FUCINI, Renato
Domenico Proietti
Nacque l'8 apr. 1843 a Monterotondo, frazione di Massa Marittima, da David e Giovanna Nardi.
Il padre, carbonaro e anticlericale, si era stabilito nel piccolo centro [...] XXI) come un muratore, figlio di uno strozzino e di una proprietaria di bordelli e, pur immaginato come incarnazione grottesca e portavoce dell'arguzia e dello spirito d'osservazione popolari, risulta, in definitiva, un travestimento popolaresco di ...
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MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] del M., il De maiestate. Indicata come "Laudi de soa maestà", essa è un'analisi della maestà regale; il re Ferdinando diviene l'incarnazione dell'idea stessa di maestà, e scoperti sono l'adulazione e il taglio panegiristico. L'opera è composta da una ...
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GARZO
Roberto Gigliucci
Rimatore religioso e didattico del sec. XIII, che firmò con il nome di "Garço doctore" o "Garço" ("Garçço", "Garçon", "Garçom", "Garçone") nove laude, una Raccolta di proverbi, [...] originali. Ceruti Burgio (1982-83, pp. 8 ss.) ha evidenziato, ad esempio, motivi cristologici costanti: l'accentuazione sull'Incarnazione e la volontà di martirio, l'identità Cristo-pace, l'umiltà, la "cortesia" del Salvatore. Altri studiosi, come ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] veri e propri figli di dei) e caratterizzata da indissolubile «concordia», propugnando una teologia della ‘incarnazione’ inevitabilmente in radicale conflitto con quella cristiana21. In velata, ma sistematica polemica contro l’ideologia tetrarchica ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] all'università di Pavia. Nella sua prolusione l'E. propose una lettura "di parte" di Goethe, visto qui come incarnazione del superuomo che preferisce agire nel dolore e nell'errore piuttosto che lasciarsi inghiottire dalla passività delle masse.
L ...
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Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] come socialmente e moralmente bassi: per esempio nei drammi sulla storia d’Inghilterra esso connota Falstaff come incarnazione del vizio, una figura ereditata dal teatro medievale e utilizzata ora come punto di vista dissacrante della retorica ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] efficace per esplorare temi sociali e personali che di per sé non sono comici affatto. In un certo senso Chaplin è l'incarnazione dell'importanza di risvolti seri e drammatici per un comico di alto livello ‒ anche quando sa e vuole suscitare il riso ...
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GREGORIO di Montesacro
Paolo Chiesa
Di lui sappiamo quasi esclusivamente ciò che egli stesso ci dice nell'epistola di dedica della sua opera più importante, il Peri ton anthropon theopysis, destinata [...] da Kindermann, poiché il componimento è privo di titolo nei codici), un carme sulla storia della salvezza e sull'Incarnazione; in una prima stesura, attestata dal codice Barb., il componimento comprendeva 25 esametri, ma nello stesso codice ne sono ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] 1400.
F. morì a Pisa il 25 luglio 1406 (1405 per molti autori, ingannati dall'anno indicato secondo lo stile incarnazione). Fu sepolto nel primo chiostro della chiesa pisana di S. Francesco.
Il commento alla Divina Commedia, trasmesso da circa trenta ...
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FULLONE, Pietro
Rosario Contarino
Nacque a Palermo agli inizi del sec. XVII, forse nel sestiere del Capo. Non si conoscono i nomi dei genitori, né sicuramente verificabili sono i particolari della sua [...] teologici (la definizione di Dio come "Causa di Causa e di Motu Moturi", il mistero della Trinità e quello dell'Incarnazione). La forma panegiristica si ritrova ancora nel Triunfu di s. Mamilianu (1659), nel Poema epicu di la vita, martiriu e ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...