Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] pratica jazzistica l’impiego dell’i. collettiva. L’i. è presente anche in altre forme musicali (pop, rock ecc.).
È chiamata improvviso una composizione strumentale, prevalentemente pianistica, priva di schemi formali fissi. Il compositore boemo J.H ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] . Hammad; N. Shoura; N. Naba’a).
La tradizione musicale siriana si caratterizza, come in generale quella dei paesi arabi limitrofi (Egitto, Libano e Iraq), per l’importanza conferita all’improvvisazione. La sua forma principale è il taqsim, preludio ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] a contaminazioni formali che prevedono l'uso ripetuto del musical e del teatro nel teatro. In seguito, la 1946: Milky way bar, 1991), l'orizzonte della quotidianità è attraversato da improvvisi squarci surreali. Tra i più giovani, G. O'Brien (n. ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] degli anni Sessanta, che si rivolgono particolarmente a realizzare opere di arte integrale, dando talora vita a gruppi musicali d'improvvisazione: si ricordano in particolare R. Ashley (n. 1930), G. Mumma (n. 1935), R. Reynolds (n. 1934), M ...
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Rihm, Wolfgang Michael
Luca Conti
Compositore tedesco, nato a Karlsruhe il 13 marzo 1952. Cominciò a suonare il pianoforte e l'organo intorno agli undici anni; allo stesso periodo risalgono le sue prime [...] R. nutrì un profondo interesse per l'improvvisazione, più tardi la sua insaziabile curiosità gli permise , puntilliste e atonali. Oltre ad aver studiato composizione e teoria musicale con E.W. Velte presso la Hochschule für Musik di Karlsruhe ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Valeriano
Gino Benzoni
Come informa il profilo, sulla base di dati da lui forniti incluso nel volume glorificante gli Incogniti, nacque a Milano, il 3 genn. 1593, da Anna [...] s'avverte la frivolezza presente, ad esempio, nelle sue improvvisate celebrazioni ora del vino ora della caccia ora della una macchina efficiente ed obbediente, specie di melodioso "canto musicale",frutto, peraltro, non d'una armonia costruita dal ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] generò "l'equivoco di una facilità di scrittura, che tiene dell'improvvisazione e dell'immediatezza, mentre, al contrario, l'officina del Giusti valore quindi assai prossimo a quello della terminologia musicale) che non alle modalità giocose con cui ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] vengono per nuocere), con musiche di Fiorenzo Carpi, la farsa musicale L’uomo nudo e l’uomo in frac, la cura di F. Rame, Parma 2007; Id. - F. Rame, Una vita all’improvvisa, Parma 2009; D. Fo, L’osceno è sacro: la scienza dello scurrile poetico ( ...
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DONI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Figlio di Francesco e Giustina Lapi del Tovaglia, nacque nel 1594 a Firenze. Iniziò i suoi studi a Bologna per passare poi a Roma presso i gesuiti. Di [...] della musica del sec. XVII. Le due opere riordinano le teorie musicali dei generi e dei modi e hanno come riferimento per i generi educazione dei figli. Alla fine di novembre del 1647 una febbre improvvisa lo costrinse a letto. Il 1º dic. 1647, a ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] tecnica, e di una cultura che non ama l’improvvisazione.
La generazione di Catullo compiva fino in fondo l’ un notevole sviluppo della cultura: dal lessico di Papia ai trattati musicali di Guido d’Arezzo, alle nuove scuole di retorica che hanno ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...
improvviso1
improvviṡo1 (ant. o letter. improviṡo) agg. e s. m. [dal lat. improvisus, comp. di in-2 e provisus, part. pass. di providere «prevedere»]. – 1. agg. a. Di cosa che giunge imprevista, inaspettata, senza alcun preannuncio: un evento...