(App. IV, I, p.160)
Scrittore, morto a Torino il 10 dicembre 1987. L'innesto del fantasioso, dell'imprevedibile e del curioso nel conformistico vivere quotidiano induce A. ne Il primo quarto di luna (1976) [...] Campiello). Dopo Un gran mare di gente (1981), raccolta divisa in tre parti di racconti giocati per lo più sull'orrore e la di colpi di scena, torna nelle due opere successive, ambientate in una Torino mai nomina ta, ma solo evocata: Passo d'addio ...
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Critico letterario, morto a Roma il 16 marzo 1974. I volumi del suo Novecento letterario, pubblicati a partire dal 1959, hanno raggiunto nel 1969 la serie decima, mentre quasi tutta la materia dei suoi [...] ha continuato a collaborare sino alla morte) sono stati nuovamente riordinati nei 5 voll. del Novecento letterario italiano (1970-73).
Bibl.: G. Petrocchi, E. Falqui, inI critici, V, Milano 1969; G. Mariani, Per una storia del Novecento letterario ...
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Poeta e scrittore tedesco, di lontana origine veronese, nato a Tölz (Alta Baviera) il 15 dicembre 1878. Figlio di un medico e medico egli stesso, il C., eccettuati il periodo della guerra mondiale (i cui [...] 1928; W. Mahrholz, Deutsche Dichtung der Gegenwart, Berlino 1921. In Italia: L. Mazzucchetti, inI libri del giorno, 1927; id., in Leonardo, 1932; E. Rocca, in Pègaso, 1932, pp. 477-81; A. Pellegrini, in Il convegno, 1932, pp. 373-88; B. Tecchi ...
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Scrittrice statunitense, nata a Cornwall-on-Hudson (New York) il 12 giugno 1892, morta a New York il 18 giugno 1982. Studia arte a New York ed esordisce giovanissima come giornalista. La sua prima opera, [...] nation, New York 1977; A. Cagidemetrio, Una strada nel bosco, Vicenza 1980; C. Ricciardi, D. Barnes, inI contemporanei. Letteratura americana, a cura di E. Zolla, i, Roma 1982, pp. 583-629; A. Field, The life and times of D. Barnes, New York 1983 ...
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Letterato, nato a Forlì il 15 febbraio 1926, morto a Bologna il 24 agosto 1997. Ottenuta la libera docenza nel 1969, dopo molti anni di insegnamento universitario, divenne nel 1981 professore ordinario [...] (Le officine dei sensi, 1985), sul sangue (Il sugo della vita, 1984), sull'erotismo (I balsami di Venere, 1989), sulla cura del corpo (Il governo del corpo, 1995), in una panoramica storica che è insieme un affresco antropologico dell'epoca, di cui ...
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Narratore e poeta, nato a Modena il 10 giugno 1907, morto ivi il 23 febbraio 1963. Dopo alcuni tentativi di giornalismo di fronda durante il fascismo (con L'ariete nel 1927 e Lo spettatore italiano nel [...] utilizzato precedentemente nei racconti, dà vita a Modena 1831 città della Chartreuse (1962) e a Il 10 giugno 1918 (pubblicato inI Racconti, 1963, insieme con la ristampa di Il ricordo della Basca e di Una storia), dove la tecnica dell'evocazione ...
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HUXLEY, Aldous Leonard (XVIII, p. 615)
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, morto a Hollywood il 23 novembre 1963. Dopo il romanzo utopistico Brave new world (1932; trad. it. Milano 1933), la sua produzione [...] , 1932), Beyond the Mexique Bay (viaggi, 1934), Eyeless in Gaza (romanzo, 1936), The olive tree and other essays hour: A study of A. Huxley, Londra 1972; J. Brooke, A. Huxley, ivi 1972; R. Runcini, A. Huxley, inI Contemporanei inglesi, Roma 1977. ...
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(App. III, II, p. 245)
Scrittore e critico, rettore dell'università d'Urbino ininterrottamente dal 1947 e senatore a vita (luglio 1984), dal 1981 anche presidente del premio ''La penna d'oro''; ha continuato [...] definitiva, come coerente conferma di certi presupposti di Letteratura come vita (1938).
Bibl.: R. Bertacchini, A. Apollonio, C. Bo, inI critici, v, Milano 1969, pp. 3835-50; R. Jacobbi, ''Campo di Marte'' trent'anni dopo, Firenze 1969, pp. 19-42 e ...
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Poeta e critico nordamericano, nato a Springfield (Massachusetts) il 21 gennaio 1904. Esordì collaborando a riviste letterarie, tra cui The hound and horn (fondata nel 1927 e vissuta fino al 1934), che [...] primo libro fu una raccolta di saggi critici, The double agent: Essays in craft and elucidation (New York 1935), cui seguì, due anni dopo, gruppo detto dei "positivisti logici" che ha i suoi maggiori rappresentanti inI. A. Richards, K. Burke e nello ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] dall'idea che una lingua letteraria "comune" a tutta l'Italia potesse essere quella costituita dall'incontro tra i varî dialetti italiani, in particolare tra il milanese e il toscano; ma poi piegò sempre più verso la concezione che la lingua comune ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).