Uomo politico statunitense (New York 1746 - Clermont, New York, 1813). Delegato al congresso continentale (1775), fu membro del comitato di redazione della Dichiarazione d'indipendenza. Divenuto segretario [...] delegati americani per aver concluso i preliminari di pace senza un pieno assenso della Francia. Nel 1801 il presidente Jefferson lo inviò ministro a Parigi, dove negoziò l'acquisizione della Luisiana. Tornato in patria (1804), si dedicò agli affari ...
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Economista e uomo politico (Parigi 1739 - Eleutherian Mills, Delaware, 1817). Seguace di Quesnay, ne espose la dottrina nel libro La physiocratie (1768) e diresse (dal 1768) Les Éphémerides du citoyen. [...] dei Cinquecento, capitanò la reazione, si oppose al Direttorio e dovette emigrare negli Stati Uniti, ove per incarico di Jefferson scrisse l'opera Sur l'éducation nationale dans les États Unis d'Amérique (1799). Rientrato in Francia nel 1802 ...
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Città degli USA (202.696 ab. nel 2008), capitale dello Stato di Alabama. Sorge nella parte centrale dello Stato, sulla riva sinistra del fiume Alabama che da qui è navigabile. A M. termina, da N, il vasto [...] che vi costituirono il 4 febbraio 1861 con un atto formale di secessione il primo governo confederato sotto la presidenza di Jefferson Davis. M. fu anche la prima capitale della Confederazione dal 1861 al 1862. Fu conquistata dai nordisti nel 1865. ...
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FAVI, Francesco Raimondo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque il 6 luglio 1749 a Novoli, allora sobborgo di Firenze, da Giuseppe e Maddalena Niccoli (Firenze, Archivio d. Curia arcivescovile, Registro battesimi, [...] del Fabbroni, nacque quella sua affettuosa amicizia col F., testimoniata da una lunga corrispondenza e bene espressa in una lettera a Thomas Jefferson, dell'8 luglio '85: "L'amico Favi è la persona più cara che io abbia al mondo, dopo la moglie mia e ...
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WILKINSON, James
Henry Furst
Militare e avventuriero americano, nato a Benedict (Maryland) nel 1757. Servì nell'esercito rivoluzionario, fu promosso brigadiere generale nel 1777, e funzionò come segretario [...] , sempre assoldato dalla Spagna per il suo tradimento, e intrigando con gl'Indiani contro il suo paese. Nel 1805 Jefferson lo nominò governatore della Louisiana Superiore, con St. Louis per capitale. Cospirò allora con A. Burr per conquistare il ...
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Storico, nato il 27 novembre 1874 presso Knightstown (Indiana), morto il 12 settembre 1948. Insegnò dottrine politiche in università americane; ad Oxford, fu a contatto con le correnti laboriste; organizzò [...] specie di complotto dei gruppi possidenti contro il popolo, a The economic origins of Jeffersonian Democracy (1915), in cui Jefferson appare come l'equilibratore fra il capitalismo urbano in espansione e gli interessi agrarî, a The rise of American ...
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Rivoluzione di carattere nazionale e istituzionale che oppose le tredici colonie britanniche dell'America Settentrionale alla madrepatria e che segnò la nascita degli Stati Uniti.
Le origini
Dopo la guerra [...] formale dei rapporti con la Gran Bretagna avvenne (4 luglio 1776) con la Dichiarazione di indipendenza redatta da T. Jefferson, in cui si sanciva la forma repubblicana del nuovo paese, si affermavano i diritti naturali e inalienabili dell'uomo ...
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guerra di Secessione
Massimo L. Salvadori
Il Nord industriale contro il Sud agricolo e schiavista
La guerra di Secessione ebbe origine dalla decisione presa nel 1860 dagli Stati del Sud dell'Unione [...] diede inizio alla secessione, cui aderirono altri dieci Stati, i quali formarono una Confederazione eleggendo come presidente Jefferson Davis. La sproporzione delle forze era notevole: il Nord poteva contare su una potente industria e una popolazione ...
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Città degli USA (354.361 ab. nel 2008; 2.850.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), nel Missouri, situata, a 142 m s.l.m., sulla riva occidentale del Mississippi, 16 km a sud della confluenza [...] frattura della guerra di Secessione (S. era base dei Federali, ma simpatizzò per l’Unione), fu rapidissimo, come dimostra l’incessante incremento demografico.
Notevole è il Jefferson memorial arch (1948-67) di E. Saarinen (altezza 192 m, luce 189 m). ...
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WEBSTER, Daniel
Henry Furst
Statista americano, nato a Franklin (allora Salisbury) nello stato di Nuova Hampshire, il 18 gennaio 1782, morto a Marshfield, il 24 ottobre 1852. Suo padre, Eebenezer V., [...] celebri discorsi di Plymouth (22 dicembre 1820), del monumento di Bunker Hill (1825), la commemorazione di John Adams e di Tomaso Jefferson (1826).
Nel 1822 tornò alla vita politica, e fu membro della Camera federale dal 1823 al 1827, e del Senato ...
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body positivity s. f. inv. L’atteggiamento di accettazione e apprezzamento del proprio corpo, a prescindere dai canoni estetici vigenti e in contrasto con le discriminazioni fondate sull’assoggettamento irriflesso a tali canoni | Il movimento...
indipendenza
indipendènza s. f. [der. di indipendente]. – 1. Condizione di chi o di ciò che è indipendente, riferito sia a stato o nazione, sia a persona, sia a cose, fatti, ecc.: i. politica, economica, amministrativa; conquistare, perdere,...