. Personaggio leggendario che, specialmente nei paesi germanici, suole essere interpretato come il mitico rappresentante della latina sensuale ebbrezza di vivere, in contrapposto a Faust, incarnazione [...] della germanica burrascosa ansia di elevazione sopra il mondo dei sensi. Universalmente, persino nel linguaggio comune, don Giovanni è oggi l'immagine simbolica della naturale attrazione dell'uomo verso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabio Tricomi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Insieme a Händel Johann Sebastian Bach è l’incarnazione stessa della vita musicale del [...] periodo: nella sua opera confluiscono tutti gli stili e le forme tipici della prima metà del Settecento. Per l’intrinseca difficoltà e severità che caratterizza la sua musica Bach non ottiene grandi riconoscimenti ...
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Popolazione di lingua quechua delle Ande peruviane che al momento della conquista spagnola (1532) dominava un vastissimo impero nell’America Meridionale, sotto l’autorità di un sovrano assoluto, ritenuto [...] l’incarnazione della divinità suprema, il Sole.
Cenni storici
Secondo la tradizione, gli I. si installarono nella regione di Cuzco nel 13° sec., sotto la guida del mitico Manco Capac. La formazione dell’Impero i. ebbe inizio a partire dal 15° sec., ...
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Pola, Isa
Stefania Carpiceci
Nome d'arte di Maria Luisa Betti di Montesano, attrice cinematografica, nata a Bologna il 19 dicembre 1909 e morta a Milano il 15 dicembre 1984. Incarnazione di un divismo [...] nostrano, semplice e familiare, seguì un percorso analogo a quello di altre attrici italiane: inizialmente votata al ruolo di vamp, fu successivamente spinta dalla trasformazione del cinema italiano del ...
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GĪTAGOVINDA (pron. hīt...)
Ambrogio Ballini
Celebre poema erotico-religioso indiano, nel quale in purissimo sanscrito e con larga copia di immagini altamente poetiche viene cantato l'amore di Kṛṣṇa, [...] il dio pastore (Govinda) incarnazione di Viṣṇu, con la pastorella Rādhā. Ne è autore Jayadeva, uno dei più famosi poeti lirici indiani, vissuto alla corte di Lakṣmanasena, che salì al trono del Bengal nel 1119 (v. india: Letteratura). ...
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Turner, Lana (propr. Julia Jean Mildred Frances)
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica statunitense, nata a Wallace (Idaho) l'8 febbraio 1920 e morta a Century City (California) il 29 giugno 1995. [...] Incarnazione massima e spudorata di un divismo artificioso e platinato, ma proprio per questo efficace e suggestivo, anello di congiunzione tra Jean Harlow e Marilyn Monroe, la T. impose tra gli anni Quaranta e Cinquanta il proprio modello di fascino ...
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kènosis Lo «svuotamento» che, secondo uno dei passi più celebri di s. Paolo (Filippesi 2,7), Gesù Cristo «essendo in forma di Dio» fece di sé stesso «prendendo forma di schiavo», cioè nell’incarnazione. [...] Su questo passo, insieme ad altri, si fonda la theologia crucis di M. Lutero, che afferma la reale partecipazione di Dio alla passione e morte dell’umanità di Cristo. La dottrina della k. provocò nel 17° ...
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ciucciasoldi
(ciuccia soldi), agg. inv. (spreg.) Vorace di denaro; che richiede tanto denaro.
• È vero che la base della Lega è in fase di depressione acuta e ha un pressante bisogno di un’incarnazione [...] del centralismo romano ciucciasoldi da mandare al diavolo. […] Però, onorevole [Umberto] Bossi, prendersela con noialtri poveri cristi di fumatori no. (Marco Gorra, Libero, 31 luglio 2011, p. 1, Prima ...
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(o unitari) I membri di una Chiesa, o denominazione religiosa, la cui dottrina teologica afferma l’unicità assoluta della persona divina, sostenendo un rigido monoteismo e negando il mistero della Trinità [...] e il dogma dell’incarnazione e, di conseguenza, la ‘deità’ di Cristo, distinguendola dalla ‘divinità’ conferitagli dal Dio unico vero, unica e sola persona, e considerando come salvifico in Cristo non la sua morte, il suo sacrificio, bensì il suo ...
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Aristotele
Stefano De Luca
La mente filosofica più universale dei Greci
Se il filosofo è colui che 'ama il sapere', Aristotele ‒ vissuto in Grecia nel 4° secolo a.C. ‒ ne ha rappresentato la massima [...] incarnazione. La sua attività di ricerca è stata prodigiosa: si è occupato di metafisica, fisica, biologia, psicologia, etica, politica, poetica, retorica e logica, lasciando in ognuno di questi campi un'impronta indelebile. A questa immensa mole di ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...