IGINO (Hygīnus) papa, santo
Non sappiamo quasi nulla del suo pontificato. Nelle liste è dato come ottavo successore di S. Pietro. L'ipotesi più probabile è che l'episcopato di I. si sia svolto fra gli [...] anni 138 e 142, quando giunsero a Roma Valentino (XXXIV, p. 903) e probabilmente Cerdone (IX, p. 788).
Bibl.: Liber Pontificalis, ed. L. Duchesne, I, Parigi 1888, p. 131; E. Amann, in Dictionnaire de théologie ...
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Scrittore latino di agrimensura (inizî sec. 2º d. C.). Scrisse un manuale di gromatica in tre parti: delimitazione, condizione dei campi, controversie possibili; si trova nel Corpus dei gromatici latini. Un'altra opera sulla delimitazione dei campi, a lui attribuita, sembra di un autore più tardo ...
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Pittore paesista bolognese, morto nel 1730. Imitatore della pittura tedesca e fiamminga, dipinse i suoi più bei paesaggi nei palazzi Pepoli e Fabri a Bologna. Lavorò anche a Roma, Napoli, Faenza e, dal 1710 al 1722, a Vienna.
Bibl.: L. Ciaccio, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, s. v ...
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Pittore bolognese, nato nel 1653 e morto nel 1736. Appartenne a una famiglia di artisti della quale egli fu il più celebre: Giuseppe suo padre, Domenico e Giacomo suoi fratelli, Mauro suo zio, Pompeo suo cugino. Lavorò come "quadraturista" in tutta Italia, e specialmente nelle chiese e nei palazzi di Genova e di Bologna.
Bibl.: Orlandi, Abecedario pittorico, Bologna 1704; L. Crespi, Felsina pittrice, ...
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Pittore bolognese, nato nel 1632 morto il 9 febbraio 1677. Fu allievo di Agostino Mitelli, di cui sposò la figlia adottiva. Celebre prospettico e "quadraturista", lavorò in collaborazione coi principali decoratori del suo tempo. Sue opere a Bologna in San Petronio, in San Bartolomeo, in San Giacomo Maggiore; a Ferrara nel palazzo Fiaschi, a Firenze nella villa Capponi al Colonnato, ecc.
Bibl.: C. C. ...
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Dal nome del maestro Francesco Brizio, fu detto Menichino o Menghino del Brizio. Pittore, nacque a Bologna nel 1600, morì nel 1678. Lavorò abbondantemente ad olio e a fresco per chiese, palazzi e ville di Bologna e del Bolognese: più notevoli l'Angelo Custode in San Giacomo Maggiore e un San Francesco all'Annunziata. Incise in legno a chiaroscuro.
Bibl.: C. C. Malvasia, Felsina pittrice, I, Bologna ...
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Pittore bolognese seguace dei Carracci (1568-1646). Restano di lui alcuni affreschi nel chiostro di S. Michele in Bosco a Bologna, che Ludovico Carracci decorò con l'aiuto dei suoi migliori allievi. Aiutò, a quanto pare, il Reni mentre dipingeva al Quirinale.
Bibl.: Cavazzoni Zanotti, Il Claustro di S. Michele in Bosco dipinto dal famoso Lodovico Caracci, ecc., Bologna 1776; L. Ciaccio, in Thieme-Becker, ...
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Scultore nato a Forlì nel 1745, morto a Bologna nel 1823. Qui continuò la buona tradizione del Mazza e del Piò. Sono sue le quattro statue nei peducci di S. Maria della Vita. A Roma, membro dell'Accademia di S. Luca, lasciò i bassorilievi dello scalone di palazzo Braschi. Nel 1806 passò a Milano e modellò per l'Arco della Pace le statue della Storia e della Poesia e i bassorilievi con l'Ingresso di ...
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Ornatista-scenografo, nacque il 18 aprile 1774 a Castelguelfo. Nel 1803 fu nominato professore di architettura e d'ornato all'Accademia Clementina di Bologna. Scenografo abilissimo, rinunziò a lavorare per i teatri di Roma e di Napoli per non abbandonare la scuola; si recò a Milano per studiare le scene del Sanquirico e, tornato a Bologna, mostrò di averne tratto gran profitto, dando nuovi effetti ...
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Pittore bolognese, morto nel 1612. Fu allievo del Bagnacavallo e collaborò con Giambattista Fiorini nella decorazione della cupola di S. Pietro a Bologna. Manierista eclettico, risentì ampiamente gl'influssi del Fontana nelle sue opere vaste, accurate e spesso stucchevoli. Eseguì affreschi e tele specialmente a Bologna, in S. Benedetto una Deposizione dalla Croce, in S. Francesco un'Annunciazione, ...
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poliistore
polïìstore (o polìstore) s. m. [dal lat. polyhistor -ŏris, gr. πολυΐστωρ -ορος, comp. di πολυ- «poli-» e ἵστωρ -ορος «conoscitore, dotto»], letter. – Erudito, persona dotata di molta e varia dottrina; fu anticam. soprannome di alcuni...
accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...