FORGES DAVANZATI, Roberto
Silvana Casmirri
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1880 da Domenico, la cui famiglia apparteneva da secoli al patriziato pugliese, e da Virginia Folinea. Ultimo di otto figli, di [...] degli Esteri A. di San Giuliano, con il più fedele collaboratore di questo in occasione dell'impresa libica, S. politico del D'Annunzio mostrò crescenti aperture verso i nazionalisti; in quest'ottica si svolse a Fiume una serie di incontri tra ...
Leggi Tutto
BOUTET, Edoardo (Caramba)
Pino Fasano
Nato a Napoli nel 1856 da Achille e da Gerolama Russo, di origine francese, il B. non fece studi regolari. Si dedicò invece interamente fin dall'adolescenza a vastissime [...] Panzacchi, ultima impresa giornalistica di Angelo Sommaruga, fallita dopo due soli mesi di pubblicazione. Quando , La prima della "Nave" in quattro lettere inedite di G. D'Annunzio. Gli inediti dannunziani alla Biblioteca Forges - Davanzati. Rovetta ...
Leggi Tutto
RICORDI
Stefano Baia Curioni
– Famiglia di editori musicali milanesi, titolari tra il 1808 e il 1919 della ditta omonima (sotto diverse ragioni sociali).
La dinastia imprenditoriale fu dominata, non [...] mondiale. Lungo l’arco di questa storia d’impresa e d’arte il sistema di produzione, distribuzione e fruizione del nel mondo dell’arte dal gusto lussureggiante di Gabriele D’Annunzio, cui Giulio rimase sostanzialmente refrattario, alimentarono ...
Leggi Tutto
IMPERIALI, Guglielmo
Fabio Grassi Orsini
Nacque a Salerno, il 19 ag. 1858, dal marchese Francesco, nobile dei principi di Francavilla, e da Clementina Volpicelli.
La famiglia paterna apparteneva a un [...] , che lamentava il "laisser faire" del governo italiano circa l'impresadi G. D'Annunzio a Fiume; il ministro Tittoni, informatone dall'I., nel tentativo di sensibilizzare l'opinione pubblica italiana sulla pericolosità dell'avventura fiumana, l ...
Leggi Tutto
GIROSI, Franco
Giovanna Cassese
Nacque a Napoli il 4 ott. 1896 da Alfredo, pittore, e da Marianna Cossovich. Il nonno Giovanni, operoso a Napoli tra la prima e la seconda metà del secolo, si era dedicato [...] in marina, dove raggiunse a diciannove anni il grado di capitano. Partecipò alla prima guerra mondiale e all'impresadi Fiume, durante la quale strinse rapporti di amicizia con Gabriele D'Annunzio.
Gli studi classici e i lunghi anni trascorsi in ...
Leggi Tutto
GRIMANI, Filippo
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 4 giugno 1850 da Pietro Luigi del ramo di S. Luca e da Elena Milissinò, nobile padovana, che morì di parto dandolo alla luce, primo maschio dopo [...] d'arte (poi Biennale d'arte) nel 1895, criticata dall'opposizione come impresa "spendereccia" e di dubbia utilità, il ruolo del G. fu quello di della Nave di G. D'Annunzio alla Fenice, il 25 apr. 1908, probabilmente l'unico screzio di rilievo tra ...
Leggi Tutto
NOVELLI, Ermete
Guido Di Palma
NOVELLI, Ermete (Pubblico, Martino, Nazzareno, Ermete). – Secondo di tre figli (preceduto da Emiliano, morto poco dopo la nascita, e seguito da Sebastiano, pittore di [...] dei testi italiani. Tra un coro generale di lodi l’impresa ebbe vita brevissima reggendosi unicamente sul capitale Sem Benelli, AlfredoTestoni. Persino Gabriele D’Annunzio nel 1906 dichiarò alla stampa di scrivere per Novelli un dramma intitolato ...
Leggi Tutto
CA' ZORZI, Giacomo (Giacomo Noventa)
Antonia Arslan Veronese
Nacque il 31 marzo 1898 da Antonio e da Emilia Ceresa a Noventa diPiave (Venezia); dal paese natale prese il più noto dei suoi pseudonimi [...] illusione politica verso il fascismo dell'impresad'Etiopia, una ferma condanna della dittatura di un ricupero di valori etici alla poesia, nella linea Carducci-D'Annunzio, sia nel porre le proprie poesie come esempio di questo cantare "altro", di ...
Leggi Tutto
FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] dei quali reduci dall'esperienza veneziana.
Aggregando alla sua impresa gente come l'Aleardi, I. Nievo, il d'Oltralpe (è il caso del verismo di G. Verga e di L. Capuana, ricollegato all'opera di E. Zola) o agli esordi di G. D'Annunzio, rivelatori di ...
Leggi Tutto
MORGHEN, Raffaello
Massimo Miglio
MORGHEN, Raffaello. – Nacque a Roma il 19 settembre 1896, da Guglielmo e da Matilde Cecchini, vedova Ricotti, già madre di tre figli.
Le necessità della nuova famiglia [...] e la disciplina esteriore» della precedente formazione culturale, avrebbe poi ricordato D’Annunzio, Papini e Carducci (Tradizione religiosa nella civiltà dell’Occidente cristiano. Saggi di storia e storiografia, Roma 1979, p. VI).
Nel 1926 ottenne la ...
Leggi Tutto
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
dannunziano
agg. – Di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), con riferimento alla sua opera di poeta e di prosatore, agli aspetti più appariscenti e spesso deteriori del suo stile (magniloquenza, preziosismi espressivi, esasperato estetismo, ecc.),...