Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] e k è la distanza Fn+1 – Fn misurata in Hz. Avendo come riferimento la vocale centrale è possibile determinare con precisione iniziale [k] presenti un locus al di sotto dei 1000 Hz per effetto della vocale procheila a contatto, e come le alveolari ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] ːde]. La seconda formante di [ɔ] (sulla scala del tempo compresa tra 0,2 e 0,5 secondi) parte da circa 1000 Hz e sale verso i 1200 Hz, mentre quella della [e] (compresa tra 0,58 e 0,75) ha una deviazione iniziale ascendente che inizia intorno ai 1600 ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] ːo]. La seconda formante di [ɛ] (sulla scala del tempo compresa tra 0,2 e 0,3 secondi) parte da circa 2000 Hz e sale verso i 2500 Hz, mentre quella della [o] (compresa tra 0,56 e 0,74) ha deviazione zero ed è preceduta da uno scoppio intenso intorno ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] le nasali, la seconda formante varia in base al luogo di articolazione (1000 Hz per la bilabiale e la labiodentale, 1300-1500 Hz per l’alveolare, 2000 Hz per la palatale, 2500-2600 Hz per la velare). L’ampia zona di antirisonanza, all’incirca tra i ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] tonali discendenti o ascendenti (fig. 8, a sinistra) oppure statici, alti o bassi (fig. 8, a destra) la cui altezza in Hz può variare a seconda della varietà (ad es., i valori medi dei movimenti discendenti o bassi alla fine di un’unità tonale sono ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] aperte hanno i valori più alti: i valori di [i] e [u] oscillano tra i 250 e 350 Hz, quelli di [a] raggiungono i 700-800 Hz. I valori della seconda formante dipendono dalla maggiore o minore anteriorità della vocale: una vocale chiusa anteriore, ad es ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] ad alta frequenza (all’incirca oltre i 2000 Hz).
La caratteristica alternanza di occlusioni e aperture tipica realizzate in altri luoghi di articolazione (oscilla tra i 24 e i 29 Hz).
In italiano ci sono tre fonemi bilabiali: l’occlusiva sorda /p/, ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] al numero di cicli compiuti dall’onda sonora al secondo (Hertz o Hz). È la componente di frequenza più bassa in un suono armonico al cambiamento del suono più debole percepibile a 1000 Hz) e ha carattere relativo. Può variare sensibilmente in ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] di frizione. Ad es., la fascia di frequenze interessata dal rumore per una labiodentale sarà molto ampia, a partire dai 2000 Hz, con picchi di intensità alle alte frequenze; per le alveolari sarà superiore ai 4000, con picchi di intensità attorno ai ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume un...