Città dell'India Inglese, capoluogo del distretto omonimo (circa 9.430 kmq., 2.064678 ab.) nell'Orissa, posta a 20°29′ N., sull'apice del delta del fiume Mahanadi. Ha 51.000 ab. (1921), in grande maggioranza [...] Indù. Fu centro importante del Mogol e dei Mahratti; venne occupata dagl'Inglesi nel 1803. Ha una fiorente industria di lavori in filigrana d'oro e d'argento; il distretto deltizio è coltivato quasi unicamente a riso. ...
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Città dell'India Inglese posta nella provincia di Bihar, sulla riva destra del Gange, a m. 45 sul mare, e sulla E. Indian Railway, a 426 km. a NO. da Calcutta. Ha 68.900 ab. (1921), dei quali il 70% indù, [...] il 29% maomettani, poche centinaia di cristiani e di jaina.
La città è molto salubre; non ha monumenti degni di nota, tranne due antiche torri rotonde. Il principale commercio è dato dall'esportazione ...
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di Francesco Montessoro
In Indonesia, il più grande paese islamico del mondo, i musulmani sono l’87% della popolazione. Forti del grande rilievo demografico di Giava e Sumatra, sono però minoranza nelle [...] aree orientali dell’arcipelago: in Nuova Guinea, a Bali (dove la popolazione è indù al 90%), a Flores, Timor e nelle regioni settentrionali di Sulawesi. Nelle Molucche la maggioranza islamica fronteggia cospicue minoranze cristiane, cattoliche nelle ...
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Viaggiatore scozzese (n. Reelick, Inverness-shire, 1784 circa - m. in India 1835). Funzionario inglese a Delhi, nel 1881 accompagnò M. Elphinstone nella sua missione diplomatica a Kabul e quindi il fratello [...] James Baillie nel suo viaggio al Himālaya (1815). Ebbe poi importanti incarichi nel governo dell'India. Fu assassinato da un indù. ...
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Sultano musulmano della dinastia moghul d'India (Umarkot nel Sind 1542 - Agra 1605). Nipote del fondatore Bābur, più che alle sue conquiste (Afghānistān orientale, Bengala, Kashmīr, gran parte del Deccan), [...] al tentativo di un'audace riforma religiosa e sociale, mirante a parificare di fronte allo stato sudditi musulmani e indù. Introdusse perciò una sincretistica religione di stato, fondata sul puro monoteismo e su larga tolleranza. Ma il suo tentativo ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] , organizzandosi in gruppi clandestini, che ricorrono oggi al terrorismo come metodo di guerra, soprattutto in ambiente musulmano e indù. Si può definire tale deriva come la malattia senile del fondamentalismo.
Chi ha agito secondo il primo modo di ...
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bhil
Popolazione dell’India, sparsa in vari gruppi in una vasta regione che si estende dal fiume Narmada al Rajasthan. Parlano un dialetto indoario, ma nei tratti fisici e in certi costumi, come nella [...] divisione della tribù in clan totemici, mostrano di appartenere a un fondo etnico preario. Sono di religione indù con una minoranza musulmana. Grazie all’abilità con l’arco e alla conoscenza del terreno, furono arruolati come soldati e guide per la ...
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Berar, sultanato del
Sultanato fondato nel 1490 dalla disgregazione del sultanato bahmanide per opera del governatore Fath Ullah Imad ul Mulk (1490-1504), capostipite della dinastia degli Imad Shahi [...] -1572). La storia del regno fu espressione di un processo di adattamento e di indianizzazione dell’élite musulmana al contesto indù, già notato nelle vicende del sultanato di Delhi sia sotto la dinastia Khalji sia sotto quella Tughluq. Nel 1565 il ...
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Leader del movimento per la libertà e l'indipendenza dell'India (Porbandar, sul golfo di Oman, 1869 - Nuova Delhi 1948) detto Mahātmā (sanscr. "grande anima").
Vita
Compì a Londra, dal 1888, gli studî [...] . Mentre il suo discepolo Nehru, succedutogli sin dal 1942 come capo del Congresso, assumeva il governo dell'India indipendente, Gandhi svolgeva opera di pacificazione, e cadeva poco dopo (30 genn. 1948) vittima dell'attentato di un fanatico indù. ...
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Porto della costa del Malabar (India Inglese) situato a 11° 15′ N. e 75° 47′ F., a 652 km. di ferrovia da Madras.
Aveva 82.334 ab. nel 1921, compreso il Cantonment, dei quali circa 45 mila indù, 34 mila [...] maomettani, e il resto quasi tutti cristiani. L'aspetto della città è pittoresco, con larghe strade ombreggiate da vegetazione tropicale nella quale predominano le palme. Il clima può dirsi salubre. La ...
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indu
indù agg. e s. m. e f. [dal pers. hindū, pl. hinduwan, der. del nome sanscr. Sindhu, del fiume Indo]. – Dell’India non musulmana. Come sost., un i., una i., gli I., gli abitanti non musulmani dell’India, e anche i seguaci dell’induismo;...
induizzato
induiżżato agg. [der. di indù]. – Di individuo, popolo o gruppo etnico assimilato alla civiltà indù, o fortemente influenzato dagli Indoarî nella lingua e nella cultura.