adams
Delphine Fitz Darby
Scultore, nato presso Urbana, Ohio, il 29 giugno 1830, morto a New York il 1° maggio 1910. Fu il primo scultore americano importante che ruppe la tradizione [...] la statua di Washington (1876); Spartansburg, S. C., la statua del generale Morgan (1880); Burlington, Vt., la statua di Lafayette (1883). Monumenti del W. si trovano anche a Cleveland e Charleston ed esistono anche numerosi busti. Egli non mandò mai ...
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déco (arts déco) Termine usato per designare lo stile diffuso in Europa e negli Stati Uniti dagli anni 1920, caratterizzato da forme classiche e misurate, di gusto modernista, geometrico e prezioso. Giunto [...] personaggi quali M. Dufrène e P. Follot, furono aperte presso i principali magazzini di Parigi: Printemps, Galeries Lafayette, Bon Marché e Louvre. Lo stile nato da questi laboratori risultava dall’innesto delle moderne tendenze internazionali sulla ...
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HILBERSEIMER, Ludwig Karl
Maurizio Gargano
Urbanista e architetto di origine tedesca, nato a Karlsruhe il 14 settembre 1885, morto a Chicago il 6 maggio 1967. Formatosi presso la Technische Hochschule [...] la città di Maui nelle Hawaii (1947); lo studio per il piano della città di Seattle (1957); lo sviluppo per il Parco Lafayette a Detroit (i stadio, 1959) e il progetto di revisione del piano di sviluppo cittadino per Chicago (1961-63). Una quantità ...
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Architetto francese (n. Fumel, Lot-et-Garonne, 1945). Negli anni Settanta N. ha iniziato un rinnovamento della cultura architettonica francese. Contrario alla specificità dell'architettura, nei suoi progetti [...] Vinci" a Tours (1993), la Fondazione Cartier a Parigi (1994), il Centro commerciale Euralille a Lille (1995), le Galéries Lafayette a Berlino (1997), il Centro culturale e congressuale di Lucerna (1998), il Palazzo di giustizia di Nantes (2000), la ...
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CAPPIELLO, Leonetto
BBossaglia
Figlio di Carlo e di Irene Terreni, nacque a Livorno il 9 apr. 1875. Nel 1892 espone due dipinti alla Promotrice di Firenze, ma rivela il suo più genuino temperamento [...] la decorazione di ambienti, con inserti di grandi pannelli pittorici (1907, casa Dreyfus a St.-Germain; 1912, Galéries Lafayette di Parigi: decorazione, completa di vetri, tappeti, ecc., nelle sale da tè, di lettura e nel fumoir): attività ...
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GATTI, Annibale
Rossella Agresti
Figlio di Damiano, nacque a Forlì il 16 sett. 1827. Il padre, decoratore e freschista, intorno agli anni Trenta si trasferì a Firenze con la famiglia nella speranza [...] stretti i rapporti con la committenza anglo-americana, per la quale realizzò piccoli quadri di soggetto storico (Visitadi Lafayette a Washington, Franklin incoronato a Parigi, oltre all'Incontro di Milton e Galileo, soggetto replicato in più versioni ...
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