Minoranze etnico-linguistiche
Claudio Cerreti
Popoli tra popoli
La formazione degli Stati contemporanei si è basata sull’idea di nazione: cioè di una popolazione che vuole formare un proprio Stato caratterizzandolo [...] spesso, non hanno tenuto conto dell’appartenenza etnica degli abitanti. Fra Trentino e Friuli un numeroso gruppo di persone parla ladino, un’antica lingua romanza; anche il sardo può essere considerato una lingua a sé. Molto meno numerose sono le ...
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Minoranze nazionali
Ester Capuzzo
(App. II, ii, p. 327; III, ii, p. 127; V, iii, p. 495; v. minoranza, XXIII, p. 404)
Il concetto di minoranze nazionali viene generalmente adottato per definire - attraverso [...] catalane, germaniche, greche, slovene e croate e delle popolazioni parlanti il francese, il franco provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo.
La delimintazione dell'ambito territoriale e subcomunale in cui si applicano le disposizioni ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] dell’albanese in Molise (11%), Basilicata (6,3%), Calabria (2,2%), del franco-provenzale in Valle d’Aosta (17,7%), del ladino in Trentino-Alto Adige (7,7%, con una punta del 12% a Bolzano), del grico in Puglia (1,2%). Le percentuali inusualmente ...
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Identità regionali e varietà linguistiche: Friuli Venezia Giulia e Sardegna
Paolo Segatti
Simona Guglielmi
Friuli Venezia Giulia e Sardegna, due regioni ai lembi estremi dell’Italia. Distanti geograficamente, [...] popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e dei parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo. È plausibile che l’attenzione da parte del ceto politico nazionale e regionale al ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] (le desinenze antiche si conservano tuttora in alcune aree del Piemonte, nei dialetti istriani e nelle zone ladino-friulane dolomitiche).
Il futuro semplice italiano mostra diversi valori in cui temporalità e modalità giungono spesso a sovrapporsi ...
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PAULUCCI DI CALBOLI, Luigi Vitaliano
Roberto Balzani
PAULUCCI DI CALBOLI, Luigi Vitaliano. – Nacque a Forlì il 19 luglio 1783 dal marchese Francesco e dalla sua prima moglie Maddalena Borromeo.
Discendente [...] radicale. Paulucci si rese conto della deriva liberaleggiante e si ritirò dapprima presso la sua villa di campagna di Ladino, poi addirittura a Firenze, dove restò fino al 21 dicembre 1831. Nel frattempo, le nuove disposizioni di giustizia criminale ...
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SEGRE, Cesare
Roberto Tagliani
– Nacque a Verzuolo, presso Saluzzo (Cuneo), il 4 aprile 1928 da Franchino (1899-1953), dirigente d’azienda, e da Vittorina Cases (1905-2006). Di famiglia ebraica, ebbe [...] , anche parziali, dei suoi lavori (in inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, francese, romeno, croato, sloveno, ungherese, ebraico, russo, ladino e giapponese) v. Bibliografia degli scritti di C. S., a cura di A. Conte, Firenze 2009.
Edizioni a cura ...
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LUNELLI, Renato
Salvatore De Salvo
Primo esponente di una famiglia di musicisti e musicologi, nacque a Trento il 14 maggio 1895 da Narciso e da Gisella Pinamonti. Di provenienza agiata, si dedicò agli [...] A. Bonporti, D. Pasqui, F.A. Berera, curate da Clemente, sono state pubblicate presso la Società filarmonica di Trento, l'Istituto ladino Micurà del Rü di San Martino in Badia, la Biblioteca civica di Rovereto e la Stamperia musicale Cipriani, fra il ...
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MINORANZE NAZIONALI
Guido Barbina
Ester Capuzzo
(v. minoranza, XXIII, p. 404; minoranze nazionali, App. II, II, p. 327; III, II, p. 127)
Il problema dell'esatta definizione delle m.n. ha raggiunto [...] , quelle albanesi o greche del Mezzogiorno, che con lo ''stato-nazione'' hanno un legame attenuato, o a gruppi come i Ladini, i Friulani, i Sardi, ecc., che al contrario sono privi di qualunque rapporto con un'entità statale diversa dall'Italia ...
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Nacque in Gorizia il 16 luglio del 1829, e morì in Milano (dove, dal 1861, aveva occupato con grandissimo lustro la cattedra di linguistica) il 21 gennaio 1907. "Il più grande glottologo d'Italia e forse [...] in Suppl. Arch. glott. ital., I, p. 53 e segg.; mellĭnus mĕlĭnus "flavus", ibid., VIII, pp. 71-74.
I Saggi ladini sono una descrizione storico-comparativa di "quella serie d'idiomi romanzi, stretti tra loro per vincoli di affinità peculiare, la quale ...
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ladino1
ladino1 agg. e s. m. [dall’engadinese ladìn (che è il lat. latīnus «latino»), nome con cui si designa la parlata locale]. – Denominazione comune a tre gruppi dialettali neolatini della zona alpina e subalpina centro-orientale, comprendente...
ladino2
ladino2 agg. [lat. latīnus; cfr. la voce prec. e v. latino]. – 1. a. Facile, scorrevole, detto del parlare; sciolto, disinvolto nell’espressione; sollecito nell’operare. Questi sign., oggi poco com., nascono tutti dal senso di «facile»...