L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] sociale fu una moralità strettamente connessa con un ideale conservatore di tipo gerarchico5. È quindi assai più all’epoca la politica di Costantino poteva apparire non particolarmente radicale. Quel che era nuovo nell’approccio di Costantino non era ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] è ridotto a minime variazioni cromatiche. Nella fase più radicale del cubismo, quella 'analitica', l'unità della forma si assoluta. La testa umana non è altro che il puro, ideale volume ovoidale sul quale è rimasta una labile traccia di lineamenti. ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] di interpretazioni della letteratura come insieme di sistemi 'ideali' e ideologici mediati di rispecchiamento della realtà sociale ai letterati romantici che diedero vita a un'entità sociale radicalmente nuova, la bohème (v. Graña, 1964), l'idea ...
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Storiografia e società
Giuseppe Galasso
Origini ed età antica
La formazione, la conservazione, la trasmissione, l'aggiornamento della memoria storica sono aspetti - distinti fra loro solo nel corso [...] due papi il cui nome è legato strettamente alle vicende del patrimonio ideale e culturale del tempo) - si sia trovata comunque la via possibile vedere in questi processi un aspetto della crisi radicale subita dall'Europa nel XX secolo per quanto ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] di un rapporto indipendente" (p. 140).
Ma il quadro mutò radicalmente, e si entrò così nella terza fase dello stato naturale, "dal dire che alcuni paesi si avvicinano più di altri al modello ideale. Esistono, tutt'al più, varie società civili, tutte ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] scettico. Egli accetta l'idea che "alcuni difensori dell'ideale rosacrociano, senza alcun legame diretto con la Rosa-Croce compatibili con esse. Solo quando la società cinese si trasforma radicalmente, dopo il XVII secolo, si afferma la tendenza ad ...
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Il discorso etnologico e le "tradizioni" africane
Gaetano Ciarcia
Tradizione e tradizionalismo
Attraverso l'esperienza della dominazione coloniale e in seguito ai processi detti "di decolonizzazione", [...] gli artisti europei di nutrire le loro idee e i loro ideali "di cavallette e di miele selvaggio, non di storia in questione non può essere letta che alla luce di un'alterazione radicale dei modelli originari, fra i quali ci sono anche i modelli ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] e Sedlickas, 1999). La lenta deriva verso un confronto radicale ha legittimato la forza e la violenza come unici arbitri della anglaises). Ma, una volta importato in Francia, l'ideale 'civico-individualista' inglese si trasformò - soprattutto per ...
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Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] sostanzialmente a delle oligarchie; così come dimostra che i principî ideali e i valori servono, il più delle volte, a celare cui non solo l'ideologia dominante è improntata al più radicale egualitarismo, ma dove gli studi condotti fino a pochi anni ...
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Totalitarismo
Simona Forti
La vicenda di un termine e di un concetto
Con l'emergere, nel XX secolo, dei regimi comunista, fascista e nazista il lessico delle scienze storico-sociali si arricchisce di [...] rimane vero che la società livellata e aclassista corrisponde all'ideale totalitario; che per quanto il regime sia attraversato da conflitti e lotte politiche rimane radicalmente antipluralista, fermo nel tollerare come unica modalità di dinamica ...
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memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins non ha mai nascosto il suo disprezzo...
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...