Alterazione del flusso verbale (detta anche disfemia o disartria funzionale), in forma di blocchi o ripetizioni di sillabe, causati da spasmi intermittenti dell’apparato fonoarticolatorio. Ne risulta una [...] (impuntamento); nelle forme più gravi la b. è accompagnata da sincinesie più o meno diffuse in tutto il corpo, ma prevalenti in ambito facciale. I gradi di intensità del disturbo variano notevolmente nei diversi soggetti e anche nello stesso soggetto ...
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Patologo e batteriologo italiano (Firenze 1874 - Lisbona 1971). Nel 1902, inviato dall'Inghilterra in Uganda, scoprì (1903) l'agente patogeno della malattia del sonno in un Trypanosoma, che egli chiamò [...] (1929) e accademico pontificio (1936). Nel 1946, dopo la proclamazione della Repubblica, aveva seguito il re Umberto II in esilio e ne fu ospite fino alla morte. In collaborazione con I. Jacono ha scritto un Manuale di clinica tropicale (1937). ...
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Perdita permanente, sia completa sia incompleta (sublussazione), dei normali rapporti tra i capi articolari, accompagnata dalla lacerazione della capsula articolare. Le l. si dividono in: congenite (la [...] arto. La cura consiste nella riduzione, che si compie solitamente in anestesia generale sia per evitare dolore al paziente, sia per avvenga nei primi giorni, la l. semplice si trasforma in l. inveterata con lesioni croniche dei capi articolari che ...
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Anatomo-patologo e clinico italiano (Roma 1847 - ivi 1935). Svolse la sua attività a Roma prima come medico negli ospedali, poi (1881) come prof. di anatomia patologica all'università. Socio nazionale [...] calloso nell'alcolismo cronico (malattia di M. e Bignami) e il gruppo di studî sulla malaria, fra i quali primeggiano le ricerche eseguite in collaborazione con A. Celli, che permisero a M. di individuare, descrivendone il ciclo, l'agente etiologico ...
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Anatomista e istologo (Pistoia 1812 - Firenze 1884), prof. di anatomia e d'istologia nell'univ. di Firenze (dal 1847) e direttore del Museo di anatomia della stessa città. Nel 1835, ancora studente, comunicò [...] terminazioni nervose tattili (corpuscoli di P.). Studiando i problemi etiologici e clinici del colera, vide e compiutamente descritto da Koch, che individuò in esso l'agente patogeno della malattia. I suoi autografi si conservano nella Biblioteca ...
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sindesmosi Particolare tipo di articolazione, in cui mancano la cavità articolare e la cartilagine di rivestimento, mentre i segmenti ossei, che possono essere distanziati tra loro, sono tenuti insieme [...] vertebrali con l’interposizione dei legamenti gialli che, ricchi di fibre elastiche, conferiscono a questo tipo di s. un’apprezzabile mobilità.
In anatomia comparata le s. sono le articolazioni tipiche dello scheletro cartilagineo e osseo dei pesci. ...
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Scienza che si occupa dello studio della funzione uditiva in condizioni normali e patologiche. La ricostruzione sperimentale delle vie e dei modi attraverso i quali un evento meccanico – qual è lo stimolo [...] audiologico. Punto di partenza di tali studi sono alcune ricerche di fisiologia cocleare: soprattutto per merito di G. von Békésy è stato possibile porre in evidenza che la coclea è sede della elaborazione del messaggio acustico da stimolo meccanico ...
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Manifestazione patologica, di tipo acuto, subacuto o cronico, primitiva o secondaria, a carico degli organi dell'apparato locomotore (articolazioni, ossa, muscoli ecc.). I r. si manifestano con dolori, [...] passato detti reumi per il loro carattere vagante, mutevole, discontinuo. Le malattie responsabili dei r. sono classificate in diversi gruppi a seconda delle cause e dei processi sottostanti; a esse appartengono, tra le altre, il r. articolare acuto ...
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Oculista italiano (Padova 1907 - Cairo 1977), professore universitario dal 1939, ha insegnato clinica oculistica a Roma. Tra i suoi studî sono notevoli quelli sulle malattie oculari da virus, sull'oftalmologia [...] aeronautica, sul tracoma, lo strabismo, il glaucoma, il distacco della retina e la chirurgia oculare. Si ricordano: Vitamine in ofialmologia (1940), Il tracoma (1947), Le manifestazioni oculari delle malattie da virus e da rickettsie (1952). ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] ’esempio più importante è quello del l. C++, evoluzione del l. C, che è divenuto uno standard molto diffuso, in concorrenza con i nascenti l. a oggetti che vengono periodicamente proposti. Uno dei più diffusi di questi l. a oggetti è JAVA, introdotto ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).