Secondo Giovanni il Notaio, scrittore greco del sec. V-VI, che ce ne ha lasciato una biografia, E. sarebbe stato vescovo di Alessandria dopo S. Cirillo d'Alessandria (morto nel 444) e avrebbe composto [...] una serie di 22 omelie sul digiuno, la carità, l'incarnazione, nascita, battesimo e tentazioni di Cristo, ecc. (ripubblicate, con la biografia di Giovanni, in Migne, Patr. graeca, LXXXVI, coll. 297-462 e 509-536).
L'assenza di qualsiasi notizia sopra ...
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IMPRESE DI ΤRAIAΝO, Maestro delle
S. Settis
Questo nome convenzionale, proposto da Ranuccio Bianchi Bandinelli nella sua prolusione fiorentina del 1938, designa, da allora, l'ignoto scultore al quale [...] si deve attribuire l'ideazione, se non del tipo stesso della colonna coclide istoriata (v.), certo della sua prima incarnazione monumentale, la Colonna Traiana: ma già prima di lui Karl Lehmann-Hartleben aveva ipotizzato che a un solo Maestro si ...
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avatar
avatàr s. m. invar. – Nell’ambito dei computer, delle tecnologie digitali e di Internet, la rappresentazione grafica di un utente in un determinato mondo o ambiente digitale. L’a. incarna l’utente, [...] ma la traslazione semantica, rispetto al termine da cui deriva (secondo l’iconografia e la mitologia induista, l'incarnazione umana della divinità) è inversa: il corpo fisico si dissolve nell’immaterialità dei bit. Vengono solitamente chiamati a. ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] Città di Dio: la vigna piantata dal patriarca rappresenta il popolo di Israele, mentre il vino che se ne produce rimanda all'Incarnazione di Cristo e l'ebbrezza di Noè alla Passione. Ma, più d'ogni altro elemento, è la nudità a caricarsi di un ...
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KṚṢṆA
Luigi Suali
. Eroe e divinità dell'India. Si ritiene che in origine fosse l'eroe della tribù degli Yādava, riassumendo in sé la saggezza e la virtù guerriera; in seguito, s' identificò con la [...] divinità adorata dalla tribù stessa, e infine si fuse con Viṣṇu, di cui fu ed è considerato un'incarnazione. Nacque, secondo la leggenda, a Mathurā, da Vasudeva e Devakī. Kaṃsa, suo prozio e sovrano della regione, faceva mettere a morte tutti i figli ...
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Cavalieri, Lina (propr. Natalina)
Simonetta Paoluzzi
Cantante lirica e attrice, nata a Roma il 25 dicembre 1875 e morta nei pressi di Firenze il 7 febbraio 1944 durante un bombardamento aereo. Donna [...] grande bellezza, amò esibire sensualità sottile e portamento elegante. Per queste sue doti e per il suo fascino fisico ("massima incarnazione di Venere in terra", G. D'Annunzio) rappresentò uno dei primi esempi di divismo. Il suo mito durò nel tempo ...
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Traduttore e commentatore ebreo (m. Salerno 1279). Tradusse in latino, con la collaborazione del domenicano N. Paglia da Giovinazzo, numerosi testi filosofici ebraici; scrisse anche un commento parafrastico [...] alla Guida dei perplessi di Maimonide accompagnato da un glossario ebraico-italiano dei termini tecnici in essa ricorrenti, e il trattatello polemico Tĕ῾ānōt ("Obiezioni") contro i dogmi della Trinità e dell'Incarnazione. ...
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Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] della civiltà occidentale, e fu abile stratega e conquistatore. Denominato Magno in conseguenza dei suoi trionfi, A. fu l'incarnazione dell'eroe temerario, morto al culmine della sua gloria poco più che trentenne ed entrato subito nella leggenda. L ...
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Nell’antica mitologia indiana, il progenitore del genere umano. Nel Ṛgveda è considerato come colui che istituì e insegnò il sacrificio e ogni altra cerimonia religiosa. A lui si riannoda la leggenda indiana [...] del diluvio, che ricorda quella narrata nell’Antico Testamento: M. si salva dal nubifragio universale mediante l’aiuto di un pesce, in cui la tradizione religiosa ravvisa l’incarnazione di Viṣnu o di Brahmā. ...
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bày Patriarca nestoriano di Persia (sec. 6º-7º). Discepolo di Abramo di Kashkar e di Dādīshō῾, successe a quest'ultimo come abate del monastero di Īzlā. Resse per molti anni (dal 609), senza esser neanche [...] vescovo, la Chiesa nestoriana sotto Cosroe II, alla cui morte (628) fu eletto patriarca. Delle opere, notevole il trattato De unione, esposizione della dottrina nestoriana sull'incarnazione e l'eucaristia. ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...