(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] al-Akhṭal, Giarīr, Farazdaq, si afferma la poesia d’amore galante (Omar ibn Abī Rabī‛a) o sentimentale (Giamīl).
Sul finire dell’epoca omayyade, e più dall’ultimo grande pensatore islamico, lo spagnolo Averroè (IbnRushd, m. 1198), che da un lato si ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] traductions médiévales de l'arabe au latin), pp. 399-419.
Encyclopédie de l'Islam, Leiden 19682, s.v.Falsafa (R. Arnaldez); IbnRushd (Id.); Madrasa (R. Hillenbrand); Sunna (G.H.A. Juynboll); Taṣawwuf (J.O. Hunwick et al.); Ṭibb (E. Savage-Smith); Ta ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...