Jihad islamica
Organizzazione islamista radicale egiziana, derivata dai Fratelli musulmani, nota soprattutto per aver organizzato l’attentato al presidente egiziano nel 1981. Posta fuori legge dal governo [...] egiziano, è dal 1991 guidata da A. al-Zawahiri ...
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guerra santa
Silvia Moretti
Jihad: una parola con più significati
Tra la fine del 20° secolo e i primi anni del 21° l'espressione guerra santa ha conquistato spesso le prime pagine dei giornali: terroristi [...] slancio per raggiungere un dato obiettivo e può fare riferimento allo sforzo spirituale del singolo individuo per migliorare sé stesso. Ma jihad è anche un'azione armata che ha come obbiettivo l'espansione dell'Islam o la sua difesa: è in questo caso ...
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Lorenzo Vidino
Marco Arnaboldi
Combattenti d’esportazione
Il fenomeno dei foreign fighters, tutt’altro che recente, ha subito una brusca accelerata con l’acuirsi del conflitto siro-iracheno. E l’Occidente, [...] : si stima che i residenti della penisola a essersi recati in Siria siano meno di 100.
Le statistiche relative al caso del jihad siro-iracheno mostrano che il range di età più comune per i combattenti occidentali sia quello fra i 18 e i 29 anni ...
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russo-afghana, guerra
Conflitto che oppose i mujahidin afghani all’Unione Sovietica tra il dicembre 1979 e l’aprile 1989. Nell’aprile 1978, dopo l’arresto e l’omicidio di alcuni leader comunisti afghani, [...] PDPA (Partito democratico popolare afghano), i quali avviarono una politica di laicizzazione e modernizzazione del Paese. Nel nome della jihad, la guerra santa dell’islam, gli oppositori del nuovo regime si organizzarono in gruppi armati, i mujahidin ...
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L’islamismo oggi
Alberto Ventura
L’ultimo decennio del 20° sec. ha evidenziato i limiti e le crisi dell’islamismo militante, sia dal punto di vista ideologico sia sotto il profilo dell’azione politica. [...] fatto l’essenza del suo messaggio rivoluzionario. Una divaricazione ancor più evidente si è manifestata allorché il concetto di jihad è stato associato alla violenza degli attentatori suicidi, che l’islam tradizionale non aveva mai autorizzato e che ...
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Guido Olimpio
Al-Qaida dopo bin Laden
A dieci anni dall’11 settembre 2001 molte sfide attendono al-Qaida. Perso il suo fondatore, Osama bin Laden, quel poco che resta dell’organizzazione centrale deve [...] .
Infine i lupi solitari.
Nei video diffusi nel biennio 2010-11, i propagandisti hanno insistito sulla necessità della jihad individuale, meglio se condotta nei ‘paesi dei crociati’.
Il militante si autoindottrina, si organizza e passa all’azione ...
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Islamismo
Alberto Ventura
L'ultimo decennio del 20° sec. ha evidenziato i limiti e le crisi dell'i. militante, sia dal punto di vista ideologico sia sotto il profilo dell'azione politica. In quegli [...] fedeli alla tradizione e tutte queste altre varianti moderne dell'Islam.
bibliografia
G. Kepel, Jihad: expansion et déclin de l'islamisme, Paris 2000 (trad. it. Jihad. Ascesa e declino. Storia del fondamentalismo islamico, Roma 2001).
K.F. Allam, L ...
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al-Qa'ida
al-Qa‛ida
Organizzazione terrorista fondata sul finire degli anni Ottanta del 20° sec. dal miliardario saudita Osama bin Laden (n. Riyad 1957) per promuovere la guerriglia islamica contro [...] al-Q. nelle regioni montuose più impervie del Paese, da dove diffuse periodicamente comunicati mediatici rinnovando gli appelli al jihad globale. Al-Q. è oggi presente in molti Paesi musulmani nella forma di organizzazioni affiliate che perseguono la ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] , Berkeley 2000 (trad. it. Terroristi in nome di Dio, Roma-Bari 2003).
G. Kepel, Jihad: expansion et déclin de l'islamisme, Paris 2000 (trad. it. Jihad, ascesa e declino: storia del fondamentalismo islamico, Roma 2001).
T.J. Bartholomeusz, In defense ...
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Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] -New York-London 1995-1998.
B. Lewis, The multiple identities of the Middle East, London 1998 (trad. it. Bologna 2000).
G. Kepel, Jihad: expansion et déclin de l'islamisme, Paris 2000 (trad. it. Roma 2001).
E. Said, End of the peace process: Oslo and ...
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jihad
jihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento alla parola guerra). – 1. Termine...
jihadismo
〈ǧiha-〉 s. m. [der. di jihād]. – Il movimento fondamentalista islamico, nei suoi varî raggruppamenti, il cui principale obiettivo è quello di sostenere la «guerra santa» contro gli infedeli, senza escludere il ricorso ad attentati...