Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] Dio. Questo ritorno di ogni essere al suo principio è la restauratio o adunatio naturarum in Christo, resa possibile dall'incarnazione. Col ritorno radicale e totale degli esseri molteplici a Dio si chiude il processo circolare Uno-molteplice. Tale ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] ultimo, alla congiunzione con Dio; tema questo, dell'ultimo fine e felicità dell'uomo (che si raccorda con quello dell'incarnazione del Verbo come mediazione che ha reso possibile il recupero della dignità e dell'ultimo fine dell'uomo), in cui ancora ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] di un divino creatore e all'atteggiamento spesso molto critico verso il Veda, che ha fatto vedere nel Sāṃkhya l'incarnazione del razionalismo indiano (è il sottotitolo del pionieristico saggio che R. Garbe nel 1917 dedicò a questo sistema), facendo ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] prevedeva almeno due altri volumi, il secondo dedicato a Dio e ai suoi attributi e alla Trinità; il terzo alla incarnazione, alla grazia, ai sacramenti. Rimane tuttavia per gli anni successivi al 1780 un importante manoscritto (De Conciliis) che può ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] potevano condurre a Santiago de Compostela, indicando il gruppo di architetture di questa 'via di p.' come l'ultima incarnazione di un metodo di interpretazione dell'arte romanica che si era sviluppato in Francia nel sec. 19° e agli inizi ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] "deità"; a chi propriamente indirizzare le preghiere; a chi attribuire l'appellativo "Dio"; come intendere l'espressione "incarnazione del Verbo". Le domande erano formulate in modo che le risposte dovessero logicamente risolversi nel rifiuto della ...
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BIBBIA DEI POVERI
G. Schmidt
In ambito storico-artistico, a partire da Heinecken (1769), si intende con l'espressione di B. dei poveri (lat. Biblia pauperum) un trattato, diffuso soprattutto in Germania [...] ciascuna di queste tetradi, nel complesso otto, si riferisce a un determinato periodo della vita di Cristo: 1) l'incarnazione del Redentore (con gli antitipi: annunciazione a Maria, nascita di Cristo, adorazione dei Magi e presentazione al Tempio); 2 ...
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GORITZ (Küritz), Johann, detto Coricio
Massimo Ceresa
Originario della diocesi di Treviri, in una località dell'attuale Lussemburgo, nacque in data non nota nella seconda metà del XV secolo; studiò [...] sepolto ai piedi dell'altare. Il concetto ispiratore dell'opera, che si fonda da una parte sul tema dell'Incarnazione e dall'altra su un profondo senso dell'antichità classica, nel tentativo di accostare spiritualismo cristiano e classicismo, sarebbe ...
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Anastasio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Siricio. Il Liber pontificalis menziona la sua origine romana, il nome del padre, Massimo, e la durata del suo pontificato in tre anni e dieci [...] contra Rufinum I, 12) e in tale scritto aveva inserito anche una propria professione di fede circa la Trinità, l'incarnazione, la risurrezione, il giudizio e la condanna del diavolo, l'origine dell'anima, ritenuta identica a quella professata nelle ...
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CENTINI, Maurizio
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli di Angela Centini, sorella del card. Felice, e di Giovanni - e il fatto che il C. e i fratelli abbiano assunto il cognome materno fa supporre che [...] l'affollato "catalogus", egli si cimenta a discutere "de existentia", "de necessitate", "de tempore", "de quidditate" dell'incarnazione, "de quantitate huius unionis", "de causis phisicis", "de causis moralibus", "de persona assumente", "de natura et ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...