Architetto inglese (n. 1672 circa - m. Greenwich 1746). Ricostruì molte chiese, fra cui quella di Twickenham (1713-15), in collaborazione con N. Hawksmoor. Pubblicò la traduzione dei trattati di A. Pozzi [...] (1707) e di Cl. Perrault (1708). Edificò, essendo ispettore nella commissione per l'erezione di nuove chiese a Londra, la chiesa di S. Giorgio in Hanover Square (1712-25) ...
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Pittore inglese (n. tra il 1605 e il 1610 - m. 1659 circa). Fu attivo come ritrattista soprattutto per O. Cromwell e la sua cerchia. Ispirandosi a Van Dyck e a Tiziano, giunse nelle opere più personali [...] a originali reinterpretazioni del modello, come nell'Autoritratto (Oxford, Ashmolean Museum), tratto da quello di Van Dyck della coll. del Duca di Westminster ...
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Architetto inglese (Londra 1814 - ivi 1900) neogotico; cercò di non limitarsi a copiare gli antichi monumenti, ma di fare opera nuova. Fra le sue chiese di Londra: All Saints (in Margaret Street) e St. [...] Alban's a Holborn (1859). Tra gli edifici per collegi, tutti del medesimo tipo: la cappella del Balliol College, e il Keble College a Oxford ...
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Pittore e xilografo inglese (Londra 1893 - Colchester 1977), fratello di Paul. Noto paesaggista, fu influenzato dai postimpressionisti. Fu anche inviato speciale come disegnatore di guerra (1914-18 e 1934-40). [...] Illustrò, tra l'altro, Directions to servants di J. Swift (1925), le Elegie di Ovidio tradotte da Ch. Marlowe (1925), The natural history of Selborne di G. White (1951) ...
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Scultore inglese (Exeter 1850 - Stockbridge, Mass., 1931). Rappresentante della tradizione accademica, si orientò verso un elegante naturalismo. Svolse attività multiforme e intensa: ritratti (di R. W. [...] Emerson), Endimione (eseguito a Firenze), monumenti commemorativi allegorici, grandi statue ideali (monumenti a M. Milmore nel cimitero di For est Hills a Boston, a Lincoln in Lincoln, a Washington a Parigi, ...
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Pittore e incisore inglese (18º sec.), zio di Henry, attivo a Londra fra il 1780 e il 1798. Oltre a pitture di soggetto sportivo, eseguì incisioni e acquerelli di paesi per opere topografiche, fra cui [...] le Views in Cumberland and Westmoreland (1796) e le Aquatint views in North Wales (1798), e raccolte di motivi ornamentali e architettonici ...
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Islamista inglese (Devonport 1864 - Kensington, Londra, 1930), professore in India, dapprima ad Aligarh (1888-1898), poi (1898-1904) a Lahore, quindi (dal 1904) a Londra. I suoi principali lavori sono [...] di carattere storico-religioso e storico-artistico: The preaching of Islam, 1896; The court painters of the Grand Moguls, 1921; The Caliphate, 1924; Painting in Islam, 1928 ...
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Architetto e disegnatore inglese (Londra 1809 - ivi 1874). Presiedette ai lavori dell'esposizione internazionale del 1851, eseguendo anche decorazioni per il Crystal Palace e per la stazione di Paddington. [...] S'interessò soprattutto di problemi decorativi, propugnando l'adozione di motivi orientali, specialmente arabi. Tra i suoi scritti: The grammar of ornament (1856), che esercitò largo influsso ...
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Scultore inglese (n. Il Cairo 1935). Ha studiato a Londra alla Central school of arts and crafts e alla St. Mar tin's school of arts, dove ha poi insegnato. Sensibile all'influenza di A. Caro, ha rivolto [...] la sua ricerca in ambito minimalista creando leggere strutture primarie che tendono progressivamente al formato monumentale ...
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Miniatore inglese (n. 1590 circa - m. Londra 1664 o 1665). Con il figlio, John il Giovane (n. 1615 circa - m. dopo il 1690), a Londra fu a capo di un'attiva bottega che produsse ritratti per la corte e [...] la nobiltà nella tradizione miniaturistica elisabettiana, ma risentendo anche dell'influenza di A. van Dyck ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...