Atteggiamento di chi non prende posizione tra le varie fedi religiose, o ritenendole inutili (e anche false: si parla allora di i. assoluto e, più propriamente, d’irreligiosità), o dichiarandole tutte egualmente valide, ciascuna per i propri adepti: in tal senso è più esatto parlare di i. religioso o anche latitudinarismo. Questo secondo atteggiamento – maturatosi dal Rinascimento attraverso le polemiche ...
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Teologo ascetico (Parigi 1815 - ivi 1892). Cresciuto nell'indifferentismo religioso, fu indotto a convertirsi al cattolicesimo dalla predicazione di H.-D. Lacordaire. Ordinato sacerdote nel 1845, ebbe [...] incarichi ecclesiastici varî. Prese parte ai lavori del concilio Vaticano I. La sua dottrina ascetica, esposta in numerosi scritti e prediche, risente dell'influsso di s. Francesco di Sales e di P. de ...
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Sillabo Documento pontificio pubblicato da Pio IX nel 1864 insieme all’enciclica Quanta cura. Vi elenca (estraendole da documenti precedenti emanati dallo stesso pontefice) e condanna 80 proposizioni che [...] e pericolosi «errori» del tempo: panteismo, naturalismo e razionalismo assoluto; razionalismo moderato; indifferentismo e latitudinarismo; socialismo, comunismo, società segrete, società bibliche, società clerico-liberali; dottrine limitative ...
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Teologo anglicano (Pusey, Oxford, 1800 - Ascot Priory, Berkshire, 1882). Studiò a Oxford e, fellow dell'Oriel College, si unì in amicizia con J. H. Newman e J. Keble; frequentò poi varie università tedesche [...] of Germany (2 voll., 1828) e fu nominato prof. di ebraico. Nella polemica contro il razionalismo e l'indifferentismo religioso, oltre ad abbandonare l'iniziale liberalesimo che lo aveva indotto ad appoggiare Peel, aderì al movimento di Oxford ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] grave alla memoria di Papa Giovanni attribuendogli idee e suggerimenti ch'egli non ebbe. Che Egli fosse buono, sì. Che fosse indifferente, no. Quanto egli tenesse alla dottrina, quanto temesse i pericoli, ecc. Del resto quelli che danno di P.G. un ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] pensiero di questo abate bretone L. XII era in quasi totale sintonia da quando egli aveva denunziato i mali dell'indifferentismo. All'inizio del pontificato girò la voce, e Lamennais ne fu lusingato, che potesse anche crearlo cardinale. Nel viaggio a ...
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Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] questa situazione nuova, che finisce per collocare l’azione della Chiesa in un ambiente, se non ostile, almeno in parte indifferente alla sua azione pastorale in re civili, ha scosso dalle fondamenta l’autocomprensione dei suoi fini e dei suoi mezzi ...
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WESLEY, John
Nicola Turchi
Fondatore della Chiesa metodista, nato a Epworth il 17 giugno 1705, morto a Londra il 2 marzo 1791. Figlio di pastore e vissuto nell'infanzia in un ambiente di tradizione [...] grandioso movimento di risveglio di carattere ecclesiastico e missionario, che voleva essere una reazione religiosa all'indifferentismo dilagato in seguito alla filosofia deistica, suscitò la diffidenza e l'ostilità della Chiesa anglicana ufficiale ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] angusta visione d'una Chiesa immutabile mai soggetta a crisi e l'aperta sfiducia nel laicato, la libertà di coscienza legata all'indifferentismo, quindi vista come errore e follia.
Fonti e Bibl.: Per la bibliografia si rinvia a G. Martina, G. XVI, in ...
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LAMBRUSCHINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Ultimo di dieci figli, nacque a Sestri Levante il 16 maggio 1776 da Bernardo e da Pellegrina Raggi e fu battezzato con i nomi di Emanuele Nicolò (diventerà Luigi [...] stesura della prima enciclica papale, la Qui pluribus, in cui la condanna di principio rovesciata sul razionalismo e l'indifferentismo in nome del primato papale lasciava intravedere la trama ben nota del suo pensiero. Così si fece presto a scorgere ...
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indifferentismo
s. m. [der. di indifferente]. – 1. In filosofia, denominazione generica di concezione (etica o gnoseologica) che si basa sul principio dell’indifferenza. 2. Nell’uso moderno, l’atteggiamento teorico e pratico di chi non prende...
indifferente
indifferènte agg. [dal lat. indiffĕrens -entis, comp. di in-2 e part. pres. di differre «differire» (v. differente); voce coniata da Cicerone per calco del gr. ἀδιάϕορος]. – 1. ant. Non differente, non diverso, identico: Rimase...