Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] editori dei secc. 18° e 19°, fino a che V. Cousin, 1842-43, non segnalò e illustrò in relazioni e articoli il vero una situazione banale, una delle rette contiene i vertici di posto pari e l'altra quelli di posto dispari. Il duale del teorema di P. è ...
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Arte
Nelle arti figurative, la tendenza a ispirarsi a fonti diverse accogliendo da ciascuna gli elementi ritenuti migliori. J.J. Winckelmann fu il primo a trasferire il vocabolo dal linguaggio filosofico [...] o scuole filosofiche antiche e moderne. Come metodo, l’e. è l’atteggiamento di pensiero che dai vari sistemi filosofici sceglie di Apamea, Andronico di Rodi e, a Roma, Cicerone. In epoca moderna col nome di e. si indica la filosofia di V. Cousin. ...
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Attore (Pontrhydfen, Galles merid., 1925 - Ginevra 1984); esordì in teatro a Liverpool nel 1943, recitando poi in Inghilterra e a New York. Dal 1953 a Londra con l'Old Vic, fu Amleto (1953), Sir Toby nella [...] affermarsi come interprete particolarmente incisivo e preparato; tra le sue interpretazioni (di frequente insieme con Elizabeth Taylor): My cousin Rachel, 1953; Cleopatra, 1963; Who's afraid of Virginia Woolf, 1966, da Albee; La bisbetica domata e ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] ’isola Maurizio, la ricerca di una letteratura nazionale, contrastata da L. Masson con la scelta dell’esilio, si affermò con i romanzieri Eccellenti manieristi in pittura sono J. Clouet, J. Cousin, A. Caron, mentre la scultura annovera le squisite ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] 1819, nel corso del quale entrò in contatto con V. Cousin e A. Thierry). Colà e nella villa di Brusuglio, che morta Enrichetta e, forse nel 1847, un nuovo inno, L'Ognissanti: incompiuti l'uno e l'altro componimento. M. morì quasi novantenne, nel 1873, ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] a Berlino alla cattedra che era stata di Hegel e con l'intento di contrastarne l'influenza e la scuola hegeliana. Tra i suoi uditori S. linea che va da M.me de Staël e V. Cousin attraverso Secretan e Ravaisson fino a Bergson; nel mondo anglosassone ...
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Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale e lievito (gli ultimi due ingredienti in alcuni tipi possono mancare). [...] del fornaio parigino Salignac, 1760, quelle di Cousin, 1761, e di Keferstein, 1785), sebbene già o senza sale. Possono inoltre essere prodotti p. e grissini speciali con l’impiego di burro, olio di oliva, strutto, latte, polvere di latte, ...
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Filosofo (Edimburgo 1753 - ivi 1828). Professore di matematica a Edimburgo (dal 1775), passò poi (1785) all'insegnamento della filosofia morale. Seguace della cosiddetta scuola scozzese, ne fu, dopo Th. [...] sensismo francese e del materialismo corrente sostenendo l'immaterialità della mente e sviluppando su questo presupposto Ottocento (P.-P. Royer-Collard, Th.-S. Jouffroy, V. Cousin). È anche ricordato come biografo ed espositore delle teorie di A. ...
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Scrittrice (Aix-en-Provence 1810 - Parigi 1876). Scrisse versi (Poésies, 1842), romanzi (Lui, roman contemporain, 1860), libri sull'Italia (Naples sous Garibaldi, souvenirs de la guerre de l'indépendance, [...] 1860; L'Italie des Italiens, 1862-64, 4 voll.; Les derniers abbés, 1868), ma è ricordata soprattutto come "la belle Madame C.", amica di V. Cousin e G. Flaubert, figura notevole della vita letteraria e mondana del Secondo Impero. ...
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Matematico (Auxerre 1768 - Parigi 1830). Di modesta famiglia (il padre era sarto), F., rimasto orfano di entrambi i genitori, fece i suoi primi studî nella scuola militare di Auxerre e tentò di [...] ma il re non volle approvare la nomina, cosa che fece l'anno seguente dopo una sua rielezione. F. divenne nel 1822, alla nominato (1827) all'Académie française: gli successe V. Cousin che lesse l'elogio poi corredato da accurate notizie biografiche. ...
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spiritualismo
s. m. [der. di spirituale]. – 1. Termine introdotto dal filosofo Victor Cousin (1792-1867) per caratterizzare e definire la propria dottrina e successivamente usato per designare una corrente filosofica che, sviluppatasi in Francia...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...