GALANTARA, Gabriele
Giuseppe Sircana
Nacque a Montelupone, presso Macerata, il 18 ott. 1865 da Giovanni e da Giulia Terenzi in una famiglia di nobili decaduti. Nel 1874 entrò nel convitto provinciale [...] "quel piglio aggressivo che ne aveva fatto un'arma di classe negli anni di fine secolo, e poi una specie di incarnazione settimanale del diavolo per tanti benpensanti" (Neri, p. 171). Nondimeno il giornale, al quale aveva iniziato a collaborare G ...
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DE NEGRI, Giovanni Battista
Roberto Staccioli
Nato ad Alessandria il 30 luglio 1851 da Sebastiano e Lucia di Casirolo, intraprese gli studi di canto nella sua città a partire dal 1873, dapprima con [...] l'interprete ideale "per una musica la quale non solo esige il canto, ma benanco l'accento, l'azione, l'incarnazione perfetta del personaggio" (IlCaffaro, in Gazz. teatrale italiana, 23 dic. 1895). Dopo Guglielmo Ratcliff ancora a Genova nel gennaio ...
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BONA da Pisa, santa
Eugenio Massa
Nacque a Pisa, nel borgo di Chinzica, da madre corsa, Berta, e da padre pisano, Bernardo, intorno alla metà del secolo XII (la data tradizionale è il 1156, e trova [...] della Natività (che coincide, per il mese di maggio, con l'uso moderno), egli segue evidentemente lo stile pisano dell'Incarnazione (che anticipa sull'uso moderno per lo stesso mese). Questo è confermato anche dalla notizia di B2, 9, che colloca ...
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BERNAREGGI, Adriano
Giuseppe Pignatelli
Nato ad Oreno (Milano) il 9 nov. 1884 da Giovanni e Luigia Ravanelli, in una famiglia di commercianti agricoli, dopo aver compiuto gli studi ginnasiali nel seminario [...] cattoliche doveva essere quello di trasferire sul piano dei problemi terreni i valori divini della religione, come "incarnazione" integrale della Chiesa e del cristianesimo nel mondo. In questa ultima precisazione - oltre che un richiamo alla ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] veri e propri figli di dei) e caratterizzata da indissolubile «concordia», propugnando una teologia della ‘incarnazione’ inevitabilmente in radicale conflitto con quella cristiana21. In velata, ma sistematica polemica contro l’ideologia tetrarchica ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] verbi", concepita "sine hominis semine" nel ventre di S. Anna, la deipara non diversamente da Gesù era un'incarnazione dello Spirito Santo: una dea. Le parole della salutazione angelica "gratia plena" dovevano dunque intendersi "spiritu sancto plena ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] , pur condizionante di Dio stesso, che è anch’egli azione. Non a caso, per Capograssi come per Pascal, il Cristo, incarnazione e rivelazione del divino nell’uomo, segna il momento nevralgico della fede cristiana, della rivoluzione da cui nasce, come ...
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GIOVANNI Italo
Antonio Rigo
I dati disponibili su G., ricavabili per lo più dal paragrafo consacratogli dall'Alessiade di Anna Comnena, sono scarsi e in sostanza ci informano soltanto sul breve arco [...] di Quaresima, presentano dottrine eterogenee per il contenuto: interpretazione con argomenti razionali dell'Incarnazione, superiorità delle dottrine dei filosofi antichi rispetto alle tradizioni ecclesiastiche, ripresa delle dottrine platoniche ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] non cronologico delle storie mariane è funzionale a una rappresentazione dell'Assunzione incentrata sul mistero dell'Incarnazione di Cristo e sul sacrificio della Croce, simbolicamente rappresentato dall'altare centrale che, nella nuova disposizione ...
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BRANCATI, Lorenzo (al secolo Giovanni Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Lauria (Potenza) il 10 apr. 1612 da Marcello e Dorotea Serubbi, in una famiglia nobile ma non molto agiata, fu avviato agli [...] 1682, in cui per primo il B. sostenne esplicitamente il pensiero del maestro distinguendo il fine primario dell'incarnazione (glorificazione di Dio nella manifestazione dei suoi attributi) dal fine secondario (redenzione del genere umano dal peccato ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...