FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] in un’opera autonoma compiuta, ma che troverà in Moraldo (interpretato nei Vitelloni da Franco Interlenghi) una prima incarnazione. Attraverso Moraldo e i suoi interrogativi – è lui che nel finale del film, affacciandosi al finestrino del treno ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] cari (in lui - avrebbe scritto anni dopo F. Venturi - "l'animus dei narodniki aveva trovato una nuova e originale incarnazione"). Suggerì a Croce la pubblicazione dei saggi di A. Labriola sul materialismo storico (editi poi da Laterza nel 1938). Nel ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] mancanza di una marcata connotazione a privilegiare il C.: egli diventa, col tempo, una sorta di savia incarnazione del giusto mezzo, un personaggio che giudiziosamente amministra il credito derivantegli dalla sua assennata e affidabile mediocrità.
È ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] quale emblema della sua lotta contro burocrati e specialisti della politica. Il tutto reso nella fisiologica incarnazione dell’animale, tra roboanti ruggiti, pantagrueliche digestioni, falsetti e grugniti da orchessa.
Nel 1991, altro grande ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano De Sanctis
Mario Mazza
Gaetano De Sanctis è stato indubbiamente il più grande storico italiano dell’antichità della prima metà del Novecento. Con profondo senso storico e insieme con grande [...] si manifesta tragicamente nella impotenza del vincitore di Cartagine e di Numanzia, appunto per essere stato egli la incarnazione più compita dello imperialismo romano, a salvare la propria città […] il popolo padrone del mondo si apprestava
a ...
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ESTE, Leonello (Lionello) d'
Giampiero Brunelli
Nacque a Ferrara il 21 sett. 1407 dal marchese Niccolò (III) e da Stella dei Tolomei dell'Assassino (appartenente ad un ramo della famiglia Tolomei), [...] presenta come protagonista e guida di molti degli itinerari dialogici, facendo apparire la sua figura come una straordinaria incarnazione dell'idea di nobiltà, rivestita di un'aurea quasi sacrale, assolutamente inconsueta per i signori italiani della ...
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FERRABINO, Aldo
Piero Treves
Nacque a Cuneo il 28 giugno 1892 da Agostino Vincenzo e da Angelica Toesca. Frequentò le scuole secondarie nel locale liceo, condiscepolo di A. Rostagni. Il 1910 si iscrisse [...] come il Bonghi, rettamente (dal loro punto di vista) distinguevano fra storia "pagana" (cioè greco-romana anteriore all'incarnazione) e storia "cristiana" (o storia tout court); e non meno giustamente avvertivano l'inferiorità della "pagania", o, più ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] da Spartivento (non per innocentine), a cura di M. Masoero, Torino 1974.
Il romanzo racconta di Nerina, una donna incarnazione di tutti i vizi, in una storia fitta di eventi, di ambientazioni diverse, di espedienti e accidenti tipici del romanzo d ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] G. Dossetti, Nel segno dell'"ora et labora", ibid., pp. 11 s.). F. Traniello ha sottolineato com'egli abbia incarnato un modello di cristianesimo "irrorato di cultura, ma mai intellettualistico […]; un cristianesimo che non fu mai attivistico, perché ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Galileo Galilei
Maurizio Torrini
Le osservazioni astronomiche e la teoria del moto di Galileo Galilei contribuirono in modo determinante ad affermare una nuova concezione del cosmo e della scienza, [...] e continuava a svolgere in Italia e in Europa.
Subito dopo il Sidereus, Galilei divenne per l’Europa colta l’incarnazione del nuovo sapere, l’interprete di un rinnovamento tanto spesso annunziato e sperato, e che finalmente sembrava attuarsi. Era la ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...