Complesso movimento mediante il quale si sono operati in Italia, tra il 920 e il 1030, l’accentramento umano in abitati d’altura, chiusi e raggruppati (castelli o castra), la ricomposizione dei terreni e la loro gerarchizzazione all’interno di vere e proprie circoscrizioni, portando così alla nascita di un paesaggio caratteristico e duraturo. Appare come uno dei più profondi rivolgimenti strutturali ...
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Pisa
Gabriella Rossetti
Per Pisa l'età di Federico II corre dalla sua elezione imperiale (1220) fin oltre la sua morte (1250), per giungere ad abbracciare anche l'estremo tentativo dell'ultimo degli [...] 1982, pp. 233-265; J.A. Quirós Castillo, El incastellamento en el territorio de la ciudad de Luca (Toscana). Poder di Pisa (secoli XI-XIV), in La piazza del duomo nella città medievale (nord e media Italia, secoli XI-XVI). Atti della giornata di ...
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Basilicata
CCosimo Damiano Fonseca
Difficile da definire nella sua consistenza geografica per la fluidità dei suoi confini specialmente per quanto riguarda l'area occidentale dell'antica Lucania, la [...] eloquente riprova di questa politica di incastellamento del territorio a cominciare dal Vulture-Melfese del Duecento italiano. Atti della III settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma (15-20 maggio 1978), a cura di A.M ...
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PANDOLFO I
Barbara Visentin
(Paldolfo, detto Capodiferro). – Principe di Capua e Benevento, figlio primogenito di Landolfo II, nacque nella prima metà del secolo X probabilmente a Capua.
È prevalentemente [...] ai monaci anche il diritto di incastellamento, così come, nel 954, apparvero 247, 280 s., 284, 292, 295, 337, 339-343, 345, 349; I. Di Resta, Capua medievale, Napoli 1983, pp. 79-134; Id., Le città nella storia d’Italia. Capua, Bari 1985, ad ind ...
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MALASPINA, Alberto
Marco Bicchierai
Primo della stirpe a essere connotato dal nome Malaspina, figlio del marchese Oberto-Obizzo (II) - del casato definito dagli storici come Obertengo - nacque probabilmente [...] M., ma con il divieto a un suo incastellamento).
Il documento risulta significativo anche perché conferma la Malaspina, Firenze 1940, pp. 9-11; G. Volpe, Lunigiana medievale, in Id., Toscana medievale, Firenze 1964, pp. 327, 329, 348; G. Guagnini, ...
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TOUBERT, Pierre
Andrea Di Salvo
Storico medievale francese, nato ad Algeri il 29 novembre 1932. Conclusi gli studi universitari a Parigi presso l'Ecole normale supérieure e l'Ecole pratique des hautes [...] cui si evidenziano la centralità del fenomeno dell'incastellamento e i caratteri specifici di un feudalesimo e 11°.
Tra le sue opere si ricordano: Les structures du Latium médiéval. Le Latium méridional et la Sabine du IXe siècle à la fin du ...
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ARISTOCRAZIE ECCLESIASTICHE E LAICHE, REGNO D'ITALIA
SSimone M. Collavini
Si è recentemente riconosciuto nel Duecento una fase di progressiva riduzione della mobilità sociale e di crescente selezione [...] per molti versi in continuità con la precedente opera d'incastellamento e di spostamento della popolazione, tipica di tutta l (1251-1350), in Il patriarcato di Aquileia: uno stato nell'Europa medievale, a cura di P. Cammarosano, Udine 1999, pp. 65-226 ...
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VIABILITÀ, REGNO DI SICILIA
Decaduto il sistema viario romano nell'Alto Medioevo, il quadro insediativo delineatosi con la conquista normanna si impostò su un nuovo tessuto viario a forma stellare composto [...] Duecento italiano. Atti della III settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma (15-20 maggio 1978), a cura di A 85-112; J. Coste, La Via Appia nel Medio Evo e l'incastellamento, in La Via Appia, Roma 1990, pp. 127-137; A. ...
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MILES
SStefano Gasparri
Il termine miles si associa per lo più, nel linguaggio delle fonti medievali, al combattente a cavallo, il cavaliere, ma le sue possibili valenze sono molteplici, e tali rimangono [...] della società, dalla proliferazione dei castelli (l'incastellamento) e dal radicamento locale dei vari rami delle del medioevo, ivi 1987; F. Cardini, Il guerriero e il cavaliere, in L'uomo medievale, a cura di J. Le Goff, Roma-Bari 1987, pp. 83-123; S ...
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GUIDI, Guido
Mario Marrocchi
Quarto di questo nome, figlio del conte Guido (III) e di Adelaita di Ildebrando, è attestato per la prima volta nel 1056.
Il padre del G. insieme con il fratello Tegrimo [...] 1993, Roma 1996, pp. 250-257; M.E. Cortese, L'incastellamento nel territorio di Arezzo (secoli X-XII), in R. Francovich - M . Ginatempo, Castelli. Storia e archeologia del potere nella Toscana medievale, I, Firenze 2000, p. 100; E. Repetti, Diz. ...
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