Pittore e scrittore (Roma 1573 circa - ivi 1644). Come pittore, dopo un inizio manieristico, fu tra i primi a tentare di accostarsi ai modi del Caravaggio, ma con alcune alterazioni accademiche (per es. [...] da un vero conoscitore, sia, soprattutto, per le Vite de' pittori, scultori, architetti e intagliatori, dal pontificato di Gregorio XIII del 1572, in fino a' tempi di Papa Urbano VIII nel 1642 (Roma, 1642), ricche di notizie per l'arte del tempo. ...
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Architetto e scultore (San Gimignano 1533 - Caserta 1611). A Roma lavorò presso Raffaello da Montelupo e compì la sepoltura di A. Caro (1566) e quella di L. Pacini (1567), ambedue in S. Lorenzo in Damaso, [...] scultore il D. appare alquanto manierato. Sono interessanti i suoi disegni di antichità conservati agli Uffizi e a all'architettura: cappella Gaddi in S. Maria Novella, che richiama Michelangelo, cappella Niccolini in S. Croce; la fronte ...
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Famiglia di artisti veronesi, il cui capostipite è Guglielmo (m. 1420). Segue Bartolomeo, scultore (1410 circa - 1486 circa), che fu dapprima a contatto con l'arte gotica veneziana (sculture di Colognola [...] , del quale mantiene le tendenze gotiche. Tipici di lui i cicli di affreschi della chiesa di S. Bernardino (1500 ). In seguito risentì dell'arte di L. Lotto e del Romanino: notevoli le Allegorie (Museo di Castelvecchio) e gli affreschi in S ...
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Pittore (Pesaro 1612 - Verona 1648). Si formò nell'ambito del tardo manierismo marchigiano, sensibile, in particolare, all'arte di F. Barocci; fu poi allievo, a Bologna, di G. Reni. Al sottile classicismo [...] na turalismo. Tra le sue opere: Madonna della Cintola (Fano, Pinacoteca); Riposo in Egitto (Milano, Brera; Roma, Gall. Colonna e Gall. Doria); Susanna e i vecchioni, Immacolata, s. Giovanni Battista (Bologna, Pinacoteca naz.); Sacra Famiglia (Roma ...
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Architetto e scultore (n. presso Vallombrosa, Val di Sieve - m. Cracovia 1537). Chiamato in Polonia da Sigismondo I (1517), costruì nella cattedrale di Cracovia la cappella di S. Sigismondo, terminata [...] 1530, opera di capitale importanza per l'introduzione delle forme del Rinascimento italiano in Polonia. Lavorò (1522-37) al palazzo reale, che dovette parzialmente riedificare in seguito a un incendio, e costruì (1524-30) la cappella sepolcrale. Gli ...
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Pittore italiano (Roma 1871 - ivi 1961). Formatosi con D. Morelli e E. Tito, nel 1903 aderì al gruppo dei "Venticinque della campagna romana". Si avvicinò al divisionismo e ai Nabis; in seguito partecipò [...] alle mostre della Secessione romana. Fra le sue opere ricordiamo: In ritardo, Le villeggianti, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna. Dopo la guerra realizzò anche scenografie e costumi per il cinema (Ben Hur, Cirano, I promessi sposi). ...
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Pittore (Firenze 1543 - ivi 1592). Scolaro di Ridolfo Ghirlandaio, fu aiuto di G. Vasari a Palazzo Vecchio. Tra le sue opere, la Flagellazione di Cristo (1566) nella chiesa di S. Croce a Firenze, d'impianto [...] michelangiolesco; La bottega dell'orefice (1570-71), nello Studiolo di Francesco I, ricca di particolari di gusto fiammingo; affreschi in S. Giovannino degli Scolopî e nel Chiostro Grande di S. Maria Novella (1580 circa). ...
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Architetto (Lugano 1787 - Napoli 1849). Fu allievo a Milano di Luigi Cagnola. Per Ferdinando I di Borbone progettò, ispirandosi al Pantheon, la basilica votiva di S. Francesco di Paola a Napoli (1817-49), [...] inserita in un grande colonnato a emiciclo. Fornì il disegno per la fontana nella Villa comunale di Napoli (1825). Lavorò anche come archeologo, dirigendo gli scavi di Ercolano, Pompei e Paestum. ...
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Scultore (Firenze 1488 - Parigi 1566), figlio di Andrea; si recò a Parigi (1527), ove lavorò per Francesco I nel Castello Madrid (demolito nel 1793) e in quello di Fontainebleau. Sue opere sono conservate [...] al Louvre e all'École des beaux-arts ...
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DADDI, Bernardo
E. Neri Lusanna
(o di Daddo)
Pittore attivo prevalentemente a Firenze, del quale si hanno notizie dal 1312 al 1348; documentato con il patronimico D. dagli anni venti fino alla metà [...] 1965, pp. 27-49; G. Previtali, Giotto e la sua bottega, Milano 1967 (19742); K. Steinweg, s.v. Daddi, Bernardo, in Lex. Marienkunde, I, 1967, coll. 1238-1240; A. Conti, Quadri alluvionati 1333, 1357, 1966 (II), Paragone 19, 1968, 223, pp. 3-27: 4 ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).