Europa, storia dell'
Massimo L. Salvadori
Un vecchio continente proiettato nel futuro
Il termine Europa è stato coniato dal poeta greco Esiodo (8°-7° secolo a.C.) e fu usato originariamente per indicare [...] sia alla diffusione del cristianesimo e al suo divenire religione ufficiale dell'Impero sia alle invasioni barbariche. Queste determinarono nel 476 il crollo dell'Imperod'Occidente e la formazione dei regni romano-barbarici, i quali diedero il volto ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] riprese conquistata e nel 476 Odoacre, re degli Eruli, depose Romolo Augustolo, ultimo imperatore romano d’Occidente.
Regno ostrogoto: l’imperatored’Oriente Zenone, preoccupato dall’espansione di Odoacre nell’Illirico, spinge il re degli Ostrogoti ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] i Visigoti, che varcano il confine danubiano.
395: fine dell’unità dell’impero, spartito in Impero Romano d’Occidente, e Impero Romano d’Oriente.
5°-6° sec. 402: la capitale dell’impero è spostata a Ravenna.
410: i Goti di Alarico saccheggiano Roma ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] Dnepr, sotto la pressione dei Peceneghi, si spostarono verso Occidente insediandosi nell’896 nella pianura pannonica: nella formazione storica compromesso con cui furono creati due Stati distinti, l’Imperod’Austria e il Regno di Ungheria, uniti dal ...
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(ted. Mainz) Città della Germania (198.118 ab. nel 2007), capitale del Land Renania-Palatinato, posta a 82 m s.l.m. sulla riva sinistra del Reno, di fronte alla confluenza con il Meno. Circondata da colline [...] le lotte secessioniste della Gallia; fortificata da Diocleziano, fu spesso residenza di imperatori (4° sec.). Devastata negli ultimi decenni dell’Impero romano d’Occidente, risorse nell’Alto Medioevo quale sede vescovile, eretta, nell’8° sec., in ...
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(fr. Avignon) Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento di Vaucluse.
Nella località dove poi sorse A. colonie massaliote eressero templi dedicati a Eracle e ad Artemide; in età romana [...] (508-536), fu ceduta poi ai Franchi d’Austrasia e, dopo la disgregazione dell’Impero carolingio, fece parte del Regno di Arles gli antipapi Clemente VII e Benedetto XIII durante lo scisma d’Occidente. Eugenio IV ne organizzò il governo (1433); fu ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] utensili e oggetti di lusso, offrivano ambra, pelli di animali e schiavi; caduto l’Impero romano d’Occidente, questi traffici continuarono con l’Impero bizantino lungo i fiumi Oder, Vistola e Danubio.
Le prime testimonianze scritte sulla storia della ...
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Comune della Sardegna meridionale (133,5 km2 con 149.883 ab. al censimento del 2011, divenuti 151.005 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti cagliaritani), città metropolitana e capoluogo di regione; [...] a essere occupata dai Vandali, che dopo la caduta dell’Impero ebbero mano libera.
Dai bizantini a Pisa
Chiamati in di Pisa e in pochi decenni, una delle più grandiose fortezze d'occidente. Durante la seconda guerra tra Genova e Pisa, si combatté ...
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Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, dove le navi possono accedere e sostare con sicurezza, sia per trovarvi ricovero durante le tempeste e subire le [...] di una giornata di navigazione (Cuma, Genova, Ancona, Ravenna e Marsiglia come scalo dei traffici mercantili con le Gallie). Alla caduta dell’Impero romano d’Occidente solo gli scali del Mediterraneo orientale, che rientravano sotto il controllo dell ...
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(ted. Ostsee, sved. Östersjön, finnico Itämeri, russo Baltijskoe More, pol. Baltyckie Morze) Mare interno dell’Europa (420.000 km2), che si stende tra la penisola finno-scandinava e il continente, comunicando [...] quando Vichinghi scandinavi e Frisoni germanici portano i manufatti d’Occidente verso i mercati orientali. Da allora è stato oggetto locali alla condizione di servi della gleba, costituendo nell’impero zarista (fino al 1917), un ceto di reclutamento ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...