Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] verso la dimensione dell'abitare ispira l'opera di Y. Bonnefoy (n. 1923), la cui scrittura ricerca la presenza nell'incarnazione (Les planches courbes, 2001). La poesia di J. Dupin (n. 1927) vorrebbe radicarsi nelle cose e trasformare la parola in ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] il fatto, che magari non si giustifica per niente, il poeta aveva con tanta intensità ed altezza tragica esemplata e incarnata nella sua Gertrude, non nella storica Virginia de Leyva, la fatale e perditrice debolezza della passione, come dimostra l ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] di contrizione (11 = 12; 20 = 64), preghiere (27 = 34).
I componimenti teologici non escono dall'ambito di tale didattismo: l'Incarnazione (40 = 28), la Redenzione (41 = 79; 42 = 15), una parafrasi del Pater noster (44 = 23). 1 più complessi sono ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] ordina lucidamente come nel canto orfico a fondare una città poetica. E anche se stesso egli vede come l'incarnazione della poesia, personaggio tragico ed eroico, che in qualche istante si considera perseguitato dalla sorte, dagli uomini, dalle cose ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] altre operette parenetiche (Il conforto dei penitenti; Il mutolo che favella; Ilfuriere del Messia; L'Eterno che principia o l'incarnazione del Verbo; La caduta gloriosa; La bell'aurora o la natività della Vergine; Il gran cimento dell'uomo; La porta ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] . Diversamente da Dante, Palmieri sembra ispirarsi alle dottrine del filosofo greco Origene, in particolare a quelle sull’incarnazione degli angeli in terra per purificarsi e tornare a Dio. Conclusa la stesura, Palmieri affidò la revisione del ...
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simbolismo
Eugenia Querci
L’immaginazione e il sogno al servizio dell’arte
Il termine simbolismo indica in primo luogo un movimento letterario e artistico sviluppatosi in Francia e in Europa verso la [...] l’attrazione per i fenomeni dello spiritismo e per le cosiddette scienze occulte (apparizioni di fantasmi, evocazione e incarnazione di spiriti, comunicazione con l’aldilà, interpretazione simbolica di numeri e di fatti).
In particolare si afferma l ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] e rapsodo dell’epos finnico Kalevala (➔); J.L. Runeberg, che pur scrivendo in svedese è considerato l’incarnazione dello spirito nazionale finlandese; J.W. Snellman, teorico del risorgimento culturale e politico finlandese, autore del saggio ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] Carausio, Alletto, Massimiano caduto in disgrazia, Massenzio, Massimo), che, posseduti da tutti i possibili vitia, sono l’incarnazione stessa del male. Un altro tema spesso presente è l’esaltazione dell’imperatore vittorioso sui barbari, connesso con ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] "Entrato" - racconta nei Commentarii- "nella cappelletta" del santuario, come costretto al "mistero imperscrutabile della divina Incarnazione", assorto in una riflessione in lui inusuale, lo invade una violentissima "subitanea paura". Annichilito, si ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...