L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] creazione di un appoderamento stabile della campagna coltivabile.
Il latino si diffonde e, col passare delle generazioni, si impone nella regione tra popolazioni di varia origine. Caduto l’impero, la suddivisione tra territori posti a oriente e a ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] in italiano sui regolamenti della Marina. Dopo la consueta introduzione in latino si legge:
E primo. Che ’l venerando Capitano e patroni e nel Seicento, quando Tunisi era parte dell’impero ottomano, i funzionari turchi, arabi e berberi discutevano ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] , facilitare l’esatta conoscenza della lingua greca nelle terre che avevano fatto parte dell’impero alessandrino. Per quanto riguarda il latino, le opere dei grammatici contengono sezioni dedicate agli accenti grafici (De accentibus in Prisciano ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] classicistico ellenizzante, teso ad anteporre il modello greco a quello latino (Lieber 2000). Al filellenismo letterario corrispose, sul piano politico, la sua posizione favorevole all’Impero piuttosto che alla Repubblica di Venezia, che lo costrinse ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] si mantennero nell’uso anche dopo la caduta dell’Impero romano, mutando in parte il loro significato, come nel indicare gli anni prima o dopo Cristo (a.C., d.C.); sigle di parole latine come NB (nota bene), PS (post scriptum), a.m. (ante meridiem) e ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] idea (ad es., il ➔ superlativo degli aggettivi).
I latini chiamano l’iperbole superlatio. Con questo termine nella Retorica a Gaio si può ottenere direttamente (per es., misurare l’estensione dell’impero col sorgere e il tramontare del sole) o con il ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] , tanto da ritenere, come Valla, la sua perdita come il più grave danno prodotto dalla caduta dell’Impero Romano; ma la sua ammirazione per il latino non lo distoglie dal volgare, anzi lo stimola a valorizzarlo. Lo spingono due forze: da un lato ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] collegamenti tra le lettere.
Dopo la dissoluzione dell’Impero romano, la scrittura minuscola corsiva che aveva ‹ss› per la s sorda in area settentrionale).
Il peso del modello latino ben si lega al discorso sulle scelte ‘di stile’ nella grafia di una ...
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Popolazione che in origine occupava l’omonima regione (Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale. Era questo l’unico tratto della costa del Vicino Oriente ben dotato di porti, e stretto [...] , da quello greco a quello etrusco o a quello latino, sono derivati dall’alfabeto fenicio.
Quella fenicia è una fine del 6° sec. a.C., e fu proprio come satrapia dell’impero achemenide che la Fenicia ebbe per l’ultima volta un ruolo importante nella ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] larga parte da testi tradotti, o volgarizzati, dal latino:
(2) non pertanto pensò una cosa di cotanto (21) desiderando la sua perfezione, desiderrebbe la sua imperfezione; imperò che desiderrebbe sé sempre desiderare e non compiere mai suo desiderio ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...