Valentino, Rudolph (noto anche come Valentino, Rodolfo)
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Rodolfo Pietro Filiberto Guglielmi, attore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Castellaneta [...] torbido da un'accentuata miopia, negli anni Venti rivoluzionò sugli schermi l'ideale maschile, rappresentando l'estrema incarnazione dell'eroe romantico, l'amante latino, sinonimo di piaceri trasgressivi, per legioni di donne americane abituate a ...
Leggi Tutto
BENCI, Ginevra
Ada Alessandrini
Figlia di Amerigo, nacque nell'agosto 1457 e andò sposa giovanissima nel 1474, quando il padre era già morto, a Luigi di Bernardo Niccolini, di quindici anni più anziano [...] che il contratto nuziale fu stipulato a Firenze il 15 gennaio 1473: ma questa data, che segue lo stile fiorentino dell'incarnazione, corrisponde in realtà al 1474 (Camesecchi, p. 283): non è quindi la B. la "donna" di Luigi Niccolini morta il 17 ...
Leggi Tutto
Petrolini, Ettore
Stefania Carpiceci
Attore teatrale e cinematografico, nato a Roma il 13 gennaio 1886 e morto ivi il 29 giugno 1936. Fu il geniale inventore di una teatralità innovativa che, partendo [...] del grottesco surreale. Ideatore di personaggi come Gastone, Gigi er bullo, Nerone e Fortunello, P. rappresentò la perfetta incarnazione di una certa romanità, cinica, sorniona, materialista e, al contempo, tragica, alla quale dedicò tutto il proprio ...
Leggi Tutto
Regista russo (Mosca 1932 - ivi 2012). Dopo studi di regia, insegnò teatro a Mosca (1953-61). La regia dello spettacolo Smert´ Tarelkina "La morte di Tarelkin" di A. Suchovo-Kolybin (1966) gli attirò i [...] modernità, e per la fusione armonica di psicologia e raffinatezze visuali, di stili antitetici di recitazione, dall'incarnazione totale del personaggio allo straniamento: Doznanie "Istruttoria" di P. Weiss (1967); Etot milyj staryj dom "Questa cara ...
Leggi Tutto
Predicatore religioso (Arcidosso 1834 - ivi 1878); di mestiere barrocciaio, fondatore e capo d'un movimento penitenziale e ascetico, su base familiare solidaristica ("Congregazione degli eremiti, penitenzieri [...] 'Amiata), fu condannato dalla Chiesa, e il 18 agosto dello stesso anno L., che nel frattempo si era proclamato seconda incarnazione di Cristo, fu ucciso dalla forza pubblica alle porte di Arcidosso, mentre scendeva dal Monte Labbro alla testa di una ...
Leggi Tutto
FINETTI, Bonifazio
Silvano Cavazza
Nacque a Gradisca (ora Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia), capoluogo dell'omonima contea austriaca, il 16 febbr. 1705 da Antonio e Camilla Leonelli; l'8 marzo [...] a Venezia; nel convento alle Zattere conseguì il 13 maggio 1728 il dottorato in teologia, discutendo la tesi sull'incarnazione secondo la dottrina di s. Tommaso (Thesis theologicae de ineffabili Incarnationis mysterio..., Venetiis 1728) e iniziò ben ...
Leggi Tutto
ENRICO
Valerio Ascani
Scultore, attivo a Pistoia nella seconda metà del sec.XII, il suo tiome è noto unicamente dalla iscrizione presente sul capitello destro del portale maggiore della chiesa di S. [...] e le scene raffigurate sui due capitelli costituiscono una narrazione unitaria. Si tratta degli episodi connessi con l'incarnazione del Verbo: sul capitello sinistro Annunciazione a Zaccaria, Visitazione; sul destro Annunciazione a Maria tra s. Anna ...
Leggi Tutto
Mistica spagnola (Ávila 1515 - Alba de Tormes 1582). Entrata nell'Ordine delle carmelitane, svolse un'intensa attività di riforma all'interno di esso, con la fondazione di nuovi conventi. Fu prodiga autrice [...] opere sono ancora molto diffuse e tradotte anche in italiano.
Vita e opere
Vestì l'abito carmelitano nel convento dell'Incarnazione in Ávila (1536; professione 1537). Fino al 1555 soffrì molto per malattie e per crisi spirituali. Dal 1555 ebbe più ...
Leggi Tutto
Monaco e maestro (sec. 12º) nell'abbazia di Gloucester. È autore di Derivationes o etimologie, opera lessicale e grammaticale disposta in modo che ogni lettera incomincia con un dialogo tra la Grammatica [...] da Pisa. Tra le opere di O., molte ve ne sono di argomento teologico, manoscritte, fra cui un trattato sull'Incarnazione, uno sul mistero della morte e resurrezione di Cristo, un commento al libro dei Giudici (dedicato a Gilbert Foliot, vesc ...
Leggi Tutto
Sovrano turco dell'Asia Centrale (Kish, Samarcanda, 1336 - Otrār 1405).
Vita
Cominciò le sue conquiste in Transoxiana e nella Corasmia (1360 circa), e in un trentennio di campagne fortunate occupò [...] e stragi immani, crearono la figura, penetrata poi in Occidente, di Tamerlano superbo e sanguinario tiranno, quasi incarnazione di sfrenata barbarie: in realtà questo guerriero implacabile fu anche protettore di poeti e artisti. Sotto di lui ...
Leggi Tutto
incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...