Padre e dottore della Chiesa (Damasco dopo il 650 - San Saba, presso Gerusalemme, 749). Dalle fonti biografiche più antiche si sa che dapprima visse nella corte del califfo Yazīd, e tenne importanti cariche; [...] perché sulla stessa questione si trovino nelle sue opere opinioni divergenti. Si occupò soprattutto dell'Incarnazione, fondandosi su presupposti filosofici aristotelici; portò un contributo alla mariologia difendendo gli attributi particolarissimi ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] secondo un’organizzazione tematica: il quinto libro è dedicato alla divinità di Cristo; il sesto agli annunci della sua incarnazione; il settimo alle circostanze della sua venuta (‘modalità’, luogo di nascita e genos); l’ottavo al momento della sua ...
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INDUISMO
Oscar Botto
(XIX, p. 147; App. IV, II, p. 176)
L'i. recente è, almeno a livello delle masse, soggetto a un lento processo di trasformazione, per nulla paragonabile alla profonda evoluzione [...] al culto della personalità. Il valore soteriologico ne è il punto di partenza: il guru è il salvatore, il guru è incarnazione del ''divino'', è Dio stesso, la felicità del devoto sta nel suo totale abbandono in lui. La presa esercitata da principi ...
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FRANCESCANESIMO
G. Miccoli
Movimento religioso originato dalla testimonianza spirituale di s. Francesco d'Assisi.La maturazione della 'conversione' di Francesco tra il 1206 e il 1209 resta per molti [...] essere che gli furono propri; tali modi risultavano per Francesco dalla riflessione sull'incarnazione e sulla passione e morte. Il Cristo dell'incarnazione e il Cristo sofferente della passione costituiscono dunque due punti di riferimento essenziali ...
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Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] questo la natura umana, anzi tutta l’umanità, è stata in un certo modo divinizzata, si è unita attraverso l’incarnazione a Dio e in questa unione essa è rimasta grazie al mistero della risurrezione. Questo aspetto tipicamente mistico, di slancio e ...
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Teologo (Mélin, Hainaut, 1513 - Lovanio 1589). In teologia, propugnò, con il suo amico Hessels, il metodo positivo e quindi un ritorno della speculazione teologica alle fonti bibliche e patristiche. Le [...] assenza di quei beni appartenenti costitutivamente alla natura dell'uomo. Sicché i doni che l'uomo riceverà per l'incarnazione di Cristo non sono propriamente "soprannaturali" perché restituiscono all'anima ciò che era proprio della sua natura e che ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] rappresentazioni iconografiche - giacché ciò concorda con il racconto dell'annuncio del vangelo - fatte allo scopo di rendere chiara l'incarnazione di Dio, il Verbo, che è stata reale, non immaginaria, e hanno per noi la stessa utilità del racconto ...
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La santità
Sofia Boesch Gajano
La santità si può definire un’esperienza religiosa che tende all’avvicinamento o all’unione con il Divino nel superamento dei limiti della condizione umana. La storia [...] .
I segni della santità
La storia della santità si articola a partire dall’età tardoantica in una molteplicità di figure, che incarnano nuove forme di vita religiosa: l’asceta; il monaco e l’abate; il sacerdote e il vescovo; i fondatori dei nuovi ...
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GOGGIO (Goggi, Gogio, Gogo), Bartolomeo
Anna Laura Saso
Nato a Ferrara intorno al 1430, fu al servizio del duca Ercole I d'Este. Poche le notizie sulla sua biografia; sappiamo, tuttavia, che intraprese [...] terra in eredità all'uomo. Un altro indizio della nobiltà della donna riposa nella sua superiore bellezza fisica, perfetta incarnazione delle caratteristiche divine. Per il G., il predominio del sesso maschile non può essere giustificato né da passi ...
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(raro, alla greca, Prometèo; gr. Προμηϑεύς, lat. Prometheus) Personaggio della mitologia greca con un suo preciso posto anche nel culto: la festa ateniese Promètheia (gr. τὰ Προμήϑεια; corse con fiaccole) [...] . In tutto lo sviluppo letterario del mito appare evidente la tendenza ad arricchirlo di motivi filosofici, facendo di Prometeo l'incarnazione dello spirito d'iniziativa dell'uomo e della sua tendenza a sfidare le forze divine; in ciò si riflette ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...