Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] della casa (οἰκεαρχία) come d'un regno autonomo e libero che l'uomo costruisce a sua misura in contrapposto allo stato. Ma da alcuni anni.
Dello stesso tempo è anche il De statua. Il De pictura può dirsi la teorizzazione della concezione dell'arte del ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] di A. sono scritti di retorica (Apologia e Florida), un romanzo (Metamorfosi), tre trattati filosofici. L'Apologia (o Pro se de magia liber) è l'orazione tenuta da A. per discolparsi dall'accusa di magia, rimaneggiata in seguito dall'autore; il tono ...
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Secondo la Bibbia, il primo uomo creato da Dio, progenitore del genere umano.
Il racconto biblico
Nella Bibbia (Genesi 1-5) la creazione dell'uomo è narrata in due racconti. Nel primo essa avviene il [...] per lavorarlo e custodirlo"; lì erano l'albero della vita e quello della conoscenza mundo y primera culpa del hombre di Lope de Vega, la tragedia giovanile di Ugo Grozio (1583 essi peccarono forniti di libero arbitrio, scegliendo deliberatamente il ...
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Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] avrebbe chiamato a Weimar Goethe. Dal 1775, libero da precisi impegni, ma con una congrua romanzo in prosa Don Sylvio de Rosalva (1764), fantasticheria Il periodo più produttivo di W., il quale fra l'altro fondò nel 1773 la rivista Der Teutsche Merkur ...
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Poeta e favolista francese (Château-Thierry, Champagne, 1621 - Parigi 1695). È ricordato soprattutto per le Favole (1668-94); ispirate di frequente da quelle di Esopo e di Fedro e caratterizzate da uno [...] dell'arte, nei due campi che gli si aprono: il racconto in versi e la favola. Nelle Nouvelles en vers tirées de Boccace et del'Arioste (1664), e nei Contes et Nouvelles (1665-66, 1671, 1674, 1682, 1685, 1686), che derivano dalle fonti più varie, si ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Luzzara 1902 - Roma 1989). Sceneggiatore di molti film di successo di V. De Sica (Sciuscià,1946; Ladri di biciclette, 1948), che ne fecero un punto di riferimento del [...] A. Blasetti. Dal 1943 (I bambini ci guardano) iniziò un lungo sodalizio artistico con V. De Sica (Sciuscià; Ladri di biciclette, libero adattamento del libro di L. Bartolini; Miracolo a Milano, 1951; Umberto D., 1952; Il tetto, 1956), grazie al quale ...
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Pseudonimo dello scrittore francese L.-F. Destouches (Courbevoie, Seine, 1894 - Meudon 1961). Laureato in medicina, esercitò a lungo la professione, anche nei sobborghi parigini, ricavando da quell'esperienza [...] manifestò in toni violenti (ricorrendo non di rado al libero parlato del dialetto) con accenti pacifisti e antisemiti. Il (1954), D'un château l'autre (1957), Nord (1960). Postumi sono stati pubblicati Le pont de Londres (1964, incompiuto, ...
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Scrittore politico (Bene, od. Bene Vagienna, 1544 - Torino 1617). Gesuita dal 1560, lasciò nel 1580 l'Ordine per urti coi superiori; dal 1582 divenne segretario di s. Carlo Borromeo. Nel 1585 fu in Francia, [...] precettore dei figli di questo. Poi fu lasciato libero di attendere ai suoi studî. Attento lettore del espose le sue idee politiche, dopo un primo abbozzo (De regia sapientia, 1583), nella opera sua più famosa, stati del mondo. L'opera divenne un vero ...
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Titolo di due trattati scritti intorno al 1320 da J. de Muris e P. de Vitry, con cui si designa comunemente la musica profana del 14° sec. in Francia e in Italia, in contrapposizione alla polifonia sacra [...] loro esistenti, la francese e l’italiana vanno considerate come due mottetto, ormai divenuto profano e sempre più libero e complesso nella condotta polifonica e nel figura dominante dell’A. francese fu Guillaume de Machaut.
In Italia, la presenza di ...
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Critico letterario danese (Copenaghen 1842 - ivi 1927). In lunghi viaggi all'estero strinse relazione con I. Taine, E. Renan, H. Ibsen. Di ritorno a Copenaghen iniziò le sue lezioni sulle Grandi correnti [...] rivincita della realtà e del libero pensiero contro il medievalismo reazionario dei problemi della vita, ma l'unità spirituale europea è rappresentata sempre mondiale tenne un atteggiamento au-dessus de la mêlée, simpatizzando con gli albori ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...
sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...