Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] (tra cui Marocco e Tunisia). Riaffermato l’ideale assimilazionista della Francia.
1947: rivolta nel Madagascar crisi economiche. Nel giro di circa venti anni è cambiato radicalmente il clima rispetto alle speranze della decolonizzazione. Per i nuovi ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] perfetto e imperfetto. Nello stadio copto il sistema muta radicalmente e tre o quattro verbi ausiliari vengono usati come uso fino alla XII dinastia): colossali opere di ideale purezza formale, progettate secondo tre moduli, che contrappongono ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] tra il 1765 e il 1767, sugli orientamenti dei nuovi ideali artistici del periodo preromantico. Anche H. van Alphen, autore più ha influenzato la rinascita dell’architettura nederlandese, in senso radicale, è stata quella di R. Koolhaas con l’OMA ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] diretta del comportamento delle soluzioni stesse, provocando un radicale mutamento nella prassi della ricerca. Infatti, l’analisi al m. è fatto nei termini e nel senso del ‘tipo ideale’ (Idealtypus, M. Weber), cioè di un costrutto mentale che risulta ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] K. Larsen e G. Wied) ma anche gli avversari simbolisti e mistici, idealisti e nazionalisti (J. Jørgensen e H. Bang, S. Claussen e V. elitarismi. Sorse così un nuovo ‘modernismo’ neo-radicale intorno alla rivista Vindrosen («La rosa dei venti» ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] Vildanden («L’anatra selvatica», 1884), al pugnace idealista subentra l’amaro simbolista religioso, dal segno scabro, seguire la via del realismo psicologico è C. Løveid, radicale in politica e modernista nella scrittura, impegnata in una personale ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] . Si possono considerare appartenenti a una letteratura lituana ‘ideale’ anche autori di lingua polacca come A. Mickiewicz, Intanto nella L. sovietica si assistette a un radicale cambiamento degli orientamenti letterari nel senso del ‘realismo ...
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Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie [...] realtà si ricostruisce architettonicamente, riferendo ciascun solido al modello ideale dei corpi regolari.
Molto diverso è invece l’uso influenzati dalla rivoluzione cubista, capovolgimento radicale della visione prospettica rinascimentale.
Per p ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] del 1977, ulteriori aspetti della ideologia del razionalismo radicale europeo: quali il tentativo di ''costruire'' il del Cinquecento, a cura di M. Fagiolo, Roma 1985; Roma, centro ideale dell'Antico nei secoli XV e XVI, a cura di S. Danesi ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] visiva e la centratura su un unico punto di vista ideale nella pittura) e in una totale autonomia e autoreferenzialità dei una modalità che può essere considerata l'approdo più radicale (tenuto conto della sua natura irreversibile) delle esperienze ...
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memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins non ha mai nascosto il suo disprezzo...
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...