FACCIO, Francesco Antonio, detto Franco
Raoul Meloncelli
Nacque a Verona l'8 marzo 1840 da Giovanni, albergatore, comproprietario dell'albergo Riva S. Lorenzo di Verona, e da Teresa Carezzato. Ferventi [...] proprio linguaggio e di pervenire alla totale obliterazione della formula e alla conquista della forma, volta alla perfetta incarnazione del dramma concepito quale fusione totale tra musica e poesia.
Frattanto il F. proseguiva nella sua attività di ...
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FETTI (Felti), Mariano
Giovanna Romei
Nacque a Firenze nel 1460, come si deduce da una sua lettera a Lorenzo de' Medici (poi duca d'Urbino), nipote di papa Leone X, del 9 giugno 1515 in cui si dice [...] si po' fare"), ma nello stesso tempo offre una rara indicazione sulla comicità di tipo prevalentemente gastronomico del F., incarnazione dei tanti parassiti di commedia e precursore di un "numero" che sarà tipico dei comici dell'arte: "alla secunda ...
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PESSINA, Enrico
Marco Nicola Miletti
PESSINA, Enrico. – Nato a Napoli il 7 ottobre 1828 da Raffaele (morto nel 1832) e da Carolina Pità, fu avviato agli studi umanistici dallo zio paterno Giuseppe e [...] giudiziaria delle agitazioni contadine nel Mantovano. Fu in seguito vicepresidente del Senato (1887-97; 1898-1900).
Incarnazione del giurista liberale «uno e trino» (docente, avvocato, parlamentare: A. Mazzacane, Secolo dell’università – secolo delle ...
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GANDOLFO da Bologna
Maria Barbara Buffoni
Teologo e canonista, visse a Bologna nella seconda metà del XII secolo.
Allo stato attuale delle ricerche non sono note fonti documentarie che permettano di [...] , la volontà divina (l. I); angelogia, esamerone, stato primitivo dell'uomo, peccato originale e attuale (l. II); incarnazione, virtù teologali e doni dello Spirito Santo (l. III); sacramenti (l. IV).
Assai dibattuti dagli storici della teologia ...
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PANTALEONE
Manuel Castineiras
– Non si conoscono il luogo e le date di nascita e di morte di questo presbitero menzionato (vivente) nel 1165 nella scritta commemorativa del mosaico pavimentale della [...] [us] archiep[iscopus] iussit hoc op[us] fieri p[er] manus Pantaleonis / pr[es]b[ite]ri» («Nell’anno 1165 dall’Incarnazione di Nostro Signore Gesù Cristo, nella XIIII indizione, durante il governo del nostro signore Guglielmo, il re magnifico, l’umile ...
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Molière
Mirella Schino
Un attore che scriveva capolavori
Jean-Baptiste Poquelin prese il nome di Molière quando passò alla professione teatrale. Fu attore, capo di una compagnia, e drammaturgo. È uno [...] perfezione delle trame, la vitalità dei personaggi, l’intelligenza della sua satira, faranno di lui, nella letteratura europea, l’incarnazione del genere della commedia. Ma le sue commedie, anche le più buffe e spassose, sono quasi sempre intinte di ...
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Hammett, Dashiell (propr. Samuel Dashiell)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a St. Mary's County (Maryland) il 27 maggio 1894 e morto a New York il 10 gennaio 1961. Considerato [...] Il mistero del falco), sceneggiata e diretta da John Huston, ebbe come protagonista Humphrey Bogart, che realizzò l'incarnazione più fedele di Sam Spade prototipo del detective hammettiano, interpretando perfettamente la visione di un mondo senza Dio ...
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FERRINI (Ferrino), Bartolomeo
Valeria De Matteis
Nacque a Ferrara da povera famiglia nel 1508 (come si ricava dall'età raggiunta nell'anno di morte). Terminati gli studi di grammatica, dedicò quattro [...] L. G. Giraldi (Rime di diversi eccellenti..., p. 200). Il F. compose anche sonetti religiosi (ad es. sull'Incarnazione, Crocefissione e Resurrezione di Cristo: ibid. e Rime scelte). Ma complessivamente le poesie antologizzate, una ventina, non escono ...
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de Havilland, Olivia (propr. de Beauvoir de Havilland Olivia Mary)
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica inglese, naturalizzata statunitense nel 1941, nata a To-kyo il 1° luglio 1916. Da interprete [...] o di Walsh, ovvero nella dama austera, rinunciataria e consenziente, sorridente suo malgrado, ottocentesca incarnazione di un solido puritanesimo, fisiologicamente e serenamente tradizionalista, spesso caratterizzata da una spiccata vocazione per ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] di aver inneggiato da principio la natura nel senso cosmico; mi pareva, e mi pare, di aver proseguito inneggiando la incarnazione più bella ed estetica della natura nell'umanesimo divino della Grecia; mi pareva, e mi pare, di aver finalmente cantato ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...