L’organo attivo della funzione motoria. L’insieme dei m. di un corpo vivente o di parte di esso, considerati in rapporto alla loro funzione o alle loro caratteristiche istologiche, costituisce il sistema [...] locomozione terrestre. Nei Tetrapodi la muscolatura appendicolare è molto più complessa che nei Pesci e i m. sono disposti in gruppi ad azione opposta. In seguito allo sviluppo dell’arto e alla sua rotazione, che ha portato alla disposizione attuale ...
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Biologia
Animale o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha [...] molte osservazioni e studi parassitologici. Nel 19° sec., a opera di molti studiosi, si riconobbero i cicli di molti p., spesso complicati e svolgentisi in più di un ospite. A. Bassi fu il primo a dimostrare (1841) la possibilità di contagio ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] non possono scendere al di sotto di una soglia che consenta tale interazione. I risultati di alcuni studi hanno messo in evidenza che questo interscambio tra i due tipi di elaborazione avviene al livello inconscio e che il riconoscimento di una ...
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stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia [...] relazione al regime erbivoro e alla ruminazione, presentano lo s. più complicato e suddiviso in 4 compartimenti: i primi 3, rumine, reticolo e omaso, considerati spesso come porzioni modificate dell’esofago, per il loro sviluppo appartengono allo s ...
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Qualsiasi malattia caratterizzata da una lesione anatomica, per lo più diffusa, del parenchima encefalico, con caratteristiche evolutive più o meno spiccate, e di natura degenerativa, displasica, tossica, [...] nel 1986 e sin dalla sua comparsa ha assunto un andamento epidemico. È stato ipotizzato che i primi bovini si siano infettati all’inizio degli anni 1980 in seguito alla contaminazione delle farine di carne con l’agente dello scrapie (➔).
La malattia ...
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sordità Riduzione o mancanza della capacità mono- o bilaterale di percepire i suoni. I deficit uditivi (ipoacusie) possono essere distinti, a seconda della loro origine, in tre forme principali: di trasmissione [...] pubblica per sordomuti (1770). De l’Épée elaborò una lingua dei segni convenzionale, prendendo come nucleo centrale i gesti utilizzati dai suoi stessi allievi. In Italia, l’abate T. Silvestri, inviato presso l’abate de l’Épée per imparare il suo ...
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Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] particelle virali. Studi sierologici mostrano comunque che anticorpi anti virus E sono presenti in una certa percentuale di individui con e. cronica virale B o C. In generale, i sintomi dell’e. da virus E sono sovrapponibili a quelli descritti per le ...
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Botanica e zoologia
Nella sistematica botanica e zoologica, definizione di una categoria sistematica o taxon (classe, genere, specie ecc.). Dalla d. devono risultare i caratteri differenziali rispetto [...] dei componenti (o programmed marginal check) D. realizzata utilizzando programmi capaci di far variare i parametri critici del componente in esame.
I messaggi diagnostici sono prodotti dal sistema operativo o da un compilatore e informano l’utente ...
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Ghiandola dell’apparato genitale maschile, situata sotto la vescica e sopra il diaframma uro-genitale.
Anatomia
Piccola nel bambino, la p. si sviluppa all’epoca della pubertà. Ha forma e dimensioni simili [...] l’insieme dei disturbi urinari propri dell’ipertrofia prostatica. Tale sintomatologia può sussistere anche in assenza di ipertrofia. In tal caso i disturbi disurici dipendono da alterazioni congenite o acquisite del collo vescicale o da alterazioni ...
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Sindrome caratterizzata dall’esordio improvviso di un deficit neurologico focale di durata superiore a 24 ore e di origine vascolare (ingl. stroke). Si definisce invece attacco ischemico transitorio (TIA, [...] allo scopo di rimuovere il sangue dal parenchima cerebrale e intervenire sull’arteria responsabile dell’evento. In caso di i. ischemico, per ripristinare il flusso ematico sono a disposizione farmaci trombolitici capaci di lisare il trombo ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).